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Assemblea Ordinaria e Straordinaria del 10 maggio 2007 Verbale

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fuori <strong>del</strong>lo sportello e come viene controllato il rispetto<br />

<strong>del</strong>la privacy in questi rapporti. Desidera infine, sapere se<br />

esiste un corso di formazione <strong>del</strong> personale per la gestione di<br />

questi casi e se il direttore <strong>del</strong>la filiale di Cosenza ne abbia<br />

preso parte.<br />

Prende la parola il Signor Gianfranco D’Atri, il quale lamenta<br />

innanzitutto il mancato intervento da parte <strong>del</strong> Presidente nel<br />

garantire un più sereno svolgimento dei lavori assembleari facendo<br />

rispettare il silenzio durante il proprio intervento.<br />

Prendendo poi spunto dalle parole <strong>del</strong>l’Amministratore Delegato,<br />

il quale ha definito UniCredit una “grande banca”, asserisce<br />

che, se da un lato può condividere tale affermazione,<br />

dall’altro ritiene che essa per certi aspetti debba considerarsi<br />

ancora una “piccola società”. Se, infatti, i Soci possono<br />

riunirsi in <strong>Assemblea</strong> in una saletta così piccola, è da ritenersi<br />

che essi siano ancora essenzialmente soci locali e che<br />

i partecipanti “esterni” siano pochissimi. Inoltre, il numero<br />

assai limitato degli interventi dei presenti richiama più<br />

l’atmosfera <strong>del</strong>le assemblee di piccole banche cooperative locali<br />

che quella di una grande banca quotata che opera in tutto<br />

il mondo.<br />

Passando poi al tema dei compensi percepiti dagli Amministratori,<br />

il Signor D’Atri chiede che venga chiarito come mai il<br />

compenso che risulta essere stato percepito dall'Amministratore<br />

Delegato quest’anno è inferiore di circa 1 milione di euro<br />

rispetto a quello <strong>del</strong>lo scorso anno.<br />

Chiede, in particolare, che siano forniti <strong>maggio</strong>ri dettagli<br />

sulla composizione degli emolumenti percepiti dall'Amministratore<br />

Delegato al fine di conoscere quanto sia, ad oggi, il relativo<br />

costo complessivo per la Società. Pur riconoscendo, infatti,<br />

che il volume di bilancio contiene tutte le informazioni<br />

richieste dalla legge, sempre nell’ottica di diventare una<br />

“grande società”, ritiene che occorra dare <strong>maggio</strong>re trasparenza<br />

all’informativa sul costo complessivo rappresentato dagli<br />

emolumenti corrisposti globalmente all’Amministratore Delegato,<br />

procedendo a valorizzare tutte le azioni allo stesso attribuite<br />

(anche in passato), nonché le stock options.<br />

Il Signor D’Atri chiede poi di avere <strong>maggio</strong>ri dettagli sul mo<strong>del</strong>lo<br />

organizzativo previsto dalla Legge 231. In particolare<br />

chiede come sono state individuate le aree di rischio e come<br />

viene applicato il “mo<strong>del</strong>lo 231”, sia nelle aree geografiche<br />

soggette alla legislazione italiana sia in quelle soggette ad<br />

una diversa legislazione.<br />

Chiede, poi, che sia reso noto in che modo il Gruppo si impegna<br />

nel combattere il fenomeno <strong>del</strong>l’usura. Infatti, pur riconoscendo<br />

che tale compito non è demandato alle banche, egli<br />

ritiene che, essendo l’usura una forma “esagerata” di concessione<br />

<strong>del</strong> credito, non è sufficiente che le banche si limitino<br />

a non praticarla. Poiché, infatti, in particolare in alcune<br />

realtà italiane, tale fenomeno è anche collegato al cattivo

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