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Antico Testamento: Guida allo studio per lo studente

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qualche tempo Egli promette di riaccoglierli con misericordia<br />

e bontà e di essere il <strong>lo</strong>ro «sposo» <strong>per</strong> sempre (Isaia 54:5).<br />

Questa promessa può anche essere presa come messaggio <strong>per</strong>sonale<br />

di s<strong>per</strong>anza <strong>per</strong> le <strong>per</strong>sone che hanno peccato e<br />

pensano che il Signore non vorrà mai riprenderli a Sé anche<br />

se si pentono.<br />

Capire le Scritture<br />

Isaia 55 è un altro invito del<br />

Signore a venire a Lui. Nel capito<strong>lo</strong><br />

55 Egli indica altri motivi<br />

<strong>per</strong> i quali la dis<strong>per</strong>sa Israele<br />

e tutti noi dobbiamo confidare in<br />

Lui e seguirLo. La prima parola,<br />

«O», è un invito a prestarGli<br />

attenzione e a venire a Lui.<br />

La parola «O» di solito è accompagnata<br />

da un gesto della mano<br />

che invita a venire.<br />

Isaia 55:3–4 – Perché Egli parla di Davide?<br />

Il «Davide» cui si fa riferimento in questo passo è Gesù Cristo,<br />

il Quale era legittimo erede del trono di Davide. Interessante<br />

è che il nome Davide in ebraico significa «beneamato». Di solito<br />

quando i successivi profeti dell’<strong>Antico</strong> <strong>Testamento</strong> fanno<br />

riferimento a Davide si riferiscono al trono di Davide e parlano<br />

del Messia.<br />

Studiare le Scritture<br />

Con parole tue<br />

Isaia 55<br />

Un invito dal Signore<br />

1. Confronta Isaia 55:1–2 con 2 Nefi 9:50–51 dove Giacobbe<br />

sembra usare le parole di Isaia. Spiega con parole tue qual<br />

è secondo te il significato di questi versetti.<br />

2. A tuo avviso, come può una <strong>per</strong>sona «comprare» e<br />

«mangiare» il cibo che il Signore offre in questi versetti?<br />

Per rispondere leggi Giovanni 4:10–14 o Giovanni 6:29–35,<br />

47–51.<br />

150<br />

Padronanza delle Scritture –<br />

Isaia 55:8–9<br />

1. Disegna un diagramma che rappresenti il messaggio<br />

contenuto in questi due versetti.<br />

2. Perché il messaggio contenuto in questi versetti è di<br />

conforto?<br />

3. Leggi Giacobbe 4:8 e spiega come possiamo conoscere<br />

i pensieri e le vie di Dio.<br />

Isaia 56<br />

Il Signore salva tutte<br />

le nazioni<br />

Isaia 56 spiega che il Signore disse che avrebbe salvato i figli<br />

di Israele e avrebbe anche offerto le stesse benedizioni a<br />

chiunque altri le avesse desiderate. Nota i «figli di stranieri»<br />

nel versetto 6 e gli «altri» nel versetto 8.<br />

Isaia 57<br />

Il Signore ha il potere<br />

di guarire<br />

Negli ultimi quattro versetti del capito<strong>lo</strong> 56 Isaia comincia a<br />

parlare direttamente al popo<strong>lo</strong> dei suoi peccati. Gli ammonimenti<br />

continuano anche nel capito<strong>lo</strong> 59. Isaia 57 contiene la<br />

più forte condanna contro gli adoratori degli idoli. Il profeta<br />

usa di nuovo il simbo<strong>lo</strong> del matrimonio <strong>per</strong> rappresentare<br />

il rapporto di alleanza tra Israele e il Signore. Se co<strong>lo</strong>ro che<br />

hanno fatto le alleanze con il Signore sono simbolicamente<br />

sposati con Lui, <strong>al<strong>lo</strong></strong>ra gli Israeliti che adorano gli altri<br />

dei sono «adulteri». Isaia parla di quel<strong>lo</strong> che accadrà <strong>lo</strong>ro a<br />

causa dei <strong>lo</strong>ro peccati e fa notare che qualche volta siamo<br />

puniti tanto dai nostri peccati quanto <strong>lo</strong> siamo <strong>per</strong> essi. Isaia<br />

parla anche di quel<strong>lo</strong> che il Signore avrebbe fatto <strong>per</strong> co<strong>lo</strong>ro<br />

che fossero rimasti fedeli. Rimanere fedeli a quel tempo<br />

era difficile poiché la maggior parte delle <strong>per</strong>sone avevano<br />

abbandonato il Signore e tutta la nazione ne sentiva gli<br />

effetti. In conseguenza il Signore usa parole come «ravvivare»<br />

(v.15), «guarire» (vv.18–19) e «consolare» (v. 18).

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