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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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4. Famiglia <strong>di</strong> origine ed estrazione sociale<br />

abbiamo più <strong>vol</strong>te ripetuto come le case del soccorso e del deposito<br />

prima e l’educatorio poi fossero ri<strong>vol</strong>ti all’educazione <strong>di</strong> fanciulle «<strong>di</strong> civile<br />

con<strong>di</strong>zione». Questo dato risulta particolarmente evidente se si fa riferimento<br />

alla provenienza sociale delle ospiti in relazione alla professione del padre.<br />

da quanto emerge dalla relazione contenuta in un verbale del 1907 appare<br />

evidente che l’istituto delle opere pie <strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong> era ben consape<strong>vol</strong>e <strong>di</strong><br />

ri<strong>vol</strong>gersi a classi sociali me<strong>di</strong>o-alte. in maggioranza, a godere dell’istruzione<br />

e dell’educazione impartita nell’istituto erano figlie <strong>di</strong> me<strong>di</strong>ci-chirughi, <strong>di</strong> segretari<br />

comunali, <strong>di</strong> impiegati governativi, <strong>di</strong> maestri elementari, <strong>di</strong> farmacisti,<br />

<strong>di</strong> impiegati <strong>di</strong> commercio, <strong>di</strong> proprietari, <strong>di</strong> avvocati 187 . la stessa <strong>di</strong>rezione<br />

si interrogò su quanto dovesse concedere, in termini <strong>di</strong> supporto economico,<br />

per le spese scolastiche e <strong>di</strong> permanenza a famiglie che non vivevano evidentemente<br />

in situazioni <strong>di</strong> povertà. nuovamente si ripropose il <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong>o interno<br />

alla <strong>di</strong>rezione delle opere pie <strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong> tra chi sosteneva con forza il ritorno<br />

ad un’assistenza più mirata nei confronti delle classi svantaggiate e chi,<br />

invece, era più propenso ad offrire un sostegno generalizzato a tutte le ospiti<br />

dell’istituto. le <strong>di</strong>scussioni prendevano spunto dal continuo <strong>di</strong>savanzo in cui<br />

versava l’educatorio, le cui rette non riuscivano a coprire le spese <strong>di</strong> gestione.<br />

«un istituto <strong>di</strong> beneficenza, come è appunto il nostro educatorio – sentenziò<br />

l’amministratore nasi – non può destinare somme ad uno scopo che non sia<br />

<strong>di</strong> beneficenza; noi invece benefichiamo 54 famiglie ricche» 188 . egli propose,<br />

pertanto, un aumento considere<strong>vol</strong>e delle tasse <strong>di</strong> iscrizione <strong>di</strong> quelle alunne<br />

«a retta intera, che anziché una passività dovrebbero costituire un contributo<br />

a profitto delle alunne bisognose che godono dei posti gratuiti e semigratuiti»,<br />

anche in considerazione del fatto che la spesa che l’amministrazione affrontava<br />

per le studentesse privilegiate necessariamente riduceva i fon<strong>di</strong> destinati<br />

ai «posti <strong>di</strong> favore». <strong>di</strong> altra opinione era, invece, l’amministratore chinca, il<br />

quale non riteneva che queste fanciulle appartenessero a famiglie veramente<br />

abbienti e per questo non considerava un’ingiustizia la «somma che l’istituto<br />

187 nello specifico: 18 me<strong>di</strong>ci-chirughi, 13 segretari comunali, 13 impiegati governativi, 9<br />

maestri elementari, 8 farmacisti, 8 impiegati <strong>di</strong> commercio, 8 proprietari, 7 avvocati, 7 negozianti,<br />

6 notai, 5 geometri, 5 industriali. si precisa, inoltre, che sono presenti anche 3 figlie<br />

<strong>di</strong> esattori, 3 <strong>di</strong> ingegneri, 2 <strong>di</strong> professori <strong>di</strong> ginnasio, 2 <strong>di</strong> impiegati tecnici e la figlia <strong>di</strong> un<br />

agente-perito del monte <strong>di</strong> pietà, <strong>di</strong> un giu<strong>di</strong>ce, <strong>di</strong> un impresario ed infine <strong>di</strong> un maestro<br />

organista (assP, ii, EDI, Verbali della Commissione speciale per le mo<strong>di</strong>ficazioni all’or<strong>di</strong>namento<br />

dell’EDI, 4527, seduta del 18 aprile 1907).<br />

188 Ibidem.<br />

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