14.06.2013 Views

vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

vol I 685 [PDF] - Compagnia di San Paolo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

certamente non si può parlare <strong>di</strong> patroni e fideiussori per coloro che<br />

furono internate nelle Forzate <strong>di</strong>etro intervento del vicariato, e per le quali fu<br />

spesso la segreteria <strong>di</strong> stato a pagare la pensione. nel paragrafo precedente<br />

ho evidenziato alcuni soggetti che pagarono la pensione delle donne e che ero<br />

propensa a interpretare come famigliari. a questi casi se ne contrappongono<br />

altri, in cui si potrebbe intravedere nel pagamento della pensione un intervento<br />

caritate<strong>vol</strong>e piuttosto che repressivo, e al <strong>di</strong> fuori delle reti verticali <strong>di</strong><br />

patronage, o almeno <strong>di</strong> quelle ravvisate per il soccorso e il deposito. nello<br />

specifico mi riferisco a donna cristina, che entrò nel luglio 1788 e uscì quattro<br />

mesi dopo, il 5 <strong>di</strong>cembre 1788, e la cui pensione fu pagata dalla madre<br />

dell’opera, angiola Fascio.<br />

4. Aspirazione o costrizione?<br />

l’analisi del profilo delle internate ha messo in luce la varietà <strong>di</strong> fattori<br />

che conducevano all’internamento. Per ciò che riguarda il comportamento<br />

delle istituzioni, vi fu in una fase iniziale un’effettiva <strong>vol</strong>ontà <strong>di</strong> attuare i progetti<br />

originari e <strong>di</strong> accogliere «vergini, oneste, sane e in pericolo evidente <strong>di</strong><br />

perdersi, o capitar male» 170 al soccorso, <strong>di</strong> «donne cadute nel peccato» 171 al<br />

deposito, e <strong>di</strong> donne <strong>di</strong> “mala vita” alle Forzate. col tempo il funzionamento<br />

delle tre opere <strong>di</strong>venne il risultato <strong>di</strong> una continua ricerca <strong>di</strong> equilibrio fra gli<br />

intenti <strong>di</strong>chiarati, le imposizioni regie, e le necessità e aspirazioni delle donne<br />

accolte e delle loro famiglie. con l’avanzare del Xviii secolo si ha la sensazione<br />

che il termine assistite sia sempre meno appropriato mentre quello <strong>di</strong><br />

utenti lo <strong>di</strong>venti <strong>di</strong> più. dal canto loro, <strong>di</strong>rettori e personale interno mostrarono<br />

una grande sensibilità e <strong>di</strong>sponibilità a mettere le istituzioni al servizio<br />

degli utenti, alternando ai richiami alle regole, <strong>di</strong>sposizioni che le aggiravano<br />

in modo più o meno palese. Proprio questo continuo <strong>di</strong>alogo tra l’offerta istituzionale<br />

e la domanda sociale è alla base <strong>di</strong> un progressivo e graduale spostamento<br />

delle attenzioni <strong>di</strong> tutte e tre le istituzioni verso il ceto civile.<br />

al soccorso il fenomeno ebbe inizio da metà seicento, con la creazione<br />

delle piazze <strong>di</strong> nuova regola in cui dovevano essere accolte le figlie che non<br />

erano in pericolo prossimo ed evidente <strong>di</strong> perder l’onestà, ma potevano cadere<br />

in tale pericolo per altre circostanze, che noi possiamo in<strong>di</strong>viduare nella<br />

170 assP, i, CSP, Repertori dei lasciti, 163, s.v. «soccorso», or<strong>di</strong>nato del 23 aprile 1601.<br />

171 assP, i, CSP, Repertori dei lasciti, 161, s.v. «deposito», or<strong>di</strong>nato del 12 settembre 1683.<br />

106

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!