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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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avvenne in pratica in un’unica soluzione. come emerge chiaramente dalle<br />

già citate relazioni <strong>di</strong> Baricco, le donne conquistarono la scuola a partire dal<br />

basso. se furono necessari alcuni anni per riuscire ad avere un numero <strong>di</strong> allieve<br />

sufficiente ad aprire il biennio superiore del corso elementare, in quanto<br />

«una gran parte <strong>di</strong> giovinette lascia la scuola dopo aver compiuto il corso<br />

inferiore» 13 , al contrario, le prime due classi registrarono da subito una «grande<br />

affluenza delle domande» 14 . nell’anno scolastico 1856/57, in effetti, a soli<br />

sette anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dalla sua inaugurazione, il primo biennio delle scuole<br />

comunali femminili registrava un numero <strong>di</strong> allieve quasi uguale a quello dei<br />

coetanei maschi: 4711 ragazze erano iscritte alle classi inferiori contro i 4734<br />

ragazzi (a cui ne andavano aggiunti altri 1167 delle scuole serali, non aperte al<br />

gentil sesso). Per le classi elementari superiori avvenne da subito il sorpasso,<br />

dato che vi accedevano 1130 allieve e solo 944 allievi, che <strong>di</strong>ventavano 1136<br />

contando anche gli iscritti alle serali. certo, i maschi rimanevano gli unici che<br />

potevano accedere all’istruzione post-elementare, ginnasiale e liceale, <strong>di</strong> cui,<br />

nel 1856/57, beneficiavano 544 allievi.<br />

Quasi un decennio più tar<strong>di</strong>, nel 1865, sempre secondo i dati riportati<br />

da Baricco, il numero <strong>di</strong> bambine frequentanti le scuole elementari <strong>di</strong>urne,<br />

sia pubbliche che private, superava nettamente quello dei coetanei dell’altro<br />

sesso (8338 contro 8030) 15 . i maschi, però, erano decisamente più numerosi<br />

nelle scuole festive (1616 contro 625) e continuavano a essere gli unici a beneficiare<br />

dell’istruzione serale, dalla quale le donne rimanevano escluse, in quanto<br />

si reputava sconveniente, oltre che poco prudente, costringerle a uscire a<br />

tarda ora. l’opzione della scuola serale riscontrava un certo successo nella<br />

popolazione maschile, dato che nel 1865 vi risultavano iscritti ben 2444 allievi,<br />

in quanto ciò permetteva probabilmente anche a studenti meno giovani <strong>di</strong><br />

acquisire un’alfabetizzazione <strong>di</strong> base dalla quale sarebbero rimasti altrimenti<br />

esclusi, come avveniva <strong>di</strong> fatto alle donne. se si pensa, infatti, che alle scuole<br />

elementari <strong>di</strong>urne potevano accedere soltanto le bambine dai sette ai <strong>di</strong>eci<br />

anni, risulta evidente che larga parte della popolazione femminile non aveva<br />

alcuna possibilità <strong>di</strong> istruirsi. l’esclusione dalla scuola elementare delle donne<br />

non più in età scolare andrebbe senza dubbio stu<strong>di</strong>ata come uno degli in<strong>di</strong>zi<br />

che possono illustrare in negativo il significato potenzialmente ri<strong>vol</strong>uzionario<br />

che l’istruzione femminile ebbe nella società torinese e italiana dell’ottocento.<br />

non bisogna, però, <strong>di</strong>menticare che, nei primi decenni della loro esistenza,<br />

13 Baricco, 1858, p. 10.<br />

14 Ibidem.<br />

15 Baricco, 1865.<br />

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