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Reazioni di identificazione sostanze inorganiche FU

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<strong>Reazioni</strong> <strong>di</strong> <strong>identificazione</strong> <strong>sostanze</strong> <strong>inorganiche</strong> <strong>FU</strong><br />

ACIDO BORICO<br />

Disciogliere 0.1 g riscaldando leggermente in 5 ml <strong>di</strong> metanolo R, aggiungere 0.1 ml <strong>di</strong> acido<br />

solforico R e far ardere. La soluzione brucia con fiamma verde ai bor<strong>di</strong>. Anche il borace dà la stessa<br />

reazione. 1<br />

H3BO3 + 3CH3OH B(OCH3)3 + 3H2O<br />

BORACE<br />

a) Per ad<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> AgNO3 ad una soluzione <strong>di</strong> borace si ottiene un precipitato bianco <strong>di</strong><br />

metaborato <strong>di</strong> argento:<br />

Na2B4O7 + 2AgNO3 + H2O 2NaNO3 + 2HBO2 + 2AgBO2 ↓(bianco solubile in H + )<br />

b) Aggiungere ad 1 ml della soluzione S 0.1 ml <strong>di</strong> acido solforico R e 5 ml <strong>di</strong> metanolo e calcinare. La<br />

fiamma ha un bordo verde. L’acido borico dà la stessa reazione. 1<br />

ALLUMINIO<br />

a) Disciogliere circa 15 mg <strong>di</strong> sostanza in esame in 2 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 2 ml della prescritta<br />

soluzione. Aggiungere circa 0.5 ml <strong>di</strong> acido cloridrico <strong>di</strong>luito R e circa 0.5 ml <strong>di</strong> tioacetammide 2<br />

reattivo R. Non si forma alcun precipitato (<strong>di</strong>fferenza dallo zinco, dal cadmio). Aggiungere goccia a<br />

goccia so<strong>di</strong>o idrossido soluzione <strong>di</strong>luita R. Si forma un precipitato bianco gelatinoso che si <strong>di</strong>scioglie<br />

in eccesso <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o idrossido soluzione <strong>di</strong>luita R (<strong>di</strong>fferenza dall’idrossido <strong>di</strong> magnesio). Aggiungere<br />

gradualmente ammonio cloruro soluzione R. Si riforma un precipitato bianco gelatinoso (<strong>di</strong>fferenza<br />

dall’idrossido <strong>di</strong> zinco).<br />

Al 3+ + 3OH ‐ Al(OH)3 ↓<br />

Al(OH)3 + OH ‐ AlO2 ‐ + 2H2O<br />

AlO2 ‐ + NH4 + + H2O NH3 + Al(OH)3 ↓<br />

b) Disciogliere circa 15 mg <strong>di</strong> sostanza in esame in 2 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 2 ml della prescritta<br />

soluzione. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> ammoniaca <strong>di</strong>luita R1. Si ottiene un precipitato bianco che non si<br />

scioglie aggiungendo ammonio cloruro soluzione R (<strong>di</strong>fferenza dallo zinco e dal magnesio).<br />

1 Per aci<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> una soluzione <strong>di</strong> borace si ottiene l’acido borico:<br />

Na2B4O7 + H2SO4 + 5H2O 4H3BO3 + Na2SO4; H3BO3 + 3CH3OH↑ B(OCH3)3 + 3H2O<br />

2 Uso della tioacetammide nelle analisi Nelle nostre analisi al posto dell’acido solfidrico prodotto con l’apparecchio <strong>di</strong><br />

Kipp utilizziamo soluzioni <strong>di</strong> tioacetammide. Questa sostanza organica si idrolizza facilmente dando acetammide e H2S.<br />

Questa reazione si compie facilmente in ambiente acido (pH < 0.3) ed in ambiente alcalino (pH > 7) mentre è molto<br />

lenta a pH compreso fra 0.5 e 7.<br />

1


ALLUMINIO OSSIDO IDRATO<br />

Una parte della sostanza in esame viene fusa in un crogiuolo <strong>di</strong> platino (o su <strong>di</strong> un coccio <strong>di</strong><br />

porcellana) con 10 parti <strong>di</strong> KHSO4 solido, avendo cura <strong>di</strong> riscaldare prima debolmente,<br />

aumentando poi gradualmente la temperatura. Si raffredda e si scioglie la massa fusa in H2SO4 2 N:<br />

6KHSO4 3K2S2O7 (pirosolfato) + 3H2O<br />

3K2S2O7 3K2SO4 + 3SO3<br />

Al2O3 + 3SO3 Al2(SO4)3<br />

e sommando le tre equazioni:<br />

6KHSO4 + Al2O3 3K2SO4 + Al2(SO4)3 solubile + 3H2O<br />

La soluzione ottenuta dà i saggi dell’alluminio.<br />

Non <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> un crogiuolo <strong>di</strong> platino o <strong>di</strong> un coccio <strong>di</strong> porcellana, si può procedere nel<br />

seguente modo: si mescola il residuo con KHSO4 solido. Si prepara un anellino all’estremità del filo<br />

<strong>di</strong> platino, con il quale si preleva ma piccola porzione della miscela e per fusione se ne ottiene una<br />

perla. Avvengono così le reazioni precedentemente ricordate. Si scioglie infine la perla in poche<br />

gocce <strong>di</strong> HCl conc., ricercando poi l’alluminio come è in<strong>di</strong>cato nei saggi precedenti.<br />

AMMONIO E SALI<br />

Aggiungere 0.2 g <strong>di</strong> magnesio ossido R alla soluzione prescritta; far gorgogliare aria e <strong>di</strong>rigere il gas<br />

che si sviluppa sulla superficie <strong>di</strong> una miscela <strong>di</strong> 1 ml <strong>di</strong> acido cloridrico 0.1 M e 0.05 ml <strong>di</strong> rosso<br />

metile soluzione R: il colore dell'in<strong>di</strong>catore vira al giallo; per aggiunta <strong>di</strong> 1 ml <strong>di</strong> una soluzione,<br />

preparata <strong>di</strong> recente, <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o cobaltinitrito R, si forma un precipitato giallo.<br />

2NH4 + + Co(NO2)6 3‐ + Na + Na(NH4)2Co(NO2)6 ↓giallo<br />

AMMONIO E SALI DI BASI VOLATILI<br />

Disciogliere circa 20 mg della sostanza in esame in 2 ml <strong>di</strong> acqua R, o usare 2 ml della soluzione<br />

prescritta. Aggiungere 2 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o idrossido soluzione <strong>di</strong>luita R. Riscaldando la soluzione si<br />

sviluppano vapori identificabili dall'odore e dalla reazione alcalina (2.2.4).<br />

ARGENTO<br />

a) Disciogliere circa 10 mg della sostanza in esame in 10 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 10 ml della<br />

soluzione prescritta. Aggiungere 0.3 ml <strong>di</strong> acido cloridrico R1. Si forma un precipitato bianco<br />

caseoso solubile in 3 ml <strong>di</strong> ammoniaca <strong>di</strong>luita R1 ma insolubile in HNO3. 3<br />

Ag + + Cl ‐ AgCl↓ bianco caseoso; AgCl + 2NH3 [Ag(NH3)2] + + Cl ‐<br />

L’AgCl può essere precipitato dalla soluzione ammoniacale per ad<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> acido nitrico:<br />

[Ag(NH3)2] + + Cl ‐ + 2H + AgCl ↓ + 2NH4 +<br />

b) Gli idrossi<strong>di</strong> alcalini precipitano l’ossido <strong>di</strong> argento bruno:<br />

2Ag + + 2OH ‐ 2AgOH H2O + Ag2O ↓ bruno<br />

L’ossido d’argento è solubile in ammoniaca, per formazione del catione complesso<br />

<strong>di</strong>amminoargento ed in acido nitrico <strong>di</strong>luito:<br />

Ag2O + 4NH3 + H2O 2 [Ag(NH3)2] + + 2OH ‐<br />

Ag2O + 2HNO3 2Ag + + 2NO3 ‐ + H2O<br />

2


BARIO 4<br />

Disciogliere circa 0,1 g della sostanza in esame in 5 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 5 ml della soluzione<br />

prescritta. Aci<strong>di</strong>ficare con acido cloridrico <strong>di</strong>luito R ed aggiungere 0.3 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o solfato 1N. Si<br />

forma un precipita bianco solubile in acido solforico concentrato per la formazione del complesso<br />

Ba(SO4)2H2 da cui riprecipita BaSO4 per <strong>di</strong>luizione:<br />

Ba 2+ + SO4 = BaSO4<br />

BaSO4 + H2SO4 Ba(SO4)2H2 <strong>di</strong>luizione BaSO4↓ + H2SO4<br />

BARIO SOLFATO<br />

A) Bollire 0,2 g con 5 ml <strong>di</strong> una soluzione (500 g/l) <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o carbonato R per 5 min, aggiungere 10<br />

ml <strong>di</strong> acqua R, filtrare e aci<strong>di</strong>ficare una parte del filtrato con acido cloridrico <strong>di</strong>luito R. La soluzione<br />

dà le reazioni caratteristiche dei solfati (2.3.1).<br />

BaSO4 + Na2CO3 BaCO3 + Na2SO4<br />

B) Lavare il residuo raccolto nel precedente saggio con tre successive piccole quantità <strong>di</strong> acqua R.<br />

Aggiungere 5 ml <strong>di</strong> acido cloridrico <strong>di</strong>luito R a questo residuo, filtrare e aggiungere al filtrato 0,3 ml<br />

<strong>di</strong> acido solforico <strong>di</strong>luito R. Si forma un precipitato bianco.<br />

BaCO3 + 2HCl BaCl2 + H2O + CO2 ↑<br />

BaCl2 + H2SO4 BaSO4 ↓ + HCl<br />

BICARBONATI<br />

a) Le soluzioni <strong>di</strong> bicarbonati non danno, per aggiunta <strong>di</strong> una soluzione <strong>di</strong> MgCl2 un precipitato<br />

bianco a freddo, ma lo danno per successivo riscaldamento:<br />

Mg 2+ + 2HCO3 ‐ Mg(HCO3)2 H2O + CO2 + MgCO3<br />

b) Per aggiunta <strong>di</strong> una goccia <strong>di</strong> fenolftaleina ad una soluzione <strong>di</strong> bicarbonati si ha colorazione rosa<br />

pallido che vira al rosso per riscaldamento:<br />

3<br />

2NaHCO3 H2O + CO2 + Na2CO3<br />

Sale Colore NH4OH <strong>di</strong>luita R1 HNO3<br />

AgCl bianco solubile insolubile<br />

AgBr giallo poco solubile insolubile<br />

AgI giallo insolubile insolubile<br />

Ag3PO4 giallo solubile solubile<br />

AgBO2 bianco solubile solubile<br />

AgIO3 bianco solubile ins bianco + HCl ↓ giallo<br />

AgCN bianco solubile Insolubile<br />

Ag2CO3 bianco Solubile con effervescenza<br />

Ag2S2O3 bianco⇒ arancione ⇒ NERO Solubile<br />

Ag2CrO4 rosso<br />

4<br />

Sali <strong>di</strong> bario poco solubili in acqua e hanno i seguenti colori: BaCO3 (bianco, solubile in HCl con<br />

effervescenza); BaF2 (bianco, solubile in HCl); Ba3(PO4)2 (bianco, solubile in HCl); BaSO3 (bianco, solubile in<br />

HCl); BaSO4 (bianco, insolubile in HCl)<br />

3


BISMUTO<br />

a) Aggiungere 10 ml <strong>di</strong> acido cloridrico <strong>di</strong>luito R a 0.5 g <strong>di</strong> sostanza in esame o usare 10 ml della<br />

soluzione prescritta. Scaldare all'ebollizione per 1 min, raffreddare e, se necessario, filtrare.<br />

Aggiungere 20 ml <strong>di</strong> acqua R a 1 ml della soluzione ottenuta. Si forma un precipitato bianco o<br />

giallino che, per aggiunta <strong>di</strong> 0.05‐0.1 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o solfuro soluzione R, <strong>di</strong>venta arancione (Bi2S3). 5<br />

b) Aggiungere 10 ml <strong>di</strong> acido nitrico <strong>di</strong>luito R a circa 45 mg della sostanza in esame o usare 10 ml<br />

della soluzione prescritta; bollire per 1 min, lasciar raffreddare e, se necessario, filtrare.<br />

Aggiungere 2 ml <strong>di</strong> una soluzione (100 g/l) <strong>di</strong> tiourea R a 5 ml della soluzione ottenuta. Si forma<br />

una colorazione arancione‐giallastra o un precipitato arancione. Aggiungere 4 ml <strong>di</strong> una soluzione<br />

(25 g/l) <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o fluoruro R. La soluzione non si decolora nei 30 min successivi (<strong>di</strong>fferenza<br />

dall’antimonio).<br />

BROMURI in assenza <strong>di</strong> cloruri e ioduri<br />

Disciogliere in 2 ml <strong>di</strong> acqua R una quantità <strong>di</strong> sostanza in esame equivalente a circa 3 mg <strong>di</strong> ione<br />

bromuro (Br ‐ ), o usare 2 ml della soluzione prescritta. Aci<strong>di</strong>ficare con acido nitrico <strong>di</strong>luito R e<br />

aggiungere 0.4 ml <strong>di</strong> argento nitrato soluzione R1. Agitare e lasciare a riposo. Si forma un<br />

precipitato caseoso giallo. Centrifugare e lavare il precipitato con 3 porzioni ciascuna <strong>di</strong> 1 ml <strong>di</strong><br />

acqua R. Effettuare questa operazione rapidamente, al riparo dalla luce viva e non considerando il<br />

fatto che la soluzione sovrastante possa essere non perfettamente chiara. Sospendere il<br />

precipitato ottenuto in 2 ml <strong>di</strong> acqua R e aggiungere 1.5 ml <strong>di</strong> ammoniaca <strong>di</strong>luita R1. Il precipitato<br />

si <strong>di</strong>scioglie con <strong>di</strong>fficoltà.<br />

BROMURI in assenza <strong>di</strong> ioduri<br />

a) Alla soluzione contenente Br ‐ , aci<strong>di</strong>ficata con H2SO4 2N e trattata con qualche goccia <strong>di</strong><br />

cloroformio si aggiunge una goccia d’acqua <strong>di</strong> cloro (preparata <strong>di</strong> fresco) e si <strong>di</strong>batte; lo strato <strong>di</strong><br />

cloroformio assume una colorazione giallo‐bruna (Cl2 + 2Br ‐ Br2 + 2Cl ‐ ) che scompare per<br />

successiva aggiunta <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong> cloro (Cl2 + Br2 2BrCl).<br />

b) Aggiungere 0.5 ml <strong>di</strong> acido solforico <strong>di</strong>luito R, 0.1 ml <strong>di</strong> potassio <strong>di</strong>cromato soluzione R, 2 ml <strong>di</strong><br />

acqua R e 2 ml <strong>di</strong> cloroformio R a 0,2 ml <strong>di</strong> soluzione della sostanza in esame contenente circa 5<br />

mg <strong>di</strong> ione bromuro (Br ‐ ) per millilitro o a 0.2 ml della soluzione prescritta. Agitare per qualche<br />

secondo e lasciare a riposo. La fase cloroformica si colora rosso mattone:<br />

6NaBr + K2Cr2O7 + 7H2SO4 Cr2(SO4)3 + 3Na2SO4 + K2SO4 + 7H2O + Br2<br />

c) L’acido solforico concentrato sviluppa a caldo da tutti i bromuri, acido bromidrico e vapori rossi<br />

<strong>di</strong> bromo:<br />

KBr + H2SO4 KHSO4 + HBr<br />

2HBr + H2SO4 2H2O + SO2 + Br2<br />

5<br />

L’acqua agisce molto <strong>di</strong>versamente a seconda che venga aggiunta ad una soluzione <strong>di</strong> cloruro o nitrato <strong>di</strong> bismuto.<br />

L’ossicloruro è infatti molto poco solubile e la reazione <strong>di</strong> idrolisi si manifesta con un precipitato bianco.<br />

O Bi O<br />

O + 6HCl 2BiCl3 +3H2O+CO2 O Bi O<br />

BiCl 3 +3H 2O BiOCl + 2HCl<br />

bismutile cloruro<br />

4


BROMURI in presenza <strong>di</strong> ioduri<br />

Alla soluzione contenente Br ‐ e I ‐ , aci<strong>di</strong>ficata con H2SO4 2N e trattata con qualche goccia <strong>di</strong><br />

cloroformio si aggiunge una goccia <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong> cloro (preparata <strong>di</strong> fresco) e si <strong>di</strong>batte; una<br />

colorazione violetta nello strato cloroformico in<strong>di</strong>ca la presenza <strong>di</strong> I ‐ . (Dopo ogni goccia <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong><br />

Cl2 è necessario <strong>di</strong>battere ed esaminare il colore dello strato cloroformico).<br />

Cl2 + 2I ‐ I2+ 2Cl ‐<br />

Continuando ad aggiungere goccia a goccia acqua <strong>di</strong> Cl2 la colorazione violetta scompare perché lo<br />

io<strong>di</strong>o viene ossidato a ione iodato incolore secondo la reazione:<br />

5Cl2 + I2 + 6H2O 2IO3 ‐ + 12H + + 10Cl ‐<br />

Una volta scomparsa la colorazione violetta sarà visibile quella giallo‐bruna del bromo.<br />

Cl2 + 2Br ‐ Br2 + 2Cl ‐<br />

Bisogna evitare un eccesso d’acqua <strong>di</strong> cloro che farebbe scomparire anche la colorazione giallo‐<br />

bruna del bromo. Infatti, si formerebbe il cloruro <strong>di</strong> bromo BrCl incolore:<br />

Cl2 + Br2 2BrCl<br />

BROMURI in presenza <strong>di</strong> cloruri e ioduri<br />

Ve<strong>di</strong> cloruri in presenza <strong>di</strong> bromuri e ioduri<br />

CALCIO 6<br />

a) 0.2 ml <strong>di</strong> una soluzione neutra, contenente una quantità <strong>di</strong> sostanza in esame equivalente a<br />

circa 0.2 mg <strong>di</strong> ione‐calcio (Ca 2+ ) per ml o a 0.2 ml della soluzione prescritta, aggiungere 0.5 ml <strong>di</strong><br />

una soluzione (2 g/l) <strong>di</strong> gliossalidrossianile R in alcool R, 0.2 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o idrossido soluzione <strong>di</strong>luita R<br />

e 0.2 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o carbonato soluzione R. Agitare con 1‐2 ml <strong>di</strong> cloroformio R e aggiungere 1‐2 ml <strong>di</strong><br />

acqua R. Lo strato cloroformico si colora in rosso.<br />

b) Disciogliere circa 20 mg <strong>di</strong> sostanza in esame o la quantità prescritta in 5 ml <strong>di</strong> acido acetico R.<br />

Aggiungere 0.5 ml <strong>di</strong> potassio ferrocianuro (potassio esacianoferrato (II)) soluzione R. La soluzione<br />

resta limpida. Aggiungere circa 50 mg <strong>di</strong> ammonio cloruro R. Si forma un precipitato bianco,<br />

cristallino:<br />

[Fe(CN)6]4 ‐ + Ca 2+ + 2NH4 + Ca(NH4)2[Fe(CN)6] ↓bianco<br />

c) Per aggiunta <strong>di</strong> fosfato biso<strong>di</strong>co ad una soluzione neutra contenente ioni Ca 2+ si ottiene un<br />

precipitato bianco:<br />

Ca 2+ + HPO4 2‐ CaHPO4 ↓<br />

d) Nella soluzione ammoniacali precipita il fosfato tricalcico:<br />

HPO4 2‐ + OH ‐ PO4 3‐ + H2O<br />

2PO4 3‐ + 3Ca 2+ Ca3(PO4)2 ↓<br />

NB: Il calcio fosfato <strong>di</strong> basico ed il fosfato tricalcico sono solubili negli aci<strong>di</strong> minerali <strong>di</strong>luiti e<br />

nell’acido acetico.<br />

6<br />

Sali <strong>di</strong> calcio poco solubili in acqua e loro colore: CaCO3 (bianco); CaF2 (bianco); Ca3(PO4)2 (bianco); CaSO3.H2O<br />

(bianco); CaHPO4 (bianco).<br />

5


CALCIO SOLFATO<br />

a) Bollire 0.2 g con 5 ml <strong>di</strong> una soluzione (500 g/l) <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o carbonato R per 5 min, aggiungere 10 ml<br />

<strong>di</strong> acqua R, filtrare e aci<strong>di</strong>ficare una parte del filtrato con acido cloridrico <strong>di</strong>luito R. La soluzione dà<br />

le reazioni caratteristiche dei solfati (2.3.1).<br />

CaSO4 + Na2CO3 CaCO3 + Na2SO4<br />

b) Lavare il residuo raccolto nel precedente saggio con tre successive piccole quantità <strong>di</strong> acqua R.<br />

Aggiungere 5 ml <strong>di</strong> acido cloridrico <strong>di</strong>luito R a questo residuo, filtrare e aggiungere al filtrato 0.3 ml<br />

<strong>di</strong> acido solforico <strong>di</strong>luito R. Si forma un precipitato bianco.<br />

CaCO3 + 2HCl CaCl2 + H2O + CO2 ↑<br />

CaCl2 + H2SO4 CaSO4 ↓ + HCl<br />

CALCIO FOSFATO DIBASICO CaHPO4<br />

Il fosfato <strong>di</strong>basico <strong>di</strong> calcio, umettato <strong>di</strong>rettamente con soluzione <strong>di</strong> nitrato d’argento, si colora in<br />

giallo per formazione <strong>di</strong> ortofosfato d’argento (Ag3PO4). Se invece si calcina il sale 7 e poi si tratta<br />

con nitrato d’argento, non si avrà più colorazione gialla, ma colorazione bianca <strong>di</strong> pirofosfato<br />

d’argento Ag4P2O7 (<strong>di</strong>fferenza dal fosfato tricalcico).<br />

2CaHPO4 Ca2P2O7 + H2O<br />

Ca2P2O7 + 4AgNO3 Ag4P2O7 + 2Ca(NO3)2<br />

CALCIO TRIFOSFATO Ca3(PO4)2<br />

Il fosfato <strong>di</strong> calcio (calcio trifosfato, calcio fosfato tribasico), umettato con una soluzione <strong>di</strong> nitrato<br />

d’argento, assume colorazione gialla, anche dopo calcinazione per formazione <strong>di</strong> ortofosfato<br />

d’argento (Ag3PO4) (<strong>di</strong>fferenza dal fosfato <strong>di</strong>basico <strong>di</strong> calcio).<br />

Ca3(PO4)2 + 6AgNO3 3Ca(NO3)2 + 6Ag3PO4 ↓ giallo solubile in H +<br />

CARBONATI<br />

a) Le soluzioni <strong>di</strong> carbonati danno a freddo, per aggiunta <strong>di</strong> una soluzione <strong>di</strong> MgCl2 un precipitato<br />

bianco.<br />

CO3 2‐ + Mg 2‐ MgCO3 ↓ bianco<br />

b) Per aggiunta <strong>di</strong> una goccia <strong>di</strong> fenolftaleina ad una soluzione <strong>di</strong> carbonati si ha colorazione rossa.<br />

CARBONATI in assenza <strong>di</strong> solfiti e tiosolfati<br />

Introdurre in una provetta 0.1 g della sostanza in esame e sospenderla in 2 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 2<br />

ml della soluzione prescritta. Aggiungere 3 ml <strong>di</strong> acido acetico <strong>di</strong>luito R. Chiudere<br />

imme<strong>di</strong>atamente la provetta con un tappo attraversato da un tubo <strong>di</strong> vetro piegato due<br />

volte ad angolo retto. La soluzione o sospensione <strong>di</strong>venta effervescente e sviluppa un<br />

gas inodore ed incolore.<br />

Scaldare leggermente e far gorgogliare il gas in 5 ml <strong>di</strong> bario idrossido soluzione R. Si<br />

forma un precipitato bianco che si <strong>di</strong>scioglie in un eccesso <strong>di</strong> acido cloridrico R1.<br />

Ba(OH)2 + CO2 H2O + BaCO3 ↓ bianco; BaCO3 + HCl BaCl2 + H2O + CO2↑<br />

7 2CaHPO4 Ca2P2O7 + H2O; Ca2P2O7 + 4AgCl Ag4P2O7 + 2CaCl2<br />

6


CARBONATI in presenza <strong>di</strong> solfiti e tiosolfati<br />

Introdurre in una provetta 0.1 g della sostanza in esame e sospenderla in 2 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 2<br />

ml della soluzione prescritta. Aggiungere 3 ml <strong>di</strong> acido acetico <strong>di</strong>luito R.<br />

Chiudere imme<strong>di</strong>atamente la provetta con un tappo attraversato da un tubo <strong>di</strong> vetro piegato due<br />

volte ad angolo retto. La soluzione o sospensione <strong>di</strong>venta effervescente e sviluppa un gas inodore<br />

ed incolore.<br />

Scaldare leggermente e far gorgogliare il gas in 5 ml <strong>di</strong> bario idrossido soluzione R. Si forma un<br />

precipitato bianco che viene centrifugato. Il precipitato viene trattato a freddo con acido acetico<br />

<strong>di</strong>luito: uno sviluppo <strong>di</strong> anidride carbonica che intorbida una goccia <strong>di</strong> barite caustica sospesa ad<br />

una bacchetta <strong>di</strong> vetro, conferma i carbonati.<br />

CLORURI in assenza <strong>di</strong> bromuri e ioduri<br />

Disciogliere in 2 ml <strong>di</strong> acqua R una quantità <strong>di</strong> sostanza in esame equivalente a circa 2 mg <strong>di</strong> ione<br />

cloruro (Cl ‐ ) o usare 2 ml della soluzione prescritta. Aci<strong>di</strong>ficare con acido nitrico <strong>di</strong>luito R e<br />

aggiungere 0.4 ml <strong>di</strong> argento nitrato soluzione R1. Agitare e lasciare a riposo. Si forma un<br />

precipitato bianco caseoso. Centrifugare e lavare il precipitato con tre porzioni, ciascuna <strong>di</strong> 1 ml, <strong>di</strong><br />

acqua R. Effettuare questa operazione rapidamente, a riparo dalla luce viva e non considerando il<br />

fatto che la soluzione sovrastante possa non <strong>di</strong>ventare perfettamente limpida. Sospendere il<br />

precipitato in 2 ml <strong>di</strong> acqua R e aggiungere 1.5 ml <strong>di</strong> ammoniaca <strong>di</strong>luita R1. Il precipitato si<br />

<strong>di</strong>scioglie facilmente con la possibile eccezione <strong>di</strong> poche particelle gran<strong>di</strong> che si <strong>di</strong>sciolgono<br />

lentamente.<br />

b) Introdurre in una provetta una quantità <strong>di</strong> sostanza in esame equivalente a circa 15 mg <strong>di</strong> ione<br />

cloruro (Cl ‐ ) o alla quantità prescritta. Aggiungere 0.2 g <strong>di</strong> potassio <strong>di</strong>cromato R e 1 ml <strong>di</strong> acido<br />

solforico R. 8 Porre sull'orlo della provetta una striscia <strong>di</strong> carta da filtro impregnata con 0.1 ml <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>fenilcarbazide soluzione R. La carta si colora in rosso‐violetto. La carta impregnata non deve<br />

venire in contatto con il potassio <strong>di</strong>cromato. (Se si mandano i vapori <strong>di</strong> cloruro <strong>di</strong> cromile in una<br />

soluzione <strong>di</strong> idrossido <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> potassio, si ha una soluzione gialla <strong>di</strong> cromato, nella quale si<br />

può confermare lo ione cromo con uno dei suoi saggi <strong>di</strong>stintivi:<br />

CrO2Cl2 + 4NaOH 2H2O + 2NaCl + Na2CrO4 giallo.<br />

8I cloruri trattati con bicromato potassico e acido solforico, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quanto avviene con gli ioduri o con i<br />

bromuri, danno cloruro <strong>di</strong> cromile, che si svolge sotto forma <strong>di</strong> vapori rossastri:<br />

4NaCl + K2Cr2O7 + 3H2SO4 2Na2SO4 + K2SO4 + 3H2O + 2CrCl2O2<br />

La reazione <strong>di</strong> formazione del cloruro <strong>di</strong> cromile non è molto sensibile, perché contemporaneamente si svolge anche<br />

cloro:<br />

6NaCl + K2Cr2O7 + 7H2SO4 K2SO4 + 3Na2SO4 + Cr2(SO4)3 + 3Cl2<br />

Sia il Cl2 che il CrCl2O2 ossidano la <strong>di</strong>fenilcarbazide a <strong>di</strong>fenilcarbazone e <strong>di</strong>fenil<strong>di</strong>carbazone<br />

7


CLORURI in presenza <strong>di</strong> bromuri e ioduri<br />

a) 0.5 ml della soluzione, contenente Cl ‐ , Br ‐ e I ‐ , vengono ad<strong>di</strong>zionati <strong>di</strong> 5 gocce <strong>di</strong> KMnO4, 0.1 M e<br />

<strong>di</strong> 5 gocce <strong>di</strong> HNO3 6 N. Si agita per due minuti, si aggiungono 0.5 ml <strong>di</strong> CHCl3 agitando per altri due<br />

minuti; si aggiungono 15 mg poi <strong>di</strong> acido ossalico 9 si agita ancora; si lascia stratificare e si osserva il<br />

colore assunto dal cloroformio. In assenza <strong>di</strong> bromo e io<strong>di</strong>o lo strato organico è incolore, se è<br />

violetto la soluzione contiene io<strong>di</strong>o, se è rosso bruno, la soluzione può contenere solo bromo o<br />

bromo e io<strong>di</strong>o Per eliminare dubbi nell’ultimo caso, si aggiungono alcune gocce <strong>di</strong> alcool allilico: 10<br />

se si ha decolorazione, la soluzione contiene solo bromo, se si ottiene una colorazione violetta la<br />

soluzione contiene sia bromo sia io<strong>di</strong>o.<br />

2 | MnO4 ‐ + 8H + + 5e ‐ Mn 2+ + 4H2O<br />

5 | 2X ‐ X2 + 2e<br />

2MnO4 ‐ + 10X ‐ + 16H + 2Mn 2+ + 8H2O + 5X2<br />

2KMnO4 + 10NaX + 16HNO3 2Mn(NO3) 2 + 2KNO3 + 10NaNO3 + 8H2O + 5X2<br />

5 | H2C2O4 2CO2 + 2H + + 2e ‐<br />

2 | MnO4 ‐ + 8H + + 5e ‐ Mn 2+ + 4H2O<br />

2MnO4 ‐ + 5H2C2O4 + 6H + 2Mn 2+ + 10CO2↑ + 8H2O<br />

Br2 + CH2=CHCH2OH BrCH2CHBrCH2OH<br />

Se si vuole mettere in evidenza la presenza <strong>di</strong> cloruri si separa, tramite un imbuto separatore, lo<br />

strato acquoso sovrastante e su <strong>di</strong> esso si esegue la reazione con nitrato <strong>di</strong> argento.<br />

b) A 0.5 ml della soluzione, contenente Cl ‐ , Br ‐ e I ‐ , si aggiunge AgNO3 sino a completa<br />

precipitazione (AgCl bianco caseoso, AgBr bianco giallastro, AgI giallo). Si centrifuga trascurando il<br />

centrifugato. Il precipitato viene trattato con una soluzione <strong>di</strong> carbonato d'ammonio (NH4)2CO3 0.5<br />

N agitando bene. In queste con<strong>di</strong>zioni va in soluzione soltanto AgCl.<br />

La piccola quantità <strong>di</strong> NH4OH che si forma in seguito all'idrolisi del carbonato <strong>di</strong> ammonio secondo<br />

la reazione:<br />

2NH4 + + CO3 2‐ + 2H2O 2NH4OH + H2CO3<br />

è appunto quella che basta a <strong>di</strong>sciogliere solo AgCl<br />

AgCl + 2NH4OH [Ag(NH3)2]Cl + 2H2O<br />

Si è sfruttata la <strong>di</strong>versa solubilità in NH4OH dei tre alogenuri <strong>di</strong> argento:<br />

AgCl molto solubile, AgBr poco solubile, AgI insolubile<br />

Dopo centrifugazione trattando la soluzione ammoniacale <strong>di</strong> [Ag(NH3)2]Cl con ioduro <strong>di</strong> potassio si<br />

ha la formazione <strong>di</strong> un precitato <strong>di</strong> AgI.<br />

[Ag(NH3)2]Cl [Ag(NH3)2] + + Cl ‐<br />

Ag(NH3)2 + Ag + + 2NH3<br />

Ag+ + I ‐ AgI↓<br />

La debolissimo concentrazione <strong>di</strong>, Ag + è sufficiente a raggiungere il prodotto <strong>di</strong> solubilità <strong>di</strong> AgI che<br />

è molto piccolo. Lo ioduro <strong>di</strong> argento in presenza <strong>di</strong> ammoniaca è un precipitato colorato in bianco<br />

tendente al giallo pallido.<br />

9 L’acido ossalico viene aggiunto per eliminare l’eccesso <strong>di</strong> potassio permanganato che falserebbe i colori.<br />

10 L’alcool allilico è tossico per inalazione, per contatto con la pelle e per ingestione, è irritante per gli occhi, per le vie<br />

respiratorie e per la pelle. Per tale ragione l’ossidazione permanganica deve essere tassativamente eseguita sotto<br />

cappa con gli aspiratori in funzione. Per lo stesso motivo alla fine della reazione le soluzioni ottenute vengono versate<br />

in un recipiente posto sotto la cappa.<br />

8


FERRO Fe 2+<br />

Disciogliere una quantità <strong>di</strong> sostanza in esame equivalente a circa 10 mg <strong>di</strong> ione ferro (Fe 2+ ) in 1 ml<br />

<strong>di</strong> acqua R o usare 1 ml della soluzione prescritta. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> potassio ferricianuro<br />

soluzione R. Si forma un precipitato blu, insolubile in acido cloridrico <strong>di</strong>luito R.<br />

Fe 2+ + 2Fe(CN)6 3‐ Fe3[Fe(CN)6]2↓ (blu <strong>di</strong> Turnbull solubile in acido ossalico)<br />

FERRO Fe 3+<br />

a) Disciogliere una quantità <strong>di</strong> sostanza in esame equivalente a circa 1 mg <strong>di</strong> ione ferro (Fe 3+ ) in 30<br />

ml <strong>di</strong> acqua R. A 3 ml <strong>di</strong> questa soluzione o a 3 ml della soluzione prescritta, aggiungere 1 ml <strong>di</strong><br />

acido cloridrico <strong>di</strong>luito R e 1 ml <strong>di</strong> potassio tiocianato soluzione R. La soluzione si colora in rosso 11<br />

(La reazione è reversibile e l’aggiunta <strong>di</strong> un eccesso <strong>di</strong> reagente aumenta la sensibilità del test. 12<br />

Prelevare due frazioni da 1 ml della miscela; ad una aggiungere 5 ml <strong>di</strong> alcool isoamilico R o 5 ml <strong>di</strong><br />

etere R, agitare e lasciare a riposo: la fase organica si colora in rosa; all'altra porzione aggiungere 2<br />

ml <strong>di</strong> mercurio(‐ico) cloruro soluzione R: la colorazione rossa scompare.<br />

b) Disciogliere in 1 ml <strong>di</strong> acqua R una quantità <strong>di</strong> sostanza in esame equivalente almeno a 1 mg <strong>di</strong><br />

ione ferro (Fe 3+ ) o usare 1 ml della prescritta soluzione. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> potassio ferrocianuro<br />

soluzione R. Si forma un precipitato blu, insolubile in 5 ml <strong>di</strong> acido cloridrico <strong>di</strong>luito R.<br />

4Fe 2+ + 2[Fe(CN)6]4 ‐ Fe4[Fe(CN)6] 3 ↓ (blu <strong>di</strong> prussia).<br />

FERRO OSSIDO<br />

a) A 2.0 g aggiungere 25 ml <strong>di</strong> acido cloridrico Pb R e 25 ml <strong>di</strong> acqua R, bollire a ricadere per 4 h.<br />

Raffreddare, filtrare e, se necessario, <strong>di</strong>luire a 100 ml con acqua R. La soluzione ottenuta dà il<br />

saggio del Fe 3+ .<br />

b) Una parte della sostanza in esame viene fusa in un crogiuolo <strong>di</strong> platino (o su <strong>di</strong> un coccio <strong>di</strong><br />

porcellana) con 10 parti <strong>di</strong> KHSO4 solido, avendo cura <strong>di</strong> riscaldare prima debolmente,<br />

aumentando poi gradualmente la temperatura. Si raffredda e si scioglie la massa fusa in H2SO4 2 N:<br />

6KHSO4 3K2S2O7 pirosolfato + 3H2O<br />

3K2S2O7 3K2SO4 + 3SO3; Fe2O3 + 3SO3 Fe2(SO4)3<br />

e sommando le tre equazioni:<br />

6KHSO4 + Fe2O3 3K2SO4 + Fe2(SO4)3 solubile + 3H2O<br />

Non <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> un crogiuolo <strong>di</strong> platino o <strong>di</strong> un coccio <strong>di</strong> porcellana, si può procedere nel<br />

seguente modo: si mescola il residuo con KHSO4 solido. Si prepara un anellino all’estremità del filo<br />

<strong>di</strong> platino, con il quale si preleva una piccola porzione della miscela e per fusione se ne ottiene una<br />

perla. Avvengono così le reazioni precedentemente ricordate. Si scioglie infine la perla in poche<br />

gocce <strong>di</strong> HCl conc., ricercando poi il ferro (III) come è in<strong>di</strong>cato nei saggi precedenti.<br />

11 3+ ‐<br />

Fe + CNS Fe(CNS)2 +<br />

12 3+ ‐ +<br />

Ogni sostanza che riduce sia la concentrazione <strong>di</strong> Fe + ed il CNS o promuove la <strong>di</strong>ssociazione del Fe(CNS)2<br />

annullano test essendo incolori il Fe 3+ + ed il CNS ‐ . Il cloruro mercurio scolorisce la colorazione a causa della<br />

+<br />

,<br />

formazione <strong>di</strong> tiocianato mercurico che si <strong>di</strong>ssocia in grado minore del Fe(CNS)2<br />

+<br />

2Fe(CNS)2 + HgCl2 2Fe 3+ + Hg(CNS)2 + 2Cl ‐<br />

9


FLORURI 13<br />

a) A 50 mg della sostanza in esame sciolti in 2 ml acqua esente da anidride carbonica si aggiungono<br />

0.5 ml <strong>di</strong> calcio cloruro soluzione R. Si forma un precipitato bianco gelatinoso che si scioglie per<br />

aggiunta <strong>di</strong> ferro(‐ico) cloruro soluzione R1.<br />

2F ‐ + Ca 2+ CaF2↓<br />

6CaF2 + 2FeCl3 3CaCl2 + Ca3[FeF6]2<br />

b) A circa 4 mg aggiungere una miscela <strong>di</strong> 0.1 ml <strong>di</strong> alizarina S 14 soluzione R e 0.1 ml <strong>di</strong> zirconile<br />

nitrato 15 soluzione R e mescolare. La colorazione vira dal rosso al giallo.<br />

c) Ad una soluzione neutra o alcalina della sostanza in esame si aggiungono 0.5 ml <strong>di</strong> bario cloruro 0.1 N.<br />

Si forma un precipitato bianco gelatinoso che si scioglie 16 per aggiunta <strong>di</strong> HCl o HNO3 (<strong>di</strong>fferenza<br />

dal solfato insolubile in HCl <strong>di</strong>luito R).<br />

2F ‐ + Ba 2+ BaF2↓<br />

BaF2 + HCl BaCl2 + HF 17<br />

FOSFATI (ORTOFOSFATI)<br />

a) Aggiungere 5 ml <strong>di</strong> argento nitrato soluzione R1 a 5 ml della soluzione prescritta, neutralizzata<br />

se necessario. Si forma un precipitato giallo la cui colorazione non si mo<strong>di</strong>fica per ebollizione e che<br />

si <strong>di</strong>scioglie per aggiunta <strong>di</strong> ammoniaca <strong>di</strong>luita R1. Il fosfato Ag3PO4 è solubile in ammoniaca <strong>di</strong>luita<br />

R1, per formazione del catione complesso <strong>di</strong>amminoargento, ed in acido nitrico <strong>di</strong>luito con<br />

formazione <strong>di</strong> AgNO3.<br />

b) Mescolare 2 ml <strong>di</strong> molibdovana<strong>di</strong>co reattivo R con 1 ml della soluzione prescritta. Si forma una<br />

colorazione gialla.<br />

13 Lo ione floruro forma numerosi complessi, <strong>di</strong> cui i più stabili sono quelli con l’alluminio, con lo stagno e con il boro:<br />

AlF6 3‐ , SnF6 2‐ , BF4 ‐ , FeF6 3‐ , ZrF6 2‐ , BiF4 ‐ .<br />

14<br />

O<br />

O<br />

OH<br />

OH<br />

SO 3 Na<br />

15<br />

L’alizarinsolfonato so<strong>di</strong>co, trattato con un eccesso <strong>di</strong> nitrato <strong>di</strong> zirconio, dà una lacca (i complessi interni insolubili nei<br />

quali il legante è un colorante organico si chiamano lacche) rossa <strong>di</strong> zirconio e alizarina, stabile anche in HCl<br />

concentrato; Gli ioni floruro, in soluzione acida per HCl, provocano un viraggio dal rosso al gialla in quanto sottraggono<br />

2‐<br />

lo zirconio alla lacca formando l’anione stabilissimo ZrF6 incolore e liberando l’acido alizarinsolfonico giallo.La<br />

reazione può essere in<strong>di</strong>cata nel modo seguente:<br />

Lacca Zr IV ‐ ac. alizarinsolfonico (rossa)+ 6F ‐ 2‐<br />

ZrF6 + ac. alizarinsolfonico (giallo)<br />

16<br />

Differenza dal solfato insolubile in HCl <strong>di</strong>luito R<br />

17 HF, Ka = 6.9 x 10 ‐4<br />

10


IODATI<br />

a) Il nitrato d’argento precipita lo iodato d’argento bianco caseoso (AgIO3), <strong>di</strong>fficilmente solubile<br />

nell’HNO3 <strong>di</strong>luito, facilmente solubile nell’ammoniaca <strong>di</strong>luita R1 (come l’AgCl).<br />

b) Per aggiunta <strong>di</strong> HCl ad una sospensione <strong>di</strong> IO3 ‐ , si ha sviluppo <strong>di</strong> gas e la sospensione si colora <strong>di</strong><br />

giallo 18 :<br />

IO3 ‐ + 6H + + 5Cl ‐ Cl2 ↑ + 3H2O + ICl3 giallo<br />

Il potassio tiocianato (KSCN ‐ ) 19 , detto anche potassio solfocianuro, riduce in soluzione acida lo<br />

iodato a io<strong>di</strong>o. Si pone una goccia della soluzione <strong>di</strong> potassio tiocianato 20 su una cartina amido‐<br />

iodurata e nello stesso punto si fa cadere una goccia della soluzione in esame aci<strong>di</strong>ficata con acido<br />

cloridrico R: una più o meno intensa colorazione blu in<strong>di</strong>ca la presenza dello ione iodato.<br />

5SCN ‐ + 6IO3 ‐ + 6H + + 2H2O 5 HSO4 ‐ + 5HCN +3I2<br />

IODURI in assenza <strong>di</strong> cloruri e bromuri<br />

a) Disciogliere una quantità <strong>di</strong> sostanza in esame equivalente a circa 4 mg <strong>di</strong> ione ioduro (I) in 2 ml<br />

<strong>di</strong> acqua R o usare 2 ml della soluzione prescritta. Aci<strong>di</strong>ficare con acido nitrico <strong>di</strong>luito R e<br />

aggiungere 0.4 ml <strong>di</strong> argento nitrato soluzione R1. Agitare e lasciare a riposo. Si forma un<br />

precipitato caseoso giallo pallido. Centrifugare e lavare il precipitato con tre porzioni, ciascuna <strong>di</strong> 1<br />

ml, <strong>di</strong> acqua R. Effettuare questa operazione rapidamente, a riparo dalla luce viva e non<br />

considerando il fatto che la soluzione sovrastante possa non <strong>di</strong>ventare perfettamente limpida.<br />

Sospendere il precipitato in 2 ml <strong>di</strong> acqua R e aggiungere 1.5 ml <strong>di</strong> ammoniaca <strong>di</strong>luita R1. Il<br />

precipitato non si <strong>di</strong>scioglie.<br />

b) Aggiungere 0.5 ml <strong>di</strong> acido solforico <strong>di</strong>luito R, 0.1 ml <strong>di</strong> potassio <strong>di</strong>cromato soluzione R, 2 ml <strong>di</strong><br />

acqua R e 2 ml <strong>di</strong> cloroformio R a 0.2 ml <strong>di</strong> soluzione della sostanza in esame contenente circa 5<br />

mg <strong>di</strong> ione ioduro (F ‐ ) per millilitro o a 0.2 ml della soluzione prescritta. Agitare per qualche<br />

secondo e lasciare a riposo. La fase cloroformica si colora in violetto o in rosso‐violetto.<br />

Cr2O7 = + 14H + + 2I ‐ 3I2 + 2Cr 3+ + 7H2O<br />

18<br />

IO3 - +6H + +5Cl -<br />

2e<br />

Cl2 +ICl3 +3H2O<br />

-<br />

2e- +5 -1 0 +3 -1<br />

0e- 19<br />

-1<br />

-S +3<br />

C N<br />

+2<br />

H C<br />

+6<br />

-<br />

HSO 4<br />

N<br />

IO3 ‐ + 6H + + 3Cl ‐ + 2e ‐ ICl3 + H2O<br />

2Cl ‐ Cl2 + 2e ‐<br />

IO3 ‐ + 6H + + 5Cl ‐ Cl2 + ICl3 + 3H2O<br />

Il carbonio passa da +3 a +2 acquistando un elettrone e lo zolfo passa da –1 a +6 cedendo 7 elettroni:<br />

‐ S‐C≡N + 4H2O H‐C≡N + HSO4<br />

‐ + 6H + + 6e ‐<br />

20 Valori d’elettronegatività <strong>di</strong> alcuni tra i più comuni elementi (scala <strong>di</strong> Pauling): F (4.0) > O (3.5) > Cl (3.O) > N (3.0) > Br<br />

(2.8) > C (2.5) > I (2.5) > S (2.5) > H (2.1) > P (2.1) > B (2.0) > Si (1.8) > Al (1.5) > Be (1.5) > Mg (1.2) > Ca (1.0) > Li (1.0) ><br />

Sr (1.0) > Na (0.9) > K (0.8) > Rb (0.8)<br />

11


c) Alla soluzione contenente I ‐ , aci<strong>di</strong>ficata con H2SO4 2 N e trattata con qualche goccia <strong>di</strong><br />

cloroformio si aggiunge una goccia <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong> cloro (preparata <strong>di</strong> fresco) e si <strong>di</strong>batte; una<br />

colorazione violetta nello strato cloroformico in<strong>di</strong>ca la presenza <strong>di</strong> I ‐ . Dopo ogni goccia <strong>di</strong> acqua <strong>di</strong><br />

Cl2 è necessario <strong>di</strong>battere ed esaminare il colore dello strato cloroformico.<br />

Cl2 + 2I ‐ I2+ 2Cl ‐<br />

Continuando ad aggiungere goccia a goccia acqua <strong>di</strong> Cl2 la colorazione violetta scompare perché lo<br />

io<strong>di</strong>o viene ossidato a ione iodato incolore secondo la reazione:<br />

5Cl2+ I2 + 6H2O 2IO3 ‐ + 12H + + 10Cl ‐<br />

MAGNESIO<br />

Disciogliere circa 15 mg della sostanza in esame in 2 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 2 ml della soluzione<br />

prescritta. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> ammoniaca <strong>di</strong>luita R1. Si forma un precipitato bianco che si<br />

<strong>di</strong>scioglie per aggiunta <strong>di</strong> 1 ml <strong>di</strong> ammonio cloruro 21 soluzione R. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o fosfato<br />

<strong>di</strong>basico soluzione R. Si forma un precipitato bianco cristallino.<br />

Mg(OH)2 + 2OH ‐ Mg(OH)2↓<br />

Mg(OH)2 + 2NH4 + Mg 2+ + 2NH3 + 2H2O<br />

Mg 2+ + 2OH ‐ Mg(OH)2<br />

Mg 2+ + NH3 + HPO4 2‐ NH4MgPO4↓ bianco cristallino<br />

MAGNESIO PEROSSIDO<br />

Dissolve 0.1 g in 2 ml of <strong>di</strong>lute sulphuric acid 22 R and <strong>di</strong>lute to 10 ml with water R. Shake 1 ml of<br />

the solution with 5 ml of ether R and 0.5 ml of potassium <strong>di</strong>chromate solution R1. The ether layer<br />

is blue.<br />

1 | Cr2O7 2‐ +3H2O 2CrOs + 6H + + 8e ‐<br />

4 |4H2O2 + 2H + + 2e ‐ 2H2O<br />

Cr2O7 2‐ + 4H2O2 + 2H + 5H2O+ 2CrOs<br />

MANGANESE<br />

a) Disciogliere 50 mg in acqua R, ad<strong>di</strong>zionare 0.5 ml <strong>di</strong> ammonio solfuro. Si forma un precipitato<br />

rosa che si scioglie per aggiunta <strong>di</strong> acido acetico anidro R.<br />

MnSO4 + H2O + (NH4)2S (NH4)2SO4 + MnS . H2O 23<br />

b) La fusione con alcali ed un agente ossidante, come KNO3, dà una massa verde chiaro <strong>di</strong><br />

manganato alcalino.<br />

Mn(OH)2 + 2 KNO3 + Na2CO3 Na2MnO4 + 2 KNO2 + CO2 + H2O<br />

MnO + 2 KNO3 + Na2CO3 Na2MnO4 verde + 2 KNO2 + CO2<br />

21In presenza <strong>di</strong> sali ammoniacali NH4OH non precipita l’idrossido <strong>di</strong> magnesio. Si realizza infatti la soluzione tampone<br />

NH3/NH4 + che porta ad un pH 9,2, valore al quale l’idrossido <strong>di</strong> magnesio è solubile.<br />

22 Per trattamento del magnesio perossido con acido solforico si ha la liberazione <strong>di</strong> idrogeno perossido.<br />

MgO2 + 2H + Mg ++ + H2O2 MgO2 + 2H2O Mg(OH)2 + H2O2<br />

23 .<br />

MnS (rosa carnicino) ‐ Mn(OH)2 (bianco) ‐ MnO2 H2O (bruno) ‐ MnCO3 (bruno) ‐ Mn2O3 (bruno) ‐ Mn(OH)3 (bruno) ‐<br />

.<br />

Mn3O4 (rosso bruno) ‐ MnF2 (rosso) ‐ Mg3(AsO4)2 (bianco) ‐ Mg3 (AsS3)2 (bianco) ‐ Mg(BO2)2 8 H2O (bianco) ‐ MgF2<br />

(bianco) ‐ Mg (OH)2 (bianco) ‐ MgNH4PO4 (bianco).<br />

12


c) Con idrossido <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o o <strong>di</strong> potassio dà un precipitato bianco <strong>di</strong> idrossido manganoso, ad un pH<br />

8.1:<br />

MnSO4 + 2 KOH K2SO4 + Mn(OH)2<br />

Kps = 2 x 10 ‐14 insolubile in eccesso <strong>di</strong> reattivo, in ammoniaca <strong>di</strong>luita R1 ed in carbonato<br />

ammonico; solubile in cloruro <strong>di</strong> ammonio, che in quantità sufficiente <strong>di</strong>sturba la precipitazione.<br />

L'idrossido però all'aria imbrunisce, ossidandosi a biossido idrato <strong>di</strong> manganese:<br />

2 Mn(OH)2 + O2 + x H2O 2 MnO2. (x + 2)H2O insolubile<br />

.<br />

d) Con idrossido <strong>di</strong> ammonio, in soluzioni neutre, dà precipitato parziale <strong>di</strong> idrossido <strong>di</strong> manganese<br />

MnSO4 + 2 NH4OH (NH4)2SO4 + Mn(OH)2<br />

che imbrunisce all'aria per le ragioni esposte al paragrafo precedente.<br />

e) Con carbonati alcalini dà un precipitato rosa <strong>di</strong> carbonato manganoso a pH 8.7:<br />

anche in presenza <strong>di</strong> NH4Cl.<br />

MnSO4 + Na2CO3 Na2SO4 + MnCO3<br />

MERCURIO 24<br />

a) Deporre su una lamina <strong>di</strong> rame ben tersa circa 0.1 ml <strong>di</strong> una soluzione della sostanza in esame.<br />

Si forma una macchia grigia scura che <strong>di</strong>venta brillante per sfregamento. Seccare la lamina <strong>di</strong> rame<br />

e riscaldare in una provetta. La macchia scompare.<br />

b) Aggiungere so<strong>di</strong>o idrossido soluzione <strong>di</strong>luita R alla soluzione prescritta fino a reazione<br />

fortemente alcalina (2.2.4). Si forma un precipitato denso e giallo (sali mercurici) 25 .<br />

Hg ++ + 2OH ‐ HgO↓ giallo + H2O<br />

METABISOLFITI<br />

Il metabisolfito sciolto in acqua si trasforma in bisolfito.<br />

Na2S2O5 + H2O 2NaHSO3<br />

PEROSSIDO D’IDROGENO<br />

a) To 0.5 ml add 1 ml of <strong>di</strong>lute sulphuric acid R, 2 ml of ether R and 0.1 ml of potassium chromate<br />

solution R and shake. The ether layer is blue 26 (ve<strong>di</strong> magnesio perossido).<br />

b) To 2 ml add 0.2 ml of <strong>di</strong>lute sulphuric acid R and 0.2 ml of 0.02 M potassium permanganate. The<br />

solution becomes colourless or slightly pink within 2 min.<br />

24 +2<br />

È un metallo ossidante E°(Hg/Hg ) = 0.79V; E°(Hg/Hg2 +2 ) = 0.85V; E°(Cu/Cu + ) = 0.52V;<br />

25<br />

Mercurio monovalente: i composti mercurosi contengono due atomi <strong>di</strong> Hg legati insieme. In soluzione acquosa esiste<br />

2+<br />

uno ione <strong>di</strong>mero Hg2 , in cui i due atomi <strong>di</strong> Hg sono legati covalentemente. Con idrossi<strong>di</strong> alcalini si ottiene un<br />

precipitato nero <strong>di</strong> Hg2O oppure <strong>di</strong> HgO e Hg insolubili in eccesso <strong>di</strong> base.<br />

2+<br />

Hg2 + 2OH‐ Hg2O + H2O; Hg2O HgO + Hg<br />

26<br />

L'acqua ossigenata, in ambiente acido per acido solforico <strong>di</strong>luito, colorazione blu intensa, dovuta alla formazione <strong>di</strong><br />

anidride perossoanidride solubile in etere solforico (Barresville).<br />

13


POTASSIO<br />

a) Disciogliere 0.1 g della sostanza in esame in 2 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 2 ml della soluzione<br />

prescritta. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o carbonato soluzione R e riscaldare.<br />

OH O<br />

Non si forma alcun precipitato. Aggiungere 0.05 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o solfuro<br />

soluzione R alla soluzione calda. Non si forma alcun precipitato.<br />

HO<br />

OH<br />

Raffreddare in acqua ghiacciata, aggiungere 2 ml <strong>di</strong> una soluzione (150 g/l) O OH<br />

<strong>di</strong> acido tartarico R e lasciare a riposo. Si forma un precipitato bianco<br />

cristallino.<br />

tartaric acid<br />

b) Disciogliere circa 40 mg della sostanza in esame in 1 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 1 ml della soluzione<br />

prescritta. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> acido acetico <strong>di</strong>luito R e 1 ml <strong>di</strong> una soluzione (100 g/l) <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o<br />

cobaltinitrito R preparata al momento dell'uso. Si forma subito un precipitato giallo o giallo<br />

aranciato.<br />

SILICATI<br />

In un crogiolo <strong>di</strong> piombo o <strong>di</strong> platino mescolare, con un filo <strong>di</strong> rame, la quantità prescritta della<br />

sostanza in esame con circa 10 mg <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o fluoruro R e qualche goccia <strong>di</strong> acido solforico R, in<br />

modo da formare un impasto fluido. Coprire il crogiolo con una lamina sottile <strong>di</strong> plastica<br />

trasparente nella cui faccia inferiore sia sospesa una goccia <strong>di</strong> acqua R e scaldare leggermente.<br />

Attorno alla goccia <strong>di</strong> acqua si forma rapidamente un anello bianco.<br />

SODIO<br />

a) Disciogliere 0.1 g <strong>di</strong> sostanza in esame in 2 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 2 ml della soluzione prescritta.<br />

Aggiungere 2 ml <strong>di</strong> una soluzione (150 g/l) <strong>di</strong> potassio carbonato R e scaldare all'ebollizione. Non si<br />

forma alcun precipitato. Aggiungere 4 ml <strong>di</strong> potassio piroantimoniato soluzione R e scaldare<br />

all'ebollizione. Lasciar raffreddare in acqua ghiacciata e sfregare, se necessario, le pareti della<br />

provetta con una bacchetta <strong>di</strong> vetro. Si forma un precipitato bianco e pesante.<br />

b) Disciogliere una quantità della sostanza in esame equivalente a circa 2 mg <strong>di</strong> ione so<strong>di</strong>o (Na + ) in<br />

0,5 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 0,5 ml della soluzione prescritta. Aggiungere 1,5 ml <strong>di</strong><br />

metossifenilacetico reattivo R e raffreddare in acqua ghiacciata per 30 min. Si forma un precipitato<br />

cristallino, bianco, voluminoso. Porre in acqua a 20°C e agitare per 5 min. Il precipitato non si<br />

scioglie. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> ammoniaca <strong>di</strong>luita R1. Il precipitato si scioglie completamente.<br />

Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> ammonio carbonato soluzione R. Non si forma alcun precipitato.<br />

SODIO PERBORATO 27<br />

Mix 1 ml of a saturated solution with a mixture of 1 ml of <strong>di</strong>lute sulphuric acid 28 R and 0.2 ml of a<br />

70 g/l solution of potassium <strong>di</strong>chromate R, shake with 2 ml of ether R and allow to stand. A blue<br />

colour is produced in the ether layer.<br />

27<br />

Facendo cristallizzare metaborato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o da soluzioni acquose <strong>di</strong> perossido <strong>di</strong> idrogeno, si separa come un<br />

metaborato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o monoperossiidrato‐triidrato commercialmente noto come perborato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o:<br />

. .<br />

H2O2 3H2O<br />

NaBO2 + H2O2 + 3H2O NaBO2<br />

28<br />

Per trattamento del perborato <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o con acido solforico si ha la liberazione <strong>di</strong> idrogeno perossido.<br />

14


SOLFATI<br />

a) Disciogliere circa 45 mg della sostanza in esame in 5 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 5 ml della soluzione<br />

prescritta. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> acido cloridrico <strong>di</strong>luito R e 1 ml <strong>di</strong> bario cloruro soluzione R1. Si<br />

forma un precipitato bianco (BaSO4).<br />

b) Aggiungere 0.1 ml <strong>di</strong> io<strong>di</strong>o 0,05 M alla sospensione ottenuta durante la reazione precedente (a).<br />

La sospensione resta gialla (<strong>di</strong>stinzione dai solfiti e <strong>di</strong>tioniti) ma si decolora per aggiunta, goccia a<br />

goccia, <strong>di</strong> stagno(‐oso) cloruro soluzione R 29 (<strong>di</strong>stinzione dagli iodati) 30 . Scaldare all'ebollizione la<br />

miscela. Non si forma alcun precipitato colorato (<strong>di</strong>stinzione dai seleniati e dai tungstati).<br />

SOLFITI<br />

a) Lo io<strong>di</strong>o ossida il solfito a solfato (Il solfito decolora la soluzione iodo‐iodurata).<br />

2Na2SO3 + I2 + H2O 2NaI + H2SO4<br />

b) Per aggiunta <strong>di</strong> AgNO3 ad una soluzione neutra 31 contenente ione SO3 2‐ si ottiene un precipitato<br />

bianco <strong>di</strong> Ag2SO3<br />

2Ag + + SO3 2‐ Ag2SO3↓ bianco solubile in HNO3 <strong>di</strong>luito ed in NH3<br />

c) Disciogliere circa 45 mg della sostanza in esame in 5 ml <strong>di</strong> acqua R. Aggiungere 1 ml <strong>di</strong> bario<br />

cloruro soluzione R1. Si forma un precipitato bianco BaSO3 solubile in acido nitrico, ma per<br />

ebollizione della soluzione all’aria, precipita BaSO4 poiché l’anione SO3 2‐ si ossida 32 a SO4 2‐ . (È<br />

possibile che resti un residuo <strong>di</strong> BaSO4 insolubile dovuto alla parziale ossidazione del solfito a<br />

solfato).<br />

d) Si trattano 70 mg <strong>di</strong> polvere in un tubo da saggio con H2SO4 6 N. Si chiude la provetta con un<br />

tappo munito <strong>di</strong> tubo da sviluppo tirato a forma <strong>di</strong> capillare. Si scalda facendo gorgogliare il gas<br />

che si sviluppa (SO2) 33 in una soluzione <strong>di</strong>luita <strong>di</strong> K2CrO4 (gialla) aci<strong>di</strong>ficata con acido solforico<br />

(arancione).<br />

2CrO4 ‐ giallo + 2H + Cr2O7 2‐ arancione + H2O<br />

Una colorazione verde conferma la presenza <strong>di</strong> SO2.<br />

Cr2O7 2‐ arancione + 3SO2+ 8H + 2Cr 3+ verde + 3SO4 2‐ + 4H2O<br />

Il saggio è positivo anche per i tiosolfati.<br />

e) Gli agenti ossidanti ossidano i solfiti a solfati. Una soluzione <strong>di</strong> bicromato da arancione <strong>di</strong>venta<br />

verde per aggiunta <strong>di</strong> solfiti:<br />

Cr2O7 2‐ arancio + 3SO3 2‐ + 8H + 2Cr 3+ verde + 3SO4 2‐ + 4H2O<br />

K2Cr2O7 + 3Na2SO3+ 4H2SO4 Cr2(SO4)3 + 3Na2SO4 + K2SO4 + 4H2O<br />

29<br />

Sn 2+ +I2 Sn +4 + 2I ‐ .<br />

30<br />

Lo iodato per reazione con lo ioduro riforma lo io<strong>di</strong>o e la soluzione rimane colorata:<br />

IO3 ‐ +5I ‐ +6H + 3I2 + 3H2O.<br />

31<br />

Il nitrato d’argento in soluzione acida non dà precipitato<br />

32<br />

2‐ 2‐<br />

SO3 + ½ O2 SO4<br />

33<br />

L’anidride solforosa si sviluppa per decomposizione dei solfiti con aci<strong>di</strong> forti:<br />

2‐ +<br />

SO3 + 2H H2SO3 H2O +SO2<br />

15


SOLFITI in presenza <strong>di</strong> solfati<br />

In un tubo da centrifuga ad una soluzione lievemente aci<strong>di</strong>ficata con HCl 34 si aggiunge 1 ml <strong>di</strong><br />

soluzione <strong>di</strong> BaCl2. Si centrifuga per separare il precipitato ottenuto, si pipetta il liquido e si<br />

aggiunge della soluzione <strong>di</strong> io<strong>di</strong>o goccia a goccia. Il saggio è positivo se si nota scoloramento della<br />

soluzione e formazione <strong>di</strong> un precipitato bianco <strong>di</strong> BaSO4.<br />

TIOSOLFATI<br />

a) Lo io<strong>di</strong>o ossida il tiosolfato a tetrationato (Il tiosolfato decolora la soluzione iodo‐iodurata)<br />

2Na2S2O3 + I2 2NaI + Na2S4O6<br />

b) Per aggiunta <strong>di</strong> AgNO3 ad una soluzione contenente ione S2O3 2‐ si ottiene un precipitato bianco<br />

<strong>di</strong> Ag2S2O3 che vira all’arancione poi al bruno ed infine al nero, per separazione <strong>di</strong> Ag2S<br />

2Ag + + S2O3 2‐ Ag2S2O3 ↓ bianco; Ag2S2O3 + H2O HSO4 ‐ + H + + Ag2S ↓nero<br />

L’argento nitrato deve essere in eccesso ed il tiosolfato in <strong>di</strong>fetto perché il tiosolfato <strong>di</strong> argento<br />

passerebbe in soluzione per formazione <strong>di</strong> ioni complessi.<br />

[Ag(S2O3)2] 3‐ e [Ag(S2O3)] –<br />

c) Si trattano 70 mg <strong>di</strong> polvere in un tubo da saggio con H2SO4 6 N. Si chiude la<br />

provetta con un tappo munito <strong>di</strong> tubo da sviluppo tirato a forma <strong>di</strong> capillare. Si<br />

scalda facendo gorgogliare il gas che si sviluppa (SO2) 35 in una soluzione <strong>di</strong>luita <strong>di</strong><br />

K2CrO4 (gialla) aci<strong>di</strong>ficata con acido solforico (arancione)<br />

2 CrO4 2‐ giallo + 2H + = Cr2O7 2‐ arancione + H2O<br />

Una colorazione verde conferma la presenza <strong>di</strong> S2O3 2‐<br />

Cr2O7 2‐ arancione + 3SO2+ 8H + = 2Cr 3+ verde + 3SO4 2‐ + 4H2O<br />

Il saggio è positivo anche per i solfiti.<br />

d) Si conoscono i tiosolfati ma non l’acido tiosolforico libero; infatti, aci<strong>di</strong>ficando la soluzione dei<br />

tiosolfati con acido cloridrico R si forma un precipitato <strong>di</strong> zolfo e si sviluppa un gas che colora in blu<br />

l'amido iodata cartina R.<br />

S2O3 2‐ + 2H + H2O + SO2↑ + S↓<br />

TITANIO<br />

a) A 5 ml della soluzione aggiungere 0.1 ml <strong>di</strong> idrogeno perossido soluzione concentrata R. Appare<br />

una colorazione rosso‐arancio 34 .<br />

[Ti(SO4)3]H2 + 2H2O Ti(SO4)2H2 +HSO4 - +3H + O<br />

+2e<br />

O<br />

H2O2 +2H + +2e- 2H2O [Ti(SO 4) 3]H2 +H2O2 O<br />

- +<br />

Ti(SO 4) 2 H2 +HSO4+H O<br />

rosso-arancio<br />

34 Il solfito <strong>di</strong> bario è solubile in HCl con formazione <strong>di</strong> SO2<br />

35 L’anidride solforosa si sviluppa per decomposizione dei tiosolfati con aci<strong>di</strong> forti:<br />

S2O3 2‐ + 2H + H2S2O3 H2O + SO2 ↑+ S↓<br />

36<br />

HO<br />

O<br />

S<br />

O<br />

O<br />

O<br />

O<br />

Ti<br />

S<br />

O<br />

O<br />

O<br />

O<br />

S<br />

O<br />

OH<br />

HO<br />

S<br />

O<br />

O<br />

Ti<br />

O<br />

O<br />

S<br />

OH<br />

O O<br />

rosso-arancio<br />

O O<br />

16


) A 5 ml della soluzione aggiungere 0.5 g <strong>di</strong> zinco R in granuli. Dopo 45 min, la miscela presenta<br />

una colorazione blu‐violetta dovuta alla formazione <strong>di</strong> Ti 3+ .<br />

2Ti +4 + Zn Zn 2+ + 2Ti 3+ blu‐violetto<br />

TITANIO DIOSSIDO (per la <strong>di</strong>ssoluzione chiedere al tecnico)<br />

Una parte della sostanza in esame viene fusa in un crogiuolo <strong>di</strong> platino (o su <strong>di</strong> un coccio <strong>di</strong><br />

porcellana) con 10 parti <strong>di</strong> KHSO4 solido, avendo cura <strong>di</strong> riscaldare prima debolmente,<br />

aumentando poi gradualmente la temperatura. Si raffredda e si scioglie la massa fusa in H2SO4 2 N<br />

6KHSO4 + TiO2 3K2SO4 + [Ti(SO4)3]H2 solubile + 2H2O<br />

La soluzione ottenuta dà i saggi del titanio.<br />

Non <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> un crogiuolo <strong>di</strong> platino o <strong>di</strong> un coccio <strong>di</strong> porcellana, si può procedere nel<br />

seguente modo: si mescola il residuo con KHSO4 solido. Si prepara un anellino all’estremità del filo<br />

<strong>di</strong> platino con il quale si preleva ma un<br />

piccola porzione della miscela e per fusione se ne ottiene una perla. Avvengono cosi le reazioni<br />

precedentemente ricordate. Si scioglie infine la perla in poche gocce <strong>di</strong> HCl conc., ricercando poi il<br />

titanio come è in<strong>di</strong>cato nel saggio precedente.<br />

ZINCO 37<br />

Disciogliere circa 0.1 g della sostanza in esame in 5 ml <strong>di</strong> acqua R o usare 5 ml della soluzione<br />

prescritta.<br />

Aggiungere 0.2 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o idrossido soluzione concentrata R. Si forma un precipitato bianco che si<br />

<strong>di</strong>scioglie per aggiunta <strong>di</strong> 2 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o idrossido soluzione concentrata R. Aggiungere 10 ml <strong>di</strong><br />

ammonio cloruro soluzione R. La soluzione resta limpida 38 . Aggiungere 0.1 ml <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o solfuro 39<br />

soluzione R. Si forma un precipitato bianco fioccoso 40 .<br />

Zn 2+ + 2OH ‐ Zn(OH)2↓ ;<br />

Zn(OH)2 + 2OH ‐ ZnO2 = + 2H2O 41 [Zn(OH)4] =<br />

ZnO2 = + 4NH4 + [Zn(NH3)4] 2+ + 2H2O<br />

[Zn(NH3)4] 2+ + Na2S ZnS 42 ↓ + 2Na + + 4NH3<br />

L’ammoniaca dà o soluzioni neutre <strong>di</strong> sali <strong>di</strong> zinco non contenenti sali <strong>di</strong> ammonio un precipitato<br />

bianco <strong>di</strong> Zn(OH)2 facilmente solubile in eccesso <strong>di</strong> reagente 43 o per aggiunta <strong>di</strong> sali <strong>di</strong> ammonio:<br />

Zn 2+ + 2NH3 + 2H2O Zn(OH)2↓ + 2NH4 +<br />

37 Sali <strong>di</strong> Zinco poco solubili e loro colore: ZnS (bianco) – Zn(OH)2 (bianco) – ZnNH4PO4 (bianco) – Zn3(PO4) 2 –(bianco) –<br />

ZnCO3 (bianco) –ZnO (bianco)<br />

38<br />

Differenza dall’alluminio<br />

39<br />

L’acido solfidrico precipita ZnS da soluzioni <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o zincato<br />

[Zn(OH)4] = + H2S = ZnS + 2H2O + 2OH ‐ ZnO2 = + H2S = ZnS + 2OH ‐<br />

L’acido solfidrico non precipita ZnS da soluzioni contenenti una concentrazione <strong>di</strong> ioni ossonio eguale o più grande <strong>di</strong><br />

quella <strong>di</strong> una soluzione <strong>di</strong> HCl 0.3 M pH = 0,523). In questa con<strong>di</strong>zione la concentrazione <strong>di</strong> S = è troppo bassa per<br />

avere la precipitazione ([Zn 2+ ][ S = ] < Kps)<br />

40<br />

Differenza dall’alluminio<br />

41<br />

Spesso al posto <strong>di</strong> ZnO2 = + 2H2O si trova scritto [Zn(OH)4] =<br />

42<br />

KpsZnS = 3.3 x 10 ‐9<br />

43<br />

Il precipitato è meno solubile in presenza <strong>di</strong> un eccesso <strong>di</strong> uno dei suoi ioni che in acqua pura a meno che non formi<br />

un complesso. Ci si dovrebbe aspettare che all’aggiunta <strong>di</strong> un eccesso <strong>di</strong> NH3, aumenti la [OH ‐ ] con conseguente<br />

aumento del precipitato <strong>di</strong> Zn(OH)2. Aggiungendo una soluzione <strong>di</strong> ammoniaca la [NH3] aumenta più velocemente<br />

17


della [OH ‐ ] e poiché la costante <strong>di</strong> equilibrio per [Zn(NH3)4] 2+ è considerevolmente più piccolo del Kps del Zn(OH)2<br />

l’idrossido si scioglie per dare [Zn(NH3)4] 2+ .<br />

La solubilità <strong>di</strong> Zn(OH)2 in un eccesso <strong>di</strong> reagente è dovuta alla formazione del catione complesso<br />

[Zn(NH3)4] 2+ o [Zn(NH3)6] 2+ :<br />

Zn(OH)2 + 4NH3 [Zn(NH3)4] 2+ + 2OH ‐<br />

catione NH 4 OH + NH 4 Cl catione NaOH NaOH eccesso + NH 4 Cl<br />

Mg 2+ Mg(OH) 2↓ ↑ Mg 2+<br />

2+<br />

Mg<br />

Mg(OH) 2↓ Mg(OH) 2↓ ↑Mg 2+<br />

Al 3+ Al(OH) 3↓ Al(OH) 3 Al 3+ Al(OH) 3↓ ↑ AlO2 ‐ Al(OH) 3↓<br />

Zn 2+ Zn(OH) 2↓ ↑ Zn(NH3) ] 4 2+ Zn 2+ 2‐<br />

Zn(OH) 2↓ ↑ ZnO2 Mn 2+<br />

↑ [Zn(NH3) 4 ] 2+<br />

ZOLFO<br />

A. Heated in the presence of air, it burns with a blue flame, emitting sulphur <strong>di</strong>oxide which<br />

changes the colour of moistened blue litmus paper R to red.<br />

B. Heat 0.1 g with 0.5 ml of bromine water R until decolourised. Add 5 ml of water R and filter. The<br />

solution gives reaction (a) of sulphates.<br />

INDICE<br />

ACIDO BORICO pag. 1 IODATI pag. 11<br />

BORACE 1 IODURI in assenza <strong>di</strong> cloruri e bromuri 11<br />

ALLUMINIO 1 MAGNESIO 12<br />

ALLUMINIO OSSIDO IDRATO 2 MAGNESIO PEROSSIDO 12<br />

AMMONIO e sali 2 MANGANESE 12<br />

AMMONIO e sali <strong>di</strong> basi volatili 2 MERCURIO 13<br />

ARGENTO 2 METABISOLFITI 13<br />

BARIO 3 PEROSSIDO D’IDROGENO 13<br />

BARIO SOLFATO 3 POTASSIO 14<br />

BICARBONATI 3 SILICATI 14<br />

BISMUTO 4 SODIO 14<br />

BROMURI in assenza <strong>di</strong> cloruri e ioduri 4 SODIO PERBORATO 14<br />

BROMURI in assenza <strong>di</strong> ioduri 4 SOLFATI 15<br />

BROMURI in presenza <strong>di</strong> ioduri 5 SOLFITI 15<br />

BROMURI in presenza <strong>di</strong> cloruri e ioduri 5 SOLFITI in presenza <strong>di</strong> solfati 16<br />

CALCIO 5 TIOSOLFATI 16<br />

CALCIO FOSFATO 6 TITANIO 16<br />

CALCIO FOSFATO DIBASICO 6 TITANIO DIOSSIDO 17<br />

CALCIO FOSFATO TRIBASICO 6 ZINCO 17<br />

CARBONATI 6 ZOLFO 18<br />

CARBONATI in assenza <strong>di</strong> solfiti e tiosolfati 6<br />

CARBONATI in presenza <strong>di</strong> solfiti e tiosolfati 7<br />

CLORURI in assenza <strong>di</strong> bromuri e ioduri 7<br />

CLORURI in presenza <strong>di</strong> bromuri e ioduri 8<br />

FERRO Fe 2+ 9<br />

FERRO Fe 3+ 9<br />

FERRO OSSIDO 9<br />

FLORURI 10<br />

FOSFATI 10<br />

18

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