prefazione di federico moccia - Assistenza Riparazioni Computer ...
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Oggi ho saputo che è in cielo e non lo rivedrò mai più. Non lo rivedrò né bello né brutto, né triste né felice, né sano né fatto, né dolce né incazzato. Non lo rivedrò più e basta. Cocaina e alcool gli hanno perforato lo stomaco a quarantadue anni. “Ora, non hai più bisogno di niente! Non ti servono buchi né carezze né camicie che nascondano le vene rigonfie. Ora sei finalmente sereno” Lui era dolce come una carezza, come un abbraccio. Era un essere speciale e speciali erano le sue mani. Grandi ali che, con un battito, l’hanno portato via. Abitava in una casa con un giardino. Quando andavo a trovarlo mi piaceva guardare il mare sotto di noi e il cielo sopra di noi e respiravo a pieni polmoni quel profumo che impregnava l’aria. Poi, andavo sempre a controllare che fosse il Gelsomino il diffusore di quella magia. Ho passato la mia infanzia a credere che, quel meraviglioso profumo, appartenesse alla Buganvillee. Da bambina i miei genitori mi portavano spesso a cena da dei loro amici che avevano un bellissimo praticello e Buganvillee sparsa ovunque. E c’era quel profumo. Il Gelsomino si nascondeva dietro a fiori viola che non gli appartenevano e la Buganvillee appariva ancora più bella di quello che era. Mentre lui cercava cocaina io scoprivo, a malincuore, che la Buganvillee non ha odore. -
Ke_caro@yahoo.it Ancora bacio e passa una bella giornata e una sana serata! CAROLINA LA COCAINA ALTERA:
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Oggi ho saputo che è in cielo e non lo rivedrò mai più.<br />
Non lo rivedrò né bello né brutto, né triste né felice,<br />
né sano né fatto, né dolce né incazzato.<br />
Non lo rivedrò più e basta.<br />
Cocaina e alcool gli hanno perforato lo stomaco a<br />
quarantadue anni.<br />
“Ora, non hai più bisogno <strong>di</strong> niente! Non ti servono buchi<br />
né carezze né camicie che nascondano le vene rigonfie.<br />
Ora sei finalmente sereno”<br />
Lui era dolce come una carezza, come un abbraccio.<br />
Era un essere speciale e speciali erano le sue mani.<br />
Gran<strong>di</strong> ali che, con un battito, l’hanno portato via.<br />
Abitava in una casa con un giar<strong>di</strong>no.<br />
Quando andavo a trovarlo mi piaceva guardare il mare<br />
sotto <strong>di</strong> noi e il cielo sopra <strong>di</strong> noi e respiravo a pieni<br />
polmoni quel profumo che impregnava l’aria.<br />
Poi, andavo sempre a controllare che fosse il Gelsomino<br />
il <strong>di</strong>ffusore <strong>di</strong> quella magia.<br />
Ho passato la mia infanzia a credere che, quel<br />
meraviglioso profumo, appartenesse alla Buganvillee.<br />
Da bambina i miei genitori mi portavano spesso a cena da<br />
dei loro amici che avevano un bellissimo praticello e<br />
Buganvillee sparsa ovunque.<br />
E c’era quel profumo.<br />
Il Gelsomino si nascondeva <strong>di</strong>etro a fiori viola che non<br />
gli appartenevano e la Buganvillee appariva ancora più<br />
bella <strong>di</strong> quello che era.<br />
Mentre lui cercava cocaina io scoprivo, a malincuore, che<br />
la Buganvillee non ha odore.<br />
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