14.06.2013 Views

Dispensa 9 - Corsoarcheologia.org

Dispensa 9 - Corsoarcheologia.org

Dispensa 9 - Corsoarcheologia.org

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Fig. 79 –<br />

Ricostruzione della<br />

balconata destinata al<br />

trombettiere che<br />

segnava con lo shofar<br />

l’inizio e la fine del<br />

sabbath; sulla base<br />

dei resti recuperati<br />

alla base del muro<br />

durante gli scavi<br />

archeologici.<br />

e dopo il tramonto del Sabato – dava uno squillo per segnalare l’inizio del<br />

giorno di riposo. L’originale è conservato nel Museo d’Israele.<br />

Il fregio del muro era ricoperto di stucchi colorati di blu (simbolo dell’aria),<br />

giallo (la terra), rosso (il fuoco) e viola (mare).<br />

Un’altra strada romana corre parallela al muro sud del Tempio; anch’essa è<br />

rialzata e livellata con l’aiuto di fornici di sostruzione di tipo romano e<br />

raggiunge un’ampiezza di 6,5 m. Il lato meridionale delle mura del Tempio<br />

era riservato all’accesso dei pellegrini.<br />

Le porte di Huldah prendono il nome da una profetessa che fu sepolta<br />

vicino alle porte sud della città nel periodo del primo Tempio. Si tratta, di<br />

due accessi: quello più a sinistra ha due fornici, quello a destra ne conta tre.<br />

Le due porte distano tra loro 70 m; dalla loro soglia al cortile del tempio era<br />

necessario percorrere delle scale che colmavano un dislivello di 14 m (si<br />

tratta delle scale incluse nelle cosiddette “stalle di Salomone”, situate nel<br />

corpo della sostruzione del Tempio – non visitabili per ragioni di sicurezza<br />

– ).<br />

Davanti alle porte si trova una grande scala, in parte costruita scavando la<br />

roccia naturale, in parte edificata con blocchi di pietra. Larga 64 m, presenta<br />

gradini di ampiezza alternata (di 90 e 30 cm) così da regolare e rallentare il<br />

passo dei pellegrini che salivano al tempio.<br />

La porta a tre fornici di sinistra non è più quella erodiana ma un rifacimento<br />

successivo. Alla sua base si trova un’iscrizione<br />

funeraria ebraica realizzata in età islamica, quando gli<br />

Ebrei non avevano più accesso alla spianata dove era<br />

stata costruita la moschea di Al-Aqsa.<br />

La porta di destra (a due fornici) in età omayyade era<br />

ancora agibile visto che i califfi islamici la fecero<br />

addobbare aggiungendo un’architrave nuova di zecca.<br />

In questa occasione venne anche reimpiegata<br />

un’epigrafe di Antonino Pio, inserita nel muro<br />

rovesciata.<br />

Dopo il terremoto del 1033 d.C., i Fatimidi<br />

bloccarono la porta edificando un torrione che la<br />

nasconde alla vista per oltre tre quarti. Più a sud,<br />

nella zona dell’Ophel, una vasca con gradini su<br />

quattro lati era usata dai pellegrini per i bagni<br />

collettivi; poteva contenere molta acqua derivata<br />

dalla cisterna del Tempio, la cui capienza è stimata in<br />

40.000 m 3 di acqua.<br />

Dopo la distruzione della città da parte di Tito, i<br />

Romani ristrutturarono il centro riqualificando<br />

l’originaria griglia di cardini e decumani. Dalla porta<br />

di Damasco partiva il cardo massimo, rettilineo e<br />

porticato se due lati. Sempre dalla porta di Damasco<br />

partiva anche il cardo vallensis, che passava in una depressione naturale<br />

raggiungendo, con andamento curvo, il muro ovest del Tempio.<br />

Dalla porta di Giaffa fu tracciato un decumano privo di portici. Adriano,<br />

fondata Aelia Capitolina, vietò agli Ebrei di insediarsi in città, fondando, sul<br />

luogo del secondo Tempio un tempio dedicato a Giove, Giunone e Minerva e<br />

presso la città fu fatta stazionare la X legione.<br />

In età bizantina, l’imperatrice Eudocia fece ricostruire le mura sud della<br />

città: il nuovo perimetro includeva ora l’Ophel, il Monte Sion, la città di<br />

David ed il Monte del Tempio, gravemente distrutto dalle catapulte di Tito.<br />

In quel periodo la spianata era per lo più abbandonata e distrutta; gli Ebrei<br />

erano impossibilitati ad avviare una nuova ricostruzione del Tempio,<br />

mentre i Cristiani non avevano particolare interesse a farlo visto che Gesù<br />

ne aveva profetizzato la fine.<br />

Nell’area dell’Ophel, in particolare, si sviluppò un quartiere molto affollato,<br />

vivacizzato da piccole strade, magazzini spesso sprovvisti di finestre,<br />

monasteri e botteghe artigiane. Questo quartiere rimase semiabbandonato<br />

114

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!