prefazione di federico moccia - Assistenza Riparazioni Computer ...

A quelli che già nel mondo ci stanno, ai più inseriti
socialmente, a quelli particolarmente dinamici,
adrenalinici, agitati, disinibiti, disinvolti,
difficilmente interessa una droga che non da niente di
nuovo.
Amfetamine, acidi, funghi, ecstasy…beato chi ne tiene il
controllo.
Ci sono quelli poi che provano tutto e che si innamorano
di tutto, di tutte le droghe della terra.
Sono quelli più difficili, sono dei malati che non sanno
di esserlo e che non chiedono aiuto.
Sono i policonsumatori.
Sono quelli che non accettano consigli, quelli che già
sanno e a cui non interessano le menate.
Ecco il compito, il più difficile, comunicare con loro,
informarli nel modo meno pedante possibile.
Informarli sulle conseguenze delle loro scelte e
responsabilizzarli di fronte alla vita.
L’informazione in materia di droga deve essere fatta con
coscienza e semplicità.
Penso che chi scrive o chi parla dovrebbe chiedersi di
cosa ci sia davvero bisogno.
Avere ben chiara la destinazione dei propri messaggi e
sapere quali siano i reali bisogni di quel tipo di
utenza.
Analizziamo l’utenza.
Dai 10 ai 30 anni.
Le ASL consigliano che si inizi prima, con i ragazzi più
giovani, con i bambini delle elementari.
Dai 6 ai 30 anni.
Poi ci sono i genitori, anche loro vanno aiutati a
capire.
Ci sono medici e avvocati ma ci sei anche tu mamma di
Piero che fai fatica a comprendere un linguaggio
difficile perché hai la quarta elementare.