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TRADIZIONI<br />
20<br />
compagnato dalla mamma,<br />
si intratteneva con gli<br />
invitati e infilava all’occhiello<br />
delle loro giacche<br />
un rametto di fiori d’arancio.<br />
Offriva quindi alla sua<br />
promessa il “cascettino”<br />
contenente alcuni oggetti<br />
d’oro: un paio di orecchini,<br />
un laccio con fiocco, un<br />
braccialetto e una spilla.<br />
La sposa, intanto, in abito<br />
bianco, con i fiori d’arancio<br />
intorno alla fronte e<br />
l’ampio velo di tulle, rendeva<br />
omaggio alla futura<br />
suocera inginocchiandosi e<br />
baciandole rispettosamente<br />
la mano.<br />
Questa scena è brillantemente<br />
riprodotta in un dipinto di<br />
Alexandre Sain che, insediatosi a Capri<br />
nel 1865, riuscì a registrare con molta<br />
precisione una serie di aspetti peculiari<br />
della vita e dei costumi locali.<br />
Formatosi il corteo si recavano tutti in<br />
chiesa dove veniva celebrato il rito religioso.<br />
La sposa era portata sottobraccio dal padre<br />
con accanto la “comare” di cresima<br />
preceduti spesso dal gruppo di quattro<br />
musicanti: un violino, due chitarre, un<br />
clarinetto e da una ciurma di ragazzini in<br />
giubilo pronti a raccogliere confetti e monetine<br />
che unitamente a petali di fiori, coriandoli<br />
e riso, raccolti in apposite guantiere,<br />
la gente lanciava sulla sposa al suo<br />
passaggio. Facevano parte del corteo ragazze<br />
in costume che battevano il tempo<br />
della musica con tamburelli e dietro la<br />
A. BISCARO - SIME/SIE<br />
schiera degli invitati in abito da festa.<br />
Gli uomini portavano panciotti, cappelli<br />
rigidi a bombetta, abiti confezionati con<br />
stoffa nera pesante. Particolarmente avvenente<br />
era l’abbigliamento femminile: ampie<br />
gonne fino alle caviglie e strette in vita<br />
per dare risalto al busto prosperoso e<br />
grandi fazzoletti annodati al collo. Vestitissimi<br />
e decorosi anche i bambini.<br />
Un’incisione raffigurante<br />
gli sposi durante<br />
le danze che seguivano<br />
al banchetto nunziale.<br />
A destra, la scena<br />
di un tipico matrimonio<br />
caprese della metà<br />
dell’Ottocento in un dipinto<br />
di Edouard Alexandre Sain.<br />
An engraving of a bride<br />
and groom dancing after<br />
the wedding feast.<br />
Right, Edouard Alexandre<br />
Sain’s painting of a typical<br />
mid-nineteenth-century<br />
Capri wedding.<br />
Spesso i matrimoni venivano celebrati in<br />
casa della sposa. Quelli in chiesa si officiavano<br />
di fronte all’altare maggiore o in<br />
qualche cappella<br />
laterale secondo<br />
la devozione degli<br />
sposi.<br />
Durante la cerimonia,<br />
il violino