0 Cop CAPRI 25 - Caesar Augustus

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HULTON-DEUTSCH COLLECTION - CORBIS L’autore de “L’amante di Lady Chatterly” cercavailsole e la tranquillità. Si trovò al centro di pettegolezzi e incomprensioni in Italia spinto dal desiderio di sole e per allontanarsi dagli echi dello scandalo causato dal suo matrimonio celebrato nel 1914 con Frieda Weekley, primogenita di Otto von Richtofen, governatore dell’Alsazia Lorena e già moglie di un professore d’Università. Dopo un breve periodo d’insegnamento, grazie all’abilitazione conseguita all’University College di Nottingham, Lawrence si era alla fine dedicato totalmente alla creazione letteraria, pubblicando tre romanzi, Pavone bianco, Il contrabbandiere e Arcobaleno, che gli avevano dato una certa notorietà. Fu però proprio quest’ultimo, stampato nel 1915, a creargli seri problemi, quando fu sequestrato per oscenità. E non solo. La poetica dello scrittore, che si sviluppava attraverso l’antagonismo tra istinto e ragione, i conflitti tra natura e civiltà industriale e gli aspetti problematici tra uomo e donna, lo avevano in qualche modo isolato dall’intellighenzia europea, che faceva fatica ad accettare un’arte che apriva squarci sull’intimità più profonda e inquietante dell’essere umano. Per un certo periodo fu addirittura controllato dalla polizia, perché sospettato di spionaggio e di ▼ 61

PERSONAGGI 62 Scrivendo ad un’amica Lawrence definisce Capri come «due colline di calcare, pettegole e disseminate di ville». In a letter to a lady friend, Lawrence described Capri as “a gossipy, villa-stricken two-humped chunk of limestone”. collaborazione con il nemico durante la prima guerra mondiale. Tutte queste difficoltà andavano ad aggiungersi alle sue gravi condizioni di salute, minata da una grave forma d’etisia che rendeva il suo carattere, già difficile, ancora più intollerante. Lawrence era già stato in Italia con Frieda dal 1913 al 1916, e si era fermato in lunghi e proficui soggiorni sul lago di Garda e in Liguria dove, a Tellaro e a Fiascherino, aveva vissuto un periodo felice per la vita affettiva e l’attività creativa. Nonostante l’intensa produzione che gli aveva conquistato un suo pubblico, Lawrence restava ancora un autore in gran parte incompreso e con modeste risorse economiche. Era perciò costretto a collaborazioni con periodici e giornali, materiale che più tardi raccoglierà nei suoi illuminanti libri di viaggio. Da Picinisco a Capri La “fuga” da Picinisco a Capri fu decisa improvvisamente il sabato prima di Natale del 1919, dopo una nevicata che era durata tutto il giorno. Alle 5.30 del mattino la coppia si era recata a piedi fino ad Atina. Di qui con il postale era giunta a Cassino dove era salita sul treno per Napoli. L’imbarco per Capri avvenne verso le tre del pomeriggio. Appena fuori il Golfo di Napoli, però, a causa delle avverse condizioni del mare, l’imbarcazione fu costretta a ritornare indietro e a ridossare a Sorrento per tutta la notte. Solo a tarda mattinata fu possibile sbarcare sull’isola. La coppia infreddolita e sballottata dal mal di mare trovò alloggio a Palazzo Ferraro, un appartamentino di due camere «sopra da Morgano, nel cuore di Capri, che guarda, a destra, il mare e Napoli e, a sinistra, il mare e il cielo con il nostro beneamato duomo, al di sopra delle case». L’ambiente era più accogliente e caldo rispetto a Picinisco, ma la vicinanza del folto “clan inglese” non entusiasmava lo scrittore che, scrivendo alla sua amica Catherine Carswell, così biasima lo “scandalo malevolo”, lo sport più seguito a Capri, al cui confronto «Londra è un luogo di preghiera», precisando che «Svetonio arrossirebbe fino alla radice dei capelli e Tiberio avrebbe la sensazione di essere stato un nonnulla». L’incontro con l’isola azzurra non fu dei migliori, e fu reso ancora più difficile da un inverno molto rigido. Ad un’altra amica, lady Cynthia Asquit, così scriveva con maggiore perfidia: «Capri in se stessa, non è altro che due colline di calcare, pettegole e disseminate di ville, un microcosmo che fa molto onore al Paradiso, ma per nulla al genere umano. In verità, umanamente, è impossibile restarvi a lungo». Lawrence, al di là del giudizio severo che esprime su Capri, sarà tormentato per tutta la vita da un inquieto nomadismo che non gli permetterà di restare a lungo in un luogo. Tanto che anche in quella permanenza di poco più di due mesi, Lawrence e Frieda si reca

HULTON-DEUTSCH COLLECTION - CORBIS<br />

L’autore<br />

de “L’amante<br />

di Lady Chatterly”<br />

cercavailsole<br />

e la tranquillità.<br />

Si trovò al centro<br />

di pettegolezzi<br />

e incomprensioni<br />

in Italia spinto dal desiderio di sole e per<br />

allontanarsi dagli echi dello scandalo causato<br />

dal suo matrimonio celebrato nel<br />

1914 con Frieda Weekley, primogenita<br />

di Otto von Richtofen, governatore dell’Alsazia<br />

Lorena e già moglie di un professore<br />

d’Università. Dopo un breve periodo<br />

d’insegnamento, grazie all’abilitazione<br />

conseguita all’University College di Nottingham,<br />

Lawrence si era alla fine dedicato<br />

totalmente alla creazione letteraria,<br />

pubblicando tre romanzi, Pavone bianco,<br />

Il contrabbandiere e Arcobaleno, che gli<br />

avevano dato una certa notorietà. Fu però<br />

proprio quest’ultimo, stampato nel 1915,<br />

a creargli seri problemi, quando fu sequestrato<br />

per oscenità. E non solo. La poetica<br />

dello scrittore, che si sviluppava attraverso<br />

l’antagonismo tra istinto e ragione,<br />

i conflitti tra natura e civiltà industriale e<br />

gli aspetti problematici tra uomo e donna,<br />

lo avevano in qualche modo isolato<br />

dall’intellighenzia europea, che faceva fatica<br />

ad accettare un’arte che apriva squarci<br />

sull’intimità più profonda e inquietante<br />

dell’essere umano. Per un certo periodo<br />

fu addirittura controllato dalla polizia,<br />

perché sospettato di spionaggio e di<br />

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