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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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il quadro della beneficenza pubblica assumeva, quin<strong>di</strong>, con la legge crispi<br />

una prima configurazione: le iPB intervenivano a seconda delle proprie<br />

<strong>di</strong>sponibilità finanziarie; nel caso non fossero state sufficienti, subentravano<br />

le congregazioni <strong>di</strong> carità, istituite in ogni comune; in situazioni <strong>di</strong> gravi <strong>di</strong>fficoltà<br />

era lo stesso comune competente per domicilio <strong>di</strong> soccorso ad offrire<br />

il proprio aiuto; infine, qualora nemmeno il comune fosse stato in grado <strong>di</strong><br />

rispondere alle esigenze dei soggetti in <strong>di</strong>fficoltà, era compito dello stato risolvere<br />

la situazione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>genza 52 .<br />

abbiamo visto già nel caso della legge rattazzi come la compagnia<br />

<strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong>, nell’amministrazione delle sue opere, avesse in qualche modo<br />

“anticipato” la normativa in fase <strong>di</strong> attuazione. Per quanto riguarda l’in<strong>di</strong>cazione<br />

della riforma crispina <strong>di</strong> unire le istituzioni benefiche che si trovavano<br />

a s<strong>vol</strong>gere lo stesso compito, la <strong>di</strong>rezione delle opere pie <strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong> si<br />

ritrovò nuovamente a precorrere i tempi. all’obbligo legislativo in questione,<br />

gli amministratori delle opere pie provvidero già nel 1883, quando gli istituti<br />

del soccorso e del deposito, uniti <strong>di</strong> fatto fin dal 1853, <strong>di</strong>edero ufficialmente<br />

vita all’educatorio duchessa isabella, dal nome della principessa isabella <strong>di</strong><br />

Baviera, duchessa <strong>di</strong> genova, cui venne affidata la protezione dell’istituto. e<br />

ancor prima, rispettarono la norma secondo cui le opere, il cui fine non era<br />

ritenuto più utile al bisogno sociale, dovevano essere accorpate o riconvertite.<br />

la <strong>di</strong>rezione delle opere pie <strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong> si mosse in anticipo su questo<br />

fronte e con decreto reale del 26 settembre 1878 ottenne<br />

la soppressione dell’‘opera degli esercizi spirituali’, che era stata fondata nella<br />

compagnia <strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong> nel 1683 con speciali e non piccole donazioni <strong>di</strong> fedeli,<br />

e a cui era ormai venuto a mancare lo scopo; e le sue ren<strong>di</strong>te furono impiegate, in<br />

virtù dello stesso decreto, a stabilire altri posti nell’istituto 53 .<br />

storico-giuri<strong>di</strong>ci sull’e<strong>vol</strong>uzione dell’assistenza sociale, note giuri<strong>di</strong>che, in www.caritasroma.<br />

it/notizie/agglegislativo, febbr. 2003.<br />

52 Ibidem.<br />

53 Bernar<strong>di</strong>, 1898, pp. 30-31. il regio decreto del 26 settembre 1878, pubblicato sulla gazzetta<br />

ufficiale del regno in data 22 ottobre 1878, convertì le ren<strong>di</strong>te dell’opera pia degli esercizi<br />

spirituali nella casa del soccorso. l’articolo unico del provve<strong>di</strong>mento recitava: «le ren<strong>di</strong>te<br />

dell’opera pia, detta degli esercizi spirituali, in torino, amministrata dalla <strong>di</strong>rezione delle<br />

opere pie <strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong> <strong>di</strong> quella città, sono invertite nella istituzione, come sopra, <strong>di</strong> posti<br />

gratuiti per fanciulle nella casa del soccorso colà esistente. or<strong>di</strong>niamo che il presente decreto,<br />

munito del sigillo dello stato, sia inserito nella raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti<br />

del regno d’italia, mandando a chiunque spetti <strong>di</strong> osservarlo e <strong>di</strong> farlo osservare» (assP, ii,<br />

EDI, Statuti, 4507).<br />

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