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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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a inizio ottocento, un altro monastero a godere della fiducia della famiglie<br />

nobili piemontesi era quello delle dame del sacré coeur, che occupava<br />

l’ex collegio delle Province e si trovava, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> fronte a quello delle canonichesse<br />

lateranensi, nell’attuale Piazza carlina. le dame, appartenenti<br />

alla société del sacré coeur de Jésus, fondata da madeleine sophie Barat<br />

nel 1800, non si fermarono a lungo a torino, in quanto vi giunsero nel 1814 e<br />

ne furono cacciate nel 1848, insieme con molti altri or<strong>di</strong>ni religiosi, tra cui le<br />

stesse canonichesse lateranensi. scamparono, invece, all’espulsione del 1848<br />

altre due congregazioni giunte in Piemonte dopo il 1814 con l’esplicito obiettivo<br />

<strong>di</strong> occuparsi dell’educazione delle ragazze: le monache della visitazione,<br />

che erano state costrette a lasciare il Piemonte nel 1802 per rientrarvi alla<br />

restaurazione, fondando un educandato in quello che era stato il convento<br />

delle Francescane scalze, e le suore <strong>di</strong> san giuseppe, le prime a entrare in<br />

Piemonte dopo il congresso <strong>di</strong> vienna, fondatrici <strong>di</strong> un omonimo ritiro per<br />

«zitelle <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zione civile».<br />

il 1848 accelerò e rese irreversibile un processo che era iniziato da alcuni<br />

decenni, ovvero la nascita <strong>di</strong> vere e proprie scuole non annesse a conventi e<br />

non gestite <strong>di</strong>rettamente da congregazioni religiose. a torino ciò si verificò in<br />

primo luogo con l’e<strong>vol</strong>uzione in istituti per «figliuole <strong>di</strong> genitori appartenenti<br />

a civile ed agiata con<strong>di</strong>zione» <strong>di</strong> enti nati nei secoli precedenti per l’assistenza<br />

e l’educazione <strong>di</strong> ragazze povere o in <strong>di</strong>fficoltà. Fu questo il caso della regia<br />

opera della provvidenza, sorta nel 1720 per avviare al lavoro giovani donne<br />

<strong>di</strong> modesta con<strong>di</strong>zione, e dell’istituto del soccorso della compagnia <strong>di</strong> san<br />

<strong>Paolo</strong>, che nel 1853, a venti anni esatti dalla prima richiesta <strong>di</strong> accorpamento,<br />

assorbì l’opera del deposito, completando così la trasformazione in istituto<br />

«per l’educazione <strong>di</strong> oneste fanciulle <strong>di</strong> civile con<strong>di</strong>zione» 19 . che il soccorso<br />

avesse rinunciato al suo scopo originale per occuparsi dell’educazione e<br />

dell’istruzione <strong>di</strong> alunne agiate è <strong>di</strong>mostrato non solo dalle analisi della sua<br />

popolazione studentesca compiute in maniera esauriente nei saggi <strong>di</strong> maritano<br />

e <strong>di</strong> gentile - stara, ma anche da tutte le fonti coeve, compresa la monografia<br />

sull’Istruzione femminile in Torino dall’anno 1848 all’anno 1873, che<br />

in<strong>di</strong>cava la scuola dell’opera pia <strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong> come una <strong>di</strong> quelle a cui erano<br />

solite ri<strong>vol</strong>gersi le famiglie torinesi <strong>di</strong> alto rango 20 .<br />

i vantaggi che istituti come quelli delle opere pie <strong>di</strong> san <strong>Paolo</strong> e<br />

dell’opera della provvidenza presentavano nei confronti dei monasteri erano<br />

19 Bernar<strong>di</strong>, 1898, p. 25.<br />

20 L’istruzione femminile in Torino, 1873, p. 7. analoghe informazioni sono riportate in<br />

Baricco, 1865, pp. 29-30, <strong>di</strong> cui la pubblicazione del 1873 è largamente debitrice.<br />

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