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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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e il depositario del monte <strong>di</strong> pietà. nel corso del seicento, parallelamente allo<br />

sviluppo dell’attività della compagnia e del numero dei confratelli, si sviluppa<br />

anche la struttura organizzativa. le regole definiscono nuove funzioni, legate<br />

alla gestione generale, come la figura dell’economo (1658), o alla gestione delle<br />

opere, come gli amministratori dell’ufficio pio, del soccorso, del deposito.<br />

con la descrizione <strong>di</strong> ventisei uffici, a ciascuno dei quali poteva corrispondere<br />

l’impiego <strong>di</strong> uno, due, quattro o anche <strong>di</strong> un numero maggiore <strong>di</strong> ufficiali,<br />

le regole del 1701 riflettono la complessità organizzativa e l’incremento del<br />

patrimonio da gestire, grazie ai numerosi lasciti ricevuti. molte nuove funzioni<br />

sono infatti legate all’amministrazione <strong>di</strong> singole ere<strong>di</strong>tà, o al controllo<br />

dell’esecuzione dei legati a favore della compagnia. altre cariche riguardano<br />

il funzionamento generale della confraternita, come la figura dell’archivista<br />

e quella dell’«invigilatore sull’osservanza delle regole», o delle singole opere,<br />

come i protettori degli esercizi spirituali e gli economi particolari delle<br />

case. il numero delle cariche continuerà a crescere nel corso del settecento,<br />

non più definito da regolamenti, ma testimoniato dai libri degli ufficiali e dei<br />

confratelli e dagli or<strong>di</strong>nati 3 . gli ufficiali duravano in carica un anno e spesso<br />

si avvicendavano nelle varie funzioni. Facevano eccezione alcuni uffici per i<br />

quali era più vantaggiosa la permanenza della medesima persona nella carica:<br />

l’economo, il tesoriere, il segretario, il depositario, il sopraelemosinario e gli<br />

elemosinari, il sovrintendente dei mensuali.<br />

la casa del soccorso, analogamente all’ufficio pio e al monte <strong>di</strong> pietà,<br />

era amministrata in parte da ufficiali della compagnia o <strong>di</strong> altre opere, in<br />

parte da ufficiali particolari: il rettore, il vicerettore, il segretario e l’economo<br />

della compagnia (dal 1701 sostituito dall’economo particolare della casa), il<br />

depositario del monte <strong>di</strong> pietà, i protettori e gli amministratori del soccorso.<br />

i protettori erano figure permanenti, scelte tra i confratelli «più cospicui e<br />

più zelanti»; le regole ne prevedevano due (1612, 1701) o uno (1658), ma in<br />

taluni perio<strong>di</strong> successivi ne è attestato un numero decisamente maggiore 4 .<br />

mentre inizialmente le regole (1612) prevedevano che anche i sei amministratori<br />

rimanessero in carica il più a lungo possibile, già dal 1658 si adottò un<br />

meccanismo che consentiva un ricambio costante garantendo però la continuità,<br />

attraverso l’elezione perio<strong>di</strong>ca <strong>di</strong> metà degli amministratori. il numero<br />

degli amministratori, non più definito nelle regole del 1701, supera la ventina<br />

3 cfr. il database Repertorio dei confratelli della <strong>Compagnia</strong> <strong>di</strong> <strong>San</strong> <strong>Paolo</strong> dal 1579 al 1852,<br />

a cura <strong>di</strong> iris Bozzi, anna cantaluppi, torino 2009.<br />

4 Ibidem.<br />

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