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Dispensa 9 - Corsoarcheologia.org

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Fig. 92 – Veduta aerea<br />

complessiva dal lato<br />

settentrionale del<br />

complesso del palazzo<br />

di Erode a Masada.<br />

Sembra invece<br />

attribuibile ad<br />

una iniziativa di<br />

Erode la piscina<br />

di 18 x 12 m,<br />

costruita in<br />

prossimità della<br />

scarpata di sudovest.<br />

In vari<br />

tratti del pianoro<br />

si trovano poi<br />

vasche ad<br />

immersione<br />

destinate alla<br />

purificazione<br />

precedente il<br />

rituale<br />

(mikvaot). E’<br />

interessante<br />

ricordare che<br />

secondo le<br />

prescrizioni<br />

sacre era<br />

necessario utilizzare solo acqua molto pura, piovana o proveniente da<br />

s<strong>org</strong>enti. Quando però, come nel caso di Masada il clima inclemente non<br />

permetteva di adempiere alle prescrizioni era consentito mescolare acqua<br />

proveniente dalla s<strong>org</strong>ente (pura) con acqua proveniente da cisterne<br />

(impura). Questo spiega l’esistenza di doppie vasche comunicanti con<br />

tubazioni che servivano a mescolare le acque.<br />

Al centro del pianoro è possibile anche riconoscere i resti di una chiesa<br />

bizantina appartenente ad un monastero impostato nel corso del VII sec.<br />

d.C. dai monaci che ricolonizzarono l’altura. Altri eremiti si erano<br />

certamente sistemati nelle grotticelle disperse tutt’attorno.<br />

La riscoperta di Masada si deve all’americano Edward Robinson che<br />

identificò il sito con un cannocchiale mentre si trovava a Ein-Gadi.<br />

9.6.2 – Manoscritti<br />

Nelle ricerche a Masada è stato possibile raccogliere circa cinquemila<br />

monete, settecento ostraca e moltissimi frammenti di rotoli iscritti. Tra gli<br />

altri, sono stati riconosciuti frammenti del Libro dei Salmi, del Levitico,<br />

prescrizioni per i sacrifici del Sabbath; tutti libri che presentano affinità con<br />

quelli scoperti nelle caverne di Qumran. Dato che molti di questi libri<br />

furono deliberatamente stracciati, si reputa che si sia trattato di<br />

un’operazione deliberata portata a termine dai Romani dopo aver<br />

conquistato la fortezza. Tra i testi più interessanti si annoverano diverse<br />

pagine del giudizio di Ben Sira, un testo biblico non canonico conosciuto<br />

solo tramite un’edizione greca scritta da suo nipote alla fine del II sec d.C. e<br />

poi inclusa nel Canone Cristiano sotto il nome di Ecclesiastico. E’ stato poi<br />

possibile ritrovare alcune pagine originali in lingua ebraica del Libro del<br />

Giubileo.<br />

Per quanto riguarda gli ostraca essi riportano generalmente poche lettere e<br />

si presume servissero per <strong>org</strong>anizzare la distribuzione del cibo tra gli<br />

assediati. Alcuni riportano dei nomi come «figlia di Katra, figlio di Karzela,<br />

moglie di Giacomo». Presso il palazzo è stato trovato un deposito di ostraca<br />

ove sembra di poter riconoscere il nome di sacerdoti. Presso i magazzini si<br />

sono trovati cocci di terracotta riportanti le sigle di «figlio del fornaio», «il<br />

cacciatore» e persino il nome di Ben Yair che Giuseppe Flavio ci ricorda<br />

essere stato il nome del comandante della guarnigione.<br />

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