14.06.2013 Views

vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

un ambiente più ricco dal punto <strong>di</strong> vista educativo, con attività <strong>vol</strong>te a migliorare<br />

la qualità della vita delle alunne stesse.<br />

lungi dal <strong>vol</strong>er fare indebite comparazioni con altre istituzioni che, seppur<br />

con mandato <strong>di</strong>verso, raccoglievano un bacino <strong>di</strong> utenza molto vicino per<br />

genere ed età a quello dell’istituto stu<strong>di</strong>ato, interessa sottolineare come, dalla<br />

lettura dei primi articoli del regolamento, emergesse un’attenzione al concetto<br />

<strong>di</strong> educazione e <strong>di</strong> “soggetto da educare” che andava ben al <strong>di</strong> là del pur essenziale<br />

bisogno <strong>di</strong> istruire le persone, e che si esplicava soprattutto nell’impegno<br />

a formare donne che al termine del percorso sarebbero risultate dotate <strong>di</strong> tutti<br />

quegli strumenti che avrebbero consentito loro <strong>di</strong> ricoprire un determinato<br />

ruolo sociale. ancora una <strong>vol</strong>ta emerge la ricchezza dei contenuti <strong>di</strong> tali norme<br />

e la definizione sempre più univoca del target a cui si ri<strong>vol</strong>geva l’istituzione:<br />

alle ormai “<strong>di</strong>menticate” giovani in pericolo <strong>di</strong> perdere l’onore, si sostituivano<br />

donzelle <strong>di</strong> civile con<strong>di</strong>zione che attraverso una buona educazione morale, intellettuale<br />

e fisica si apprestavano a <strong>di</strong>venire buone madri <strong>di</strong> famiglia.<br />

Quest’ultimo aspetto non deve essere sottovalutato, soprattutto se<br />

si pensa che l’educazione e l’istruzione erano concepite in modo <strong>di</strong>verso a<br />

seconda dei ceti sociali a cui si ri<strong>vol</strong>gevano: per i figli dei nobili, come per<br />

quelli delle famiglie definite <strong>di</strong> «civile con<strong>di</strong>zione», educazione e istruzione<br />

erano funzionali al ruolo che gli stessi avrebbero ricoperto nella società e alle<br />

responsabilità cui sarebbero stati chiamati; per i ceti popolari, invece, offrire<br />

una forma <strong>di</strong> educazione, che poteva tradursi nell’istruzione, era ritenuta<br />

opera <strong>di</strong> carità più che <strong>di</strong>ritto della persona e come tale sembrava essere<br />

maggiormente appannaggio della beneficenza che delle pubbliche autorità 69 .<br />

riconoscendo all’educazione la facoltà <strong>di</strong> preparare il soggetto a ricoprire<br />

un particolare ruolo sociale, vi si attribuiva una grande responsabilità, tale<br />

per cui l’educazione ricevuta <strong>di</strong>ventava requisito essenziale per accedere o<br />

mantenere una determinata posizione sociale.<br />

educare donzelle <strong>di</strong> «civile con<strong>di</strong>zione» era dunque <strong>di</strong>verso da occuparsi<br />

<strong>di</strong> giovani “pericolanti”, non solo perché <strong>di</strong>versa era la dotazione <strong>di</strong> partenza,<br />

ma soprattutto perché le stesse erano destinate a ruoli <strong>di</strong>fferenti. nel caso<br />

educativo dell’opera, tale regolamento si esprimeva così: «art. 3. il monastero procura alle<br />

orfane una educazione religiosa e propria del loro stato; insegna loro a leggere e scrivere, e gli<br />

elementi d’aritmetica, e le occupa nei lavori propri del sesso, come quelli, che devono formare<br />

il principale loro mezzo, onde poter provvedere alla loro sussistenza ritirandosi dal monastero»<br />

(ast, s.p., Monastero delle Povere Orfanelle <strong>di</strong> Torino, Titoli Costitutivi e memorie storiche,<br />

m. 19, fasc. 1, Regolamento pel Monastero delle povere orfane <strong>di</strong> Torino, torino, tipografia<br />

marietti, 1832).<br />

69 Chiosso, 1997, p. 182.<br />

205

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!