Assemblea Ordinaria e Straordinaria del 10 maggio 2007 Verbale

non riuscendo a reperire velocemente sui documenti a disposizione
le relative informazioni, avrebbe piacere di conoscerne
il funzionamento.
Il Presidente passa la parola al Socio Mancuso.
Il Socio Carlo Mancuso, dopo aver ricordato la sua qualità di
piccolo azionista, in via di premessa esprime soddisfazione
per la presenza in aula di tutto il Consiglio di Amministrazione,
come del resto è consuetudine della nostra banca prima
e dopo la aggregazione; indi, chiede se dopo la trasmissione
dei bilanci ci sono state osservazioni della Consob.
Formula poi le ulteriori domande che seguono.
Apprezzato che già ieri siano stati comunicati i risultati
trimestrali ufficiali, e ripresa la dichiarazione
dell’Amministratore Delegato che il nostro Gruppo è rivolto
più all’estero che all’Italia, chiede se sono in vista altre
aggregazioni nell’ambito italiano e, soprattutto straniero. In
particolare chiede se con Societé Generale, ci siano solo contatti
o qualcosa di più, se non proprio delle trattative, e
ricorda che si è parlato sulla stampa di uno scambio azionario
non alla pari, perché c’è una certa differenza tra le azioni
della banca francese e quelle della nostra banca.
Passando al bilancio conti, dopo aver osservato che in Italia
c’è la moda dei consulenti sia a livello pubblico che a livello
privato, chiede quale sia l’atteggiamento della nostra banca
in merito. Chiede inoltre quale sia stato il numero dei reclami
nel 2006 e se c’è contenzioso fiscale in atto.
Affrontando infine il tema delle valute, (lasciato a parte il
problema del massimo scoperto) premette che da anni è stata
interessata della questione l’ABI, prima e dopo la gestione
Sella, senza che questa abbia mai dato risposta, e che sul
problema, nonostante sia all’attenzione della Consob e
dell’Associazione dei Consumatori, le banche sono sempre latitanti.
Nel merito chiede perché ai versamenti viene applicata valuta
il giorno dopo e, se effettuati di venerdì, addirittura due
giorni dopo, e perchè anche il dividendo venga sempre accreditato
con valuta successiva a quella del pagamento.
Il Presidente ringrazia il socio Mancuso e da la parola al socio
Giovanni Antolini.
Il Socio Antolini, stigmatizzato che nel corso della seduta
qualcuno ha parlato della concessione di crediti “immeritati”,
dell’applicazione di normali condizioni di mercato come se
fossero di usura, di taglieggiamenti e di valute oltre i limiti
della legalità, parole che suonano contro l’etica e l'interesse
della Società, sottolinea con forza che la banca merita
invece il massimo rispetto perché sta facendo scuola nel settore
bancario e ci si deve inchinare all’operato del Presidente,
dell’Amministratore Delegato e di tutta l’equipe di Uni-
Credito. Non si deve screditare un’azienda che fa onore al
mondo ed all’Italia e che esprime valori in cui tutti gli