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Francesca Pallavicino 9 , per una servitù imposta da quest’ultima con la costruzione<br />
<strong>di</strong> un ballatoio in legno. si era così proceduto a prendere in affitto un<br />
altro e<strong>di</strong>ficio, nel frattempo vi era stata l’offerta del citato teologo arpino<br />
con cui si ad<strong>di</strong>venne alla ven<strong>di</strong>ta, concordata in 1050 ducatoni da 13 fiorini<br />
l’uno, da pagarsi entro quattro anni. l’arpino decedeva dopo qualche tempo,<br />
un atto del 1616 in<strong>di</strong>ca che la casa fu venduta dagli ere<strong>di</strong> del teologo a Pietro<br />
antonio comotto e successivamente alla citata marchesa Pallavicino che<br />
provvide a completare il pagamento 10 alla casa del soccorso.<br />
tra il 1614 e il 1625 l’istituzione ebbe probabilmente sede in una casa affittata,<br />
<strong>di</strong> cui però non conosciamo l’ubicazione. il 13 settembre 1625 la compagnia<br />
<strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong> acquistò una nuova sede per il soccorso 11 . si trattava <strong>di</strong><br />
un e<strong>di</strong>ficio, situato nella parrocchia dei ss. giacomo e Filippo (oggi intitolata<br />
a sant’agostino) proprietà del fu giovanni Battista augusta, ere<strong>di</strong>tato dal<br />
figlio «puppillo et herede universale» giovanni Francesco augusta e messo<br />
in ven<strong>di</strong>ta da silvia augusta, vedova del citato giovanni Battista, madre e<br />
tutrice dei suoi figli. era una costruzione dotata <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci ambienti<br />
cioè due crote, salla, <strong>di</strong>spensa e cinque camere <strong>di</strong> sopra, con cusina et due altre<br />
stanze al<strong>di</strong>sopra con corte et pozzo [...] coherenti la via a due parti detto sig. gio<br />
Francesco augusta puppilo, per altre case et here<strong>di</strong> del fu sig. gioanni gastaldo.<br />
Più una stalla con fenera al rimpeto <strong>di</strong> detta casa verso la muraglia della città<br />
coherente la strada a tre parti et detto puppilo ven<strong>di</strong>tore per altra stalla et fenera<br />
situata nei pressi dell’allora abbazia <strong>di</strong> sant’andrea, oggi chiesa della<br />
consolata 12 .<br />
9 Manno, 1895-1906, <strong>vol</strong>. XiX, p. 37 (cfr. s.v. «Pallavicino delle Frabose»). era figlia <strong>di</strong><br />
Bonifacio solaro <strong>di</strong> moretta. sposata in prime nozze con emanuele Filiberto costa d’arignano,<br />
morto nel 1594 per un’archibugiata all’asse<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Bricherasio (Manno, 1895-1906,<br />
<strong>vol</strong>. vii, p. 341, e ast, s.r., Patenti Controllo Finanze, 1594 in 1595, <strong>vol</strong>. 56, c. 218). in seconde<br />
nozze sposò adalberto Pallavicino delle Frabose.<br />
10 ast, s.r., Insinuazione <strong>di</strong> Torino, 1616, l. 7, c. 391, e 1619, l. 6, c. 597, citati da Laurora -<br />
Niccoli, 2004, pp. 30-31, 34-35.<br />
11 ast, s.r., Insinuazione <strong>di</strong> Torino, 1625, l. 10, c. 35, citato da Laurora - Niccoli, 2004, p. 46.<br />
12 Questa ultima in<strong>di</strong>cazione si può dedurre dall’atto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta del 16 settembre 1644 (si<br />
veda la nota seguente) in cui si legge alla c. 205 che la «veneranda casa detta del soccorso<br />
delle povere vergini <strong>di</strong> questa città» vendeva la casa «in qual si sono tenute et tengono le figlie<br />
dell’opera d’esso soccorso sittuata vicino alla chiesa <strong>di</strong> molto reveren<strong>di</strong> Padri della consolata<br />
<strong>di</strong> questa città sotto la parochia de santi giacomo e Filippo». segue la conferma della data<br />
<strong>di</strong> acquisto del 13 settembre 1625. i confini erano più dettagliati: «li here<strong>di</strong> Folcheri a levante,<br />
li signori fratelli gastal<strong>di</strong> a mezogiorno, et la strada a due parti più una stalla con fenera<br />
sopra sittoata ivi et sotto le coherenze della medema casa intrame<strong>di</strong>ante la strada pubblica e<br />
mezogiorno, la strada publica a ponente et le mura della città interme<strong>di</strong>ante anche la strada».<br />
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