Dispensa 9 - Corsoarcheologia.org
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Fig. 94 – Il cortile<br />
della fortezza di<br />
Macheronte presso il<br />
quale, secondo alcuni<br />
archeologici, sarebbe<br />
avvenuta la famosa<br />
danza di Salome.<br />
a montagna, non lontano delle terme di Callirhoe (Zara) ove si recava spesso<br />
nel tentativo di curare la salute malferma.<br />
Nell’ultimo decennio, le rovine sono state oggetto di ricerche e restauri con<br />
la collaborazione dell’Università di Firenze. L’edificio, completamente<br />
autosufficiente e capace di offrire tutte le comodità gradite ad un principe,<br />
era parte di una rete di cittadelle di cui la Masada – in Israele – è,<br />
certamente, l’esempio più noto.<br />
. Sul crinale della breve sella che congiunge il moderno parcheggio con la<br />
montagna vera e propria è possibile riconoscere i resti di un muro (crollato)<br />
che sorreggeva un acquedotto. Il terminale del condotto (ancora rivestito di<br />
calce) si conclude sul versante opposto, dopo aver risalito per un tratto le<br />
ripide pendici della montagna. Il breve canale gira qui bruscamente per<br />
gettarsi in una gigantesca cisterna scavata proprio nel ventre della<br />
montagna.<br />
Il palazzo di Erode era circondato da un muro di cinta intervallato da torri<br />
che raggiungevano l’altezza di 17 metri. Il corpo centrale presenta un<br />
peristilio centrale con capitelli ionici (risollevati) attorno a cui si dispongono<br />
ordinatamente stanze di rappresentanza e triclini un tempo mosaicati e<br />
stuccati. Al centro, una grande cisterna, costituiva raccoglieva ulteriore<br />
acqua piovana. Un corridoio nord–sud separa l’area residenziale da una<br />
serie di stanze di servizio, mentre sul lato meridionale, alcune camere<br />
adiacenti dotate di pavimenti rialzati e di vasche per il bagno erano parte di<br />
un complesso termale autonomo.<br />
Durante il regno di Erode<br />
Antipa, figlio di Erode il<br />
Grande, Giovanni Battista<br />
fu arrestato e imprigionato<br />
nel palazzo di Macheronte<br />
per avere condannato il<br />
matrimonio di Erode con<br />
Erodiade che era stata<br />
moglie del fratello del<br />
principe, Filippo (Marco<br />
6,18). Durante lo<br />
svolgimento di un<br />
banchetto a cui erano stati<br />
invitati i nobili della<br />
Galilea, gli ufficiali<br />
dell’esercito e i funzionari<br />
di corte, la figlia di<br />
Erodiade, Salòme, ballò in<br />
modo incantevole<br />
ottenendo la promessa che qualunque suo desiderio sarebbe stato<br />
assecondato. Avendo delegato la scelta alla madre, quest’ultima chiese la<br />
testa di Giovanni Battista che le fu portata su un vassoio.<br />
Secondo la tradizione la testa, gettata dalle guardie giù per le ripide falde di<br />
Macheronte, fu raccolta dai fedeli e conservata gelosamente fino a quando,<br />
nel VII sec d.C. trovo la sua definitiva sede nella moschea di Damasco, ove si<br />
trova tutt’ora.<br />
Più tardi, durante le rivolta giudaica, la cittadella divenne rifugio dei<br />
rivoltosi e fu assediata dal generale Lucilio Basso – 72 d.C. – e dalla Legio X<br />
Fratensis. I ribelli furono isolati con la costruzione di un muro di<br />
sbarramento e facendo uso di catapulte. La resa loro è narrata con l’aggiunta<br />
di alcuni divertenti particolari dallo storico romano di origine ebrea<br />
Giuseppe Flavio ed ebbe come protagonista un ardimentoso soldato<br />
egiziano. Questo evento sancì il definitivo collasso delle strutture che furono<br />
abbandonate.<br />
Ancora oggi, posizionandosi sul bordo delle mura e guardando in basso<br />
verso ovest, è possibile sc<strong>org</strong>ere un piccolo colle la cui sommità è cosparsa<br />
da pietrisco portato dal fondo valle: si tratta di una base per le catapulte<br />
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