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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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il regolamento del 1853 <strong>di</strong>sciplinava anche i casi in cui il decorso del-<br />

la malattia non avesse avuto esito positivo. in queste circostanze si regolava<br />

l’accesso all’interno dell’istituto dei genitori o dei tutori delle alunne, che «a<br />

piacimento, senza però essere <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo alla comunità», potevano visitare<br />

le loro «figlie o pupille inferme». sebbene fosse garantita l’assistenza me<strong>di</strong>ca<br />

a tutte le convittrici, chi ne avesse avuto le facoltà poteva farsi seguire «dal<br />

me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> casa, sempre però nei casi gravi». spettava poi alla <strong>di</strong>rettrice «richiedere<br />

l’assistenza del <strong>di</strong>rettore spirituale ogni qual <strong>vol</strong>ta ne sia il caso» 203 .<br />

nelle case era prevista anche la presenza <strong>di</strong> un chirurgo-dentista, che<br />

«oltre i bisogni occorrenti dovrà ogni tre mesi passare un’ispezione alla bocca<br />

d’ogni alunna, e portare quei soccorsi igienici che crederà opportuni» 204 . il<br />

me<strong>di</strong>co e il dentista continuarono a figurare fra il personale dell’educatorio<br />

fino alla chiusura dell’istituto, nel 1942205 .<br />

l’attenzione alla persona non si limitava alla sola <strong>di</strong>mensione della cura<br />

fisica, ma si traduceva anche in pratiche che oggi potremmo definire <strong>di</strong> promozione<br />

della salute. un intero capitolo del regolamento, infatti, era de<strong>di</strong>cato<br />

all’igiene, sotto la cui voce trovavano spazio i bagni, le ricreazioni, le passeggiate<br />

e la villeggiatura, il cui scopo era quello <strong>di</strong> «mantenere ed accrescere<br />

sanità e gagliar<strong>di</strong>a al corpo ed allo spirito» 206 .<br />

nelle prescrizioni, come nella pratica, tali attività occupavano una parte<br />

importante della giornata e rispondevano a precise <strong>di</strong>sposizioni che nel corso<br />

del tempo <strong>di</strong>vennero sempre più puntuali. ai bagni, che «dovranno pigliarsi<br />

nell’estate dalle alunne ogni quin<strong>di</strong>ci giorni», alle passeggiate quoti<strong>di</strong>ane<br />

«salvo in caso <strong>di</strong> cattivo tempo», alle ricreazioni fatte «nei luoghi designati<br />

dalla <strong>di</strong>rettrice secondo le <strong>di</strong>verse stagioni dell’anno» 207 , prescritti dal primo<br />

regolamento, seguirono negli anni «esercizi fisici giornalieri, due passeggiate<br />

settimanali, bagni durante tutto l’anno e ricreazioni nel giar<strong>di</strong>no o nelle sale<br />

dell’educatorio» 208 .<br />

203 Ibid., art. 89.<br />

204 Ibidem.<br />

205 «art. 30 – il me<strong>di</strong>co è nominato dal consiglio <strong>di</strong> amministrazione. esso deve recarsi<br />

ogni giorno all’educatorio per la visita delle persone ammalate od in<strong>di</strong>sposte, per curarle e<br />

vigilare costantemente affinché siano sempre osservate le regole dell’igiene, visitando anche<br />

saltuariamente i locali. Per la cura dei denti il consiglio provvede con la nomina <strong>di</strong> apposito<br />

chirurgo-dentista» (assP, ii, EDI, Regolamenti, 4525 bis, regolamento 1942).<br />

206 assP, i, Socc.-Dep., 250/1, regolamento 1853, art. 70.<br />

207 Ibidem.<br />

208 assP, ii, EDI, 4521, regolamento 1925, art. 74.<br />

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