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vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

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tutte le istituzioni avevano inoltre una o più serve. all’interno del soccorso,<br />

fin dal 1695 fu rilevato «esservi la maggior parte delle figlie ivi ricoverate<br />

picole e deboli, in età tenera a segno che è loro impossibile far la cucina<br />

e supplire alle altre fatiche pesanti che conviene fare», perciò «fu deliberato<br />

prendersi qualche donna <strong>di</strong> buoni costumi la quale me<strong>di</strong>ante conveniente salario<br />

possa supplire a tali fatiche» e alle commissioni 258 . da quel momento, la<br />

loro presenza nell’opera risulta più continuativa <strong>di</strong> quella della governante,<br />

che invece fu maggiormente soggetta a ridefinizioni degli incarichi. nel 1715,<br />

ad esempio, in conseguenza della congiuntura economica negativa si decise<br />

<strong>di</strong> non tenere più la governante e <strong>di</strong> affidare le sue incombenze alla serva. la<br />

figura della governante restò poi assente per parecchio tempo dai documenti,<br />

sino alla fine del settecento, quando ricomparve applicata all’incarico, affidato<br />

a ottavia Francesca luisa martinez, <strong>di</strong> gestire la lingeria 259 .<br />

al deposito e alle Forzate c’era inoltre un portinaio, che spesso era invalido<br />

e che oltre ai suoi compiti specifici si occupava anche <strong>di</strong> fare le commissioni.<br />

meritano <strong>di</strong> essere menzionati fra il personale delle opere anche il<br />

me<strong>di</strong>co e il chirurgo, che generalmente erano gli stessi per il deposito e le<br />

Forzate, mentre tendevano a <strong>di</strong>fferenziarsi per il soccorso. in più casi essi<br />

ricoprirono l’incarico per parecchi anni e sovente sino alla fine della loro vita<br />

professionale. Fu il caso del me<strong>di</strong>co remigio guidetti che prestò servizio al<br />

deposito e alle Forzate dal 1777 fino al 1792, quando fu giubilato, del me<strong>di</strong>co<br />

rosso attivo sia al soccorso che al deposito fino al suo decesso, avvenuto nel<br />

1725, e del chirurgo del deposito e delle Forzate, giuseppe Busano che s<strong>vol</strong>se<br />

l’incarico dal 1751 al decesso, avvenuto nel 1791. in alcuni casi l’incarico rappresentò<br />

una trasmissione <strong>di</strong>retta dal maestro all’appren<strong>di</strong>sta. alla morte <strong>di</strong><br />

Busano ad esempio, successe gioanni Franco, che era stato suo aiutante per<br />

ben quattor<strong>di</strong>ci anni 260 .<br />

3. Il lavoro<br />

all’interno delle istituzioni si filava, si riparava la “lingeria”, si effettuavano<br />

lavori <strong>di</strong> taglio e cucito, finalizzati soprattutto alla realizzazione <strong>di</strong><br />

258 assP, i, Socc., Or<strong>di</strong>nati, 251; CSP, Repertori dei lasciti, 163, s.v. «soccorso», or<strong>di</strong>nato del<br />

30 gennaio 1695.<br />

259 assP, i, Socc., Or<strong>di</strong>nati, 251; CSP, Repertori degli or<strong>di</strong>nati, 27 e Repertori dei lasciti, 163,<br />

s.v. «soccorso».<br />

260 assP, i, Dep.-Forz., Or<strong>di</strong>nati, 252, or<strong>di</strong>nato del 25 maggio 1791.<br />

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