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ha il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> regolare l’uso che il privato vuol fare della propria ricchezza»,<br />
denunciava «la civiltà cattolica» (nella serie degli articoli dalla primavera<br />
del ’62 all’estate del ’63), <strong>di</strong>chiarando che<br />
l’esclusione della chiesa che ispira beneficenza o del privato che spontaneamente<br />
largheggia è naturale conseguenza <strong>di</strong> quella guerra che, sotto il nome <strong>di</strong> separazione<br />
fra la chiesa e lo stato, tenta abolire il regno <strong>di</strong> <strong>di</strong>o sulla terra, escludendone<br />
ogni principio <strong>di</strong> verità e <strong>di</strong> giustizia 49 .<br />
non stupisce, quin<strong>di</strong>, che l’attuazione della legge abbia trovato molte<br />
<strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> applicazione soprattutto per i continui ricorsi delle istituzioni<br />
assistenziali e per un’azione poco convinta della classe politica del tempo 50 .<br />
nonostante il carattere ancora approssimativo della legge, che certo non può<br />
essere in<strong>di</strong>cata come un intervento che <strong>di</strong>sciplinasse in modo “sostanziale”<br />
il sistema dei servizi sociali nel nostro Paese, non si può non riconoscere il<br />
«grande valore politico della riforma crispina». con essa si uscì dal concetto<br />
ottocentesco della beneficenza come responsabilità <strong>vol</strong>ontariamente assunta<br />
dai privati e si affermò «il principio <strong>di</strong> responsabilità pubblica nella risposta<br />
allo stato <strong>di</strong> bisogno (per quanto molto generica e priva <strong>di</strong> garanzie quanto<br />
a livelli quantitativi e qualitativi <strong>di</strong> risposta ai bisogni) delle persone e delle<br />
famiglie» ponendo così «le basi per lo sviluppo dello stato sociale» 51 .<br />
dell’epoca: da «l’osservatore romano» a «la civiltà cattolica», da «la voce della verità»<br />
a «l’osservatore cattolico», le pagine in <strong>di</strong>fesa dell’intervento della chiesa sul fronte della<br />
beneficenza furono numerosissime. Per un’analisi più approfon<strong>di</strong>ta della questione si veda<br />
Farrell-Vinay, 1997, pp. 295 sgg.<br />
49 Cherubini, 1977, p. 38.<br />
50 «Queste ‘riforme’ in<strong>di</strong>cate dalla legge 17 luglio 1890, che, secondo le <strong>di</strong>chiarazioni <strong>di</strong><br />
questa, avrebbero dovuto essere attuate in tempi ravvicinatissimi (entro cinquanta giorni<br />
dall’entrata in vigore della normativa si sarebbe dovuto esibire un elenco delle opere<br />
pie ‘concentrabili’ e ‘trasformabili’), ebbero invece un’applicazione stentatissima e<br />
del tutto imparziale. sia per l’inerzia degli organi centrali e locali dello stato nel renderne<br />
operativi i contenuti; che per la massiccia conflittualità giuri<strong>di</strong>ca, messa in atto dagli istituti<br />
per evadere le ‘riforme’ crispine […]. a ventun’anni dal 1890, se più sod<strong>di</strong>sfacenti potevano<br />
ritenersi i risultati conseguiti nei settori della revisione degli statuti, dei concentramenti<br />
e dei raggruppamenti, eseguiti (questi due ultimi interventi) per l’88,4% degli<br />
istituti ‘presumibilmente’ concentrabili e per il 99,57% delle ren<strong>di</strong>te delle istituzioni raggruppabili;<br />
assai carente risulta invece, ancora, l’iniziativa sul terreno assai più problematico ed<br />
insi<strong>di</strong>oso delle ‘trasformazioni’, messe in pratica solo sul 47,8% degli istituti presumibilmente<br />
trasformabili e per il 47,36% delle ren<strong>di</strong>te <strong>di</strong> questi» (dalla Relazione sui provve<strong>di</strong>menti<br />
<strong>di</strong> concentrazione, raggruppamento, trasformazione e revisione <strong>di</strong> statuti delle istituzioni pubbliche<br />
<strong>di</strong> beneficenza eseguiti dal 1° aprile 1908 al 31 <strong>di</strong>cembre 1911, a cura <strong>di</strong> alberto Pironti,<br />
<strong>di</strong>rettore dell’amministrazione civile del ministero dell’interno, roma 1913, in Lepre, 1988,<br />
pp. 129-130 e note).<br />
51 caritas <strong>di</strong>ocesana <strong>di</strong> roma, settore stu<strong>di</strong>, documentazione e ricerca, Brevi cenni<br />
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