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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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continuavano ad evidenziare l’appartenenza a ceti sociali me<strong>di</strong>o-alti. a <strong>di</strong>fferenza<br />

del periodo precedente, però, oltre a me<strong>di</strong>ci e notai, aumentò in maniera<br />

significativa il numero <strong>di</strong> coloro che appartenevano alla piccola borghesia.<br />

impiegati e negozianti registravano i valori più alti, seguiti dai proprietari,<br />

dagli avvocati e dagli industriali. significativo era anche il numero dei segretari<br />

che, se sommato a quello degli impiegati generici, risultava essere<br />

l’occupazione più <strong>di</strong>ffusa. anche per i me<strong>di</strong>ci è necessario, tuttavia, fare una<br />

precisazione. nel grafico, infatti, compaiono due voci nelle quali è possibile<br />

ascrivere tale genere <strong>di</strong> professionisti: quella del me<strong>di</strong>co-chirurgo, per la<br />

quale è univoca l’interpretazione, e quella <strong>di</strong> dottore, che nello stesso tempo<br />

poteva comprendere sia il profilo del me<strong>di</strong>co generico sia in<strong>di</strong>care il titolo <strong>di</strong><br />

stu<strong>di</strong>o acquisito, non necessariamente in campo me<strong>di</strong>co. non avendo a <strong>di</strong>sposizione<br />

informazioni più dettagliate rispetto a quest’ultima voce, si è ritenuto<br />

opportuno tenere separati i due profili che, se considerati congiuntamente,<br />

costituirebbero la categoria più rappresentativa.<br />

in merito, poi, alla <strong>di</strong>stribuzione dei posti all’interno dell’educatorio, è<br />

curioso osservare che delle 57 figlie <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci e chirurghi solo 8 risultavano<br />

occupare un posto a pagamento. da sempre l’or<strong>di</strong>ne dei me<strong>di</strong>ci costituiva<br />

una presenza costante all’interno del san <strong>Paolo</strong>. i me<strong>di</strong>ci, infatti, erano una<br />

tra le corporazioni più legate per <strong>di</strong>scendenza con i fondatori delle piazze.<br />

Questo spiegherebbe l’elevato numero <strong>di</strong> posti gratuiti e semigratuiti occupati<br />

da queste famiglie lungo tutto l’arco <strong>di</strong> tempo considerato.<br />

un’ulteriore conferma dell’immagine <strong>di</strong> esclusività <strong>di</strong> cui l’educatorio<br />

si fregiava proviene dalla presenza in istituto <strong>di</strong> un nutrito numero <strong>di</strong> rampolle<br />

<strong>di</strong> famiglie nobili per entrambi i perio<strong>di</strong> presi in considerazione. sotto<br />

“aristocratico” ritroviamo conti, baroni, cavalieri e marchesi, titoli da sempre<br />

tenuti in grande considerazione dai membri della compagnia, la quale,<br />

fin dalle origini, si era impegnata nell’opera <strong>di</strong> beneficenza nei confronti dei<br />

nobili decaduti. non si può affermare con certezza che anche in questo caso<br />

si trattasse <strong>di</strong> aristocratici in <strong>di</strong>fficoltà economiche. tuttavia, sulla base dei<br />

dati a <strong>di</strong>sposizione, è possibile leggere un costante impegno del san <strong>Paolo</strong> a<br />

garantire alle figlie degli aristocratici, decaduti o meno, un adeguato livello <strong>di</strong><br />

educazione.<br />

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