prefazione di federico moccia - Assistenza Riparazioni Computer ...

Strano, per trent’anni non avrei mai pensato che mi
interessasse laurearmi e l’università l’ho trascinata per
anni e anni pagando le rette come un’imbecille senza dare
esami.
Il Lele me l’aveva detto un giorno: “Sarai una
scrittrice. Farai questo nella vita”
Mi vennero in mente i momenti più belli passati con i
miei genitori quando ero bambina, quando organizzavano
lunghe gite per i navigli in bicicletta con altre tre,
quattro, cinque famiglie.
Io non giocavo con gli altri bambini.
Io mi sedevo con un quaderno rosso sotto un grande albero
e scrivevo favole.
Oggi sono qui, a scrivere ancora e, questa, è di tutte le
cose che ho fatto nella vita, l’unica che ho sempre
portato con me.
Oggi so quali sono le scarpe che vanno d’accordo con i
miei piedi.
So che le ballerine non me le posso permettere.
Peccato cavoli perché, adesso, le fanno proprio di tutti
i colori.
Pianta larga e piede corto.
Ho un trentanove di larghezza e un trentotto di
lunghezza.
Le ballerine, lunghe e affusolate, proprio non vanno.
Lo so adesso che ho trentotto anni, l’anno scorso non lo
sapevo.
L’anno scorso le ho comprate e non le ho più messe.
So che vorrei vestirmi come lei.
Lei che passa per la strada con un vestito attillato,
tacco a spillo e leggermente truccata.
Lei che fa voltare tutti sculettando e ancheggiando.
Sculettando o ancheggiando?