prefazione di federico moccia - Assistenza Riparazioni Computer ...

Chi muore ha semplicemente finito di esserci, finito di
esistere, se ne va e basta.
E’ importante però che tu sia più che consapevole che di
droga non solo si può morire, ma peggio ancora è restare
in vita miseramente, senza più nessuno che crede in te,
senza nessuno che ha ancora voglia di amarti, senza il
cervello con tutti i suoi neuroni, senza la lucidità che
ti permette di compiere delle scelte, con il fegato
spappolato, la pelle opaca e rovinata, senza il ciclo
mestruale, senza un’erezione del pene, senza poter più
fare l’amore, con tutti i denti gialli…se ancora ti
resteranno dei denti.
E’ importante che tu sappia che potresti anche ritrovarti
senza il cuore, perché dopo il primo infarto hanno dovuto
asportartelo e sostituirlo con quello più funzionante di
un tizio che non c’è più.
Poveretto, quel signore che ti ha lasciato il suo cuore
non c’è più, e tu potresti chiederti per tutti i giorni
che ti resteranno chi fosse quell’uomo.
Non verrò mai a dirti: “Te l’avevo detto!”, ma saprò
d’averlo fatto e mi sentirò più a posto con la coscienza
se decidessi, nonostante i miei racconti, di farti di
tutte le droghe del mondo.
Ci sono tre cose che più delle altre penso tengano
lontani dalle droghe.
La musica, lo sport e il dialogo.
L’ultima è sicuramente il sale della vita, il sole nei
momenti bui e la pioggia nei momenti aridi.
Parlare, discutere, confrontarsi…
Anche gridare la propria rabbia quando c’è senza mai
tenersi dentro niente.
Le cose belle, le cose brutte, tutto quello che hai
dentro va tirato fuori prima che tu decida di tenerlo
dentro per sempre soffocandolo con sostanze che non
potresti più controllare.
Ecco, questo è, a mio parere, il modo migliore per far
prevenzione!
A raccontare si impara da piccoli e chi è grande lo deve
saper insegnare, giorno per giorno, pazientemente e