Dispensa 9 - Corsoarcheologia.org
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Fig. 93 – Veduta dal<br />
basso della fortezza<br />
erodiana di<br />
Macheronte in<br />
Giordania, la più<br />
orientale di quelle mai<br />
costruite da Erode<br />
Zigael Yadin fu il primo a teorizzare che questi ostraca fossero stati<br />
utilizzati nella ultima famosa notte del suicidio di massa per estrarre a sorte<br />
i condannati, una ipotesi che negli ultimi anni è stata messa in dubbio. Tra<br />
le iscrizioni degne di nota una riportante il nome di «Akavia, figlio di<br />
Hananiah il Gran Sacerdote», forse lo stesso citato da Giuseppe. Altri cocci<br />
riportano il contenuto delle diverse anfore: fichi, carne, balsamo.<br />
Tra le monete ritrovate, vale la pena ricordare quelle coniate dai rivoltosi<br />
che portavano la dicitura «Shekel Israel» e «Gerusalemme la Santa»,<br />
seguita da lettere che indicano l’anno della rivolta (1,2,3,4 / shana aleph,<br />
shana beth etc. etc.).<br />
9.7 – La fortezza erodiana di Macheronte<br />
Le rovine dell’antica cittadella di Macheronte (l’odierna Mukawir), si<br />
trovano al vertice di una scenografica montagna conica modellata<br />
dall’erosione millenaria a circa 700 metri sul livello del mare, ai bordi della<br />
faglia che strapiomba vertiginosamente sul Mar Morto, 30 km a sud di<br />
Madaba.<br />
Dell’edificio originario non rimane molto a causa delle ingiurie del tempo<br />
ma il luogo emana un fascino straordinario per l’imponenza del paesaggio<br />
ed in considerazione delle vicende storiche succedutesi su questo vero e<br />
proprio “nido d’aquila”. Qui, secondo la tradizione soggiornò Erode il<br />
Grande e fu decapitato Giovanni Battista; anche alcuni gruppi di ebrei vi<br />
cercarono inutilmente rifugio nel loro ultimo disperato tentativo di rivolta<br />
contro i Romani.<br />
Un primo edificio fu costruito, attorno al 100 a.C., dal principe Alessandro<br />
Ianneo della dinastia giudea degli Asmonei, in una posizione strategica,<br />
sulla strada che da Amman conduce verso il Mar Morto, per controllare il<br />
confine strategico con il regno Nabateo. Della fortezza originaria non<br />
rimangono resti sensibili poiché venne distrutta dal governatore romano<br />
della Siria Gabinio nel 57 a.C. nel quadro delle guerre di conquista dell’area<br />
siro-palestinese coordinate dal generale Pompeo.<br />
Fu tuttavia Erode il Grande, designato da Augusto governatore della Giudea<br />
nel 30 a.C., a mettere mano alla costruzione di un nuovo possente palazzo<br />
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