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quirino bezzi - Centro Studi Val di Sole

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A partire dall’anno 1993 l’Associazione LINUM della <strong>Val</strong><br />

<strong>di</strong> Peio, della quale il <strong>Centro</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> si onora <strong>di</strong> essere<br />

socio, iniziò un lavoro <strong>di</strong> ricerca e recupero <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zioni<br />

che si tradusse nella produzione <strong>di</strong> tre video etnografici:<br />

“Il tempo del grano” nel 1993, “Il lino dei ricor<strong>di</strong>” nel<br />

1996 e “Vestir <strong>di</strong> lana” nel 2000. Tre bellissime videocassette<br />

che hanno il pregio <strong>di</strong> aver filmato la ricostruzione<br />

fedele della lavorazione dei cereali, del lino e della lana<br />

in <strong>Val</strong> <strong>di</strong> Peio, in parte dal vero, in parte attraverso la<br />

collaborazione <strong>di</strong> paesani che si sono improvvisati attori:<br />

con estrema semplicità e spontaneità molti <strong>di</strong> loro si<br />

sono prestati ad essere ripresi mentre svolgono le varie<br />

fasi delle lavorazioni, sotto la regia <strong>di</strong> Vittorio Pretti e<br />

seguendo istruzioni e consigli degli anziani più esperti.<br />

A <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> anni le videocassette ed i videoregistratori<br />

sono <strong>di</strong>ventati oggetti da museo, quasi come el guindol,<br />

la giontura, el val e ‘l flei; i moderni lettori richiedono CD<br />

o DVD, e l’associazione LINUM si è adeguata ai tempi,<br />

riproducendo i vecchi video nel nuovo formato DVD,<br />

con notevole impegno economico e con l’aggiunta <strong>di</strong><br />

contenuti extra. Il nuovo prodotto è stato presentato<br />

nel corso <strong>di</strong> due serate, una a Peio Paese ed una a Cellentino,<br />

presenti il presidente della LINUM Oscar Groaz,<br />

Vittorio Pretti, regista, attore lui stesso e responsabile<br />

della sceneggiatura, e Renato Migazzi, responsabile delle<br />

riprese e del montaggio. La nuova versione <strong>di</strong> ciascun<br />

video è arricchita da un documentato opuscolo illustrativo,<br />

a cura <strong>di</strong> Rinaldo Delpero, ed è in ven<strong>di</strong>ta presso la<br />

sede dell’Ecomuseo della <strong>Val</strong> <strong>di</strong> Peio, ed anche presso la<br />

sede del Museo della Civiltà Solandra a Malè.<br />

I tre video hanno affrontato in mo<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi la ricostruzione<br />

dei vecchi mestieri: ancora oggi a Peio Paese<br />

il primo giovedì d’autunno si attendono le greggi che<br />

tornano dalla transumanza estiva, ed è stato più facile<br />

ricostruire in video attività tra<strong>di</strong>zionali come quelle<br />

dell’allevamento degli ovini e della tosatura, a tutt’oggi<br />

praticate. Hanno invece dovuto essere ricostruite sulla<br />

base dei ricor<strong>di</strong> delle donne e <strong>di</strong> un corretto uso dei<br />

vecchi attrezzi, spesso conservati nelle stue, le attività<br />

legate alla lavorazione della lana (cardatura, filatura, torcitura,<br />

matassatura, <strong>di</strong>panatura e tessitura), ed ancora <strong>di</strong><br />

più del lino, della cui coltivazione e modalità <strong>di</strong> lavorazione,<br />

estremamente complessa e cessata da tempo, solo<br />

alcune donne anziane conservavano preciso ricordo e<br />

GRANO, LINO E LANA<br />

<strong>di</strong> Federica Costanzi<br />

32<br />

capacità <strong>di</strong> tramandare gesti e saperi antichi.<br />

La ricostruzione attenta e fedele dei vecchi mestieri ha<br />

poi creato un gruppo “<strong>di</strong> passione”, il lavoro non si è<br />

esaurito nell’attività <strong>di</strong> ricordare, ricostruire e filmare:<br />

attraverso l’attività dell’Ecomuseo Piccolo Mando Alpino,<br />

stimolate dall’apertura <strong>di</strong> casa Grazioli, curiose <strong>di</strong><br />

apprendere, approfon<strong>di</strong>re e comunicare ad altri i saperi<br />

appresi durante la lavorazione dei video, un gruppo <strong>di</strong><br />

donne ha voluto riproporre le antiche tra<strong>di</strong>zioni, creando<br />

laboratori che producono pane <strong>di</strong> segale, nei quali si<br />

lavora la lana ed ancora si semina il lino, si lavora la fibra<br />

fino ad ottenere il prezioso filato.<br />

La proiezione dei video ha destato nel pubblico un commosso<br />

ricordo nel rivedere volti cari che non sono più,<br />

o chi era allora un bambino ed oggi è adulto; Vittorio<br />

Pretti ha voluto ricordare “gli alti e bassi” del suo entusiasmo<br />

<strong>di</strong> animatore dell’iniziativa, che a volte sembrava<br />

non dovesse approdare a nulla, e poi ripartiva con rinnovate<br />

energie, specie dopo una scorpacciata <strong>di</strong> luganeghe<br />

e formai.<br />

Per tutti i presenti è stato il ricordo <strong>di</strong> un’esperienza<br />

bellissima, un atto <strong>di</strong> amore riconoscente verso i nostri<br />

avi e le loro fatiche, un desiderio <strong>di</strong> conoscenza, con<br />

la consapevolezza che alcuni saperi non devono essere<br />

perduti, perché andrebbe perduto qualcosa <strong>di</strong> noi.<br />

Ho guardato queste donne fissare la cinepresa senza<br />

alcun timore, vecchie, belle, con rughe <strong>di</strong>gnitose, mani<br />

sapienti, sguar<strong>di</strong> sereni; così le ha descritte Rinaldo Delepro<br />

in una sua poesia:<br />

“Volti scavati dal tempo,<br />

ruvide mani come arata terra,<br />

vivi<strong>di</strong> occhi e vivido ingegno;<br />

dalle pieghe <strong>di</strong> storie sofferte<br />

succhiano, goccia a goccia,<br />

una linfa residua, vitale.<br />

Loro artefici, protagonisti, testimoni:<br />

sanno <strong>di</strong> trame e segreti del <strong>di</strong>uturno lavoro,<br />

un <strong>di</strong>panar <strong>di</strong> fatiche e riposi, gioie e dolori;<br />

filo infinito <strong>di</strong> fibra tenace.”

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