Dispensa 9 - Corsoarcheologia.org
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Fig. 85 – Immagine<br />
del sarcofago a<br />
rosette<br />
probabilmente<br />
appartenuto a Erode<br />
il Grande.<br />
9.4 - Tomba di Erode<br />
La lunga ricerca della tomba di Erode il Grande<br />
ha avuto termine con la venuta alla luce dei resti<br />
del suo sarcofago e di un mausoleo sulle pendici<br />
nord-orientali del Monte Herodion. La scoperta<br />
è stata annunciata nel 2009 da Ehud Netzer<br />
dell’Istituto di Archeologia dell’Università di<br />
Gerusalemme. Il mausoleo era stato quasi<br />
completamente smantellato nell’antichità e al<br />
suo posto è stato possibile ritrovare una parte<br />
del podio costituito da una base in pietra bianca.<br />
Tra i molti elementi architettonici di alta qualità<br />
sparsi tra le rovine, spicca un gruppo di urne.<br />
Altre simili si trovano sui monumenti funebri del<br />
mondo nabateo. Le urne avevano un coperchio a due spioventi ed erano<br />
decorate sui lati.<br />
La scoperta più importante è però costituito da dai pezzi di un grande<br />
sarcofago appartenuto a Erode, lungo quasi 2,5 m, di calcare rossiccio di<br />
Gerusalemme, decorato a rosette. Il sarcofago fu rotto in centinaia di pezzi,<br />
senza dubbio deliberatamente forse tra il 66 e il 72 d.C., durante la Prima<br />
rivolta giudaica, quando i ribelli si impadronirono della rocca. I ribelli erano<br />
noti per il loro odio per Erode e tutto quello che rappresentava, in quanto<br />
governatore “cliente” dei romani.<br />
La ricerca della tomba di Erode si era concentrata per molto tempo<br />
sull’Herodion inferiore, in una zona che era stata costruita espressamente<br />
per il funerale e la sepoltura del re.<br />
Quando non fu trovato alcun segno del sepolcro stesso all’interno dell’area,<br />
la spedizione cominciò a cercarlo sul pendio della collina. Per rivelare i resti<br />
dell’epoca di Erode, la spedizione è stata“costretta” dapprima a scavare un<br />
grosso complesso di strutture bizantine (tra cui una chiesa), uno sforzo che<br />
ha richiesto molti anni di scavi.<br />
Lo storico Giuseppe Flavio ha descritto il funerale nell’anno 4 a.C. ma non la<br />
tomba vera e propria: «Il funerale del re occupò in seguito la sua attenzione.<br />
Archelaus, non omettendo nulla che potesse contribuire alla sua<br />
magnificenza, tirò fuori gli ornamenti regali che dovevano accompagnare la<br />
processione in onore del defunto. La bara era di oro massiccio, con pietre<br />
preziose e aveva una copertura di porpora, ricamata in vari colori; su questa<br />
giaceva il corpo avvolto in una veste viola, con un diadema sul capo e una<br />
corona d’oro, lo scettro vicino alla mano destra. Intorno alla bara c’erano i<br />
figli di Erode e un numeroso gruppo di parenti; questi erano seguiti dalle<br />
guardie, dal contingente di traci, germani e galli, tutti in assetto da guerra. Il<br />
resto delle truppe marciava davanti, armate e ordinate, comandate dai<br />
comandanti e dagli ufficiali subordinati; dietro venivano 500 dei servi e dei<br />
liberti di Erode, portando spezie. Il corpo fu poi portato all’Herodion, dove<br />
fu sepolto, secondo le direttive del defunto. Cosi finì il regno di Erode».<br />
(Guerra Giudaica 1,23,9)<br />
9.5 - L’Herodion basso<br />
Si tratta di un complesso pianificato alla base della collina dell’Herodion.<br />
Data l’irregolarità della morfologia originale, gli architetti di Erode<br />
dovettero livellare l’area con un terrapieno artificiale. Il palazzo, (che è<br />
dotato di molte infrastrutture acquatiche come piscine e ninfei) era servito<br />
dall’acquedotto di Erode che arrivava da Betlemme.<br />
L’elemento centrale è rappresentato da un peristilio che racchiude un<br />
giardino ed una vasca dell’acqua. Il peristilio misura 122 x 105 m e la piscina<br />
in esso contenuta è profonda 4 m, una profondità notevole che la rendeva<br />
più adatta per una navigazione con piccole barche (secondo un raffinato uso<br />
già noto presso i Tolomei) piuttosto che per il nuoto (la capienza è stata<br />
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