Assemblea Ordinaria e Straordinaria del 10 maggio 2007 Verbale

metodologie applicate da Unimanagement nello svolgimento del
proprio ruolo di corporate university interna al Gruppo. Al
proposito, inoltre, domanda se l’attività di tale controllata
ricade nell’area di responsabilità del Direttore dell’HR Strategy
Department di UniCredit e perché la stessa non ritiene
opportuno confrontarsi con il mercato.
Nell’esprimere, infine, il proprio apprezzamento per i risultati
conseguiti da UniCredit, formula l’auspicio che la recentissima
nomina del Sig. Coriani a Direttore Generale di
UniCredit Banca d’Impresa porti la controllata a conseguire
dei risultati ancora migliori rispetto a quelli raggiunti nel
passato.
Il Presidente, ringraziato l’azionista, da la parola al socio
Luigi Barile che, come già avvenuto in occasione della scorsa
assemblea di bilancio, chiede di conoscere perché la quota
della partecipazione detenuta in Banca d’Italia è stata valutata
al valore di costo. In particolare, alla luce del fatto
che un’eventuale rivalutazione di tale partecipazione potrebbe
comportare un rilevante impatto favorevole sulla situazione
patrimoniale di UniCredit, il socio domanda se in futuro tale
diversa opzione potrà essere percorsa come oggi fatto, ad
esempio, dalla Carige. In chiusura, esprime anch’esso i propri
auguri al sig. Coriani per la recente nomina a Direttore Generale
di UniCredit Banca d’Impresa.
Il socio Francesco Staffa, avuta la parola, in primo luogo
formula il proprio apprezzamento sull’utilizzo di diapositive
quale modalità scelta per illustrare i dati di bilancio, oltre
che, ovviamente, sulla sostanza dei medesimi.
Attira l’attenzione, poi, sul dato relativo alla forte presenza
che il Gruppo ha ormai raggiunto in molti Paesi esteri: tra
questi, rimarca l’importanza della Russia, Paese dotato di
forte dinamicità e disponibilità ad effettuare investimenti,
come anche la recente vicenda Alitalia testimonia. In argomento,
chiede di sapere se sia stata preventivamente Aeroflot a
domandare ad UniCredit di svolgere – per il tramite della controllata
UBM – il ruolo di advisor nell’ambito del processo di
privatizzazione di tale compagnia ovvero se UniCredit abbia
aggregato nella propria cordata solo successivamente la compagnia
di bandiera russa. Conclude il proprio intervento da un
lato chiedendo se esistano e, in caso positivo, quali siano
gli eventuali piani di sviluppo relativi al mercato cinese e,
dall’altro, lamentando una certa delusione per l’entità del
dividendo proposto.
Il Presidente da quindi la parola all’azionista Pierluigi Carollo
il quale - dopo essersi unito agli apprezzamenti già
formulati dagli altri soci riguardo ai risultati di UniCredit
- sottolinea il proprio ulteriore plauso per quelli ottenuti
tramite l’istituzione, avvenuta a suo tempo, dei comitati locali,
che rappresentano ormai un efficace elemento di trait
d’union tra i rappresentanti del territorio e le banche del