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diritti del creditore di più' coobbligati in solido di cui uno o più' falliti

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s<strong>in</strong>golo, il soggetto preso a sé <strong>in</strong><strong>di</strong>pendentemente dagli altri a lui collegati nel rapporto e che può<br />

alterare soltanto la sua posizione, ma non quella dei collegati.<br />

Il vantaggio è qu<strong>in</strong><strong>di</strong> effetto (è <strong>in</strong> funzione) <strong>del</strong> danno risentito dal soggetto contrapposto ed è:<br />

— vantaggio totalitario, per l' <strong>in</strong>tero, se il danneggiato poteva (per essere solo) <strong>di</strong>sporre <strong>del</strong>l' <strong>in</strong>tera<br />

obbligazione;<br />

— vantaggio parziale, ma <strong>di</strong> tutti, se il danneggiato poteva (per essere collegato ad altri) <strong>di</strong>sporre<br />

<strong>di</strong> parte <strong>del</strong>l' obbligazione.<br />

Reciprocamente: il danno è opera volontaria <strong>di</strong> colui che si danneggia avvantaggiando:<br />

— tutti i soggetti contrapposti ma soltanto nei limiti <strong>del</strong>la sua quota, se, essendo collegato ad altri,<br />

poteva <strong>di</strong>sporre soltanto <strong>del</strong>la quota d' obbligazione che lo riguardava.<br />

Per conseguenza quello che giova ad <strong>uno</strong>, giova a tutti gli altri purché non ci siano altre persone<br />

contrapposte che ne rest<strong>in</strong>o pregiu<strong>di</strong>cate oltre colui che volontariamente ha pregiu<strong>di</strong>cato la sua<br />

posizione.<br />

Quello che pregiu<strong>di</strong>ca <strong>uno</strong> non può pregiu<strong>di</strong>care mai tutti gli altri: che il con<strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva<br />

può <strong>di</strong>sporre soltanto <strong>del</strong>la sua quota non <strong>del</strong>le quote degli altri cre<strong>di</strong>tori, ed il condebitore può<br />

aggravare se stesso, ma non gli altri condebitori.<br />

Si ritorna così sempre al concetto fondamentale basilare: che nell' obbligazione solidale, <strong>in</strong><br />

def<strong>in</strong>itiva, il condebitore o con<strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> solidale è debitore o <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> <strong>del</strong>la sua quota anche se deve<br />

pagare o può riscuotere l' <strong>in</strong>tero, e vedremo perciò <strong>in</strong> prosieguo (n. 30) che l' obbligazione solidale si<br />

est<strong>in</strong>gue def<strong>in</strong>itivamente solo quando è regolato anche il rapporto <strong>in</strong>terno (v. n. 28 e n. 30).<br />

15. - Così il <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> che libera <strong>uno</strong> dei debitori <strong>in</strong> <strong>solido</strong> (remissione), libera tutti gli altri<br />

(1/1301c.c.) perché la liberazione sarebbe <strong>in</strong>concludente e come non fatta se, potendo ancora il <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong><br />

agire contro gli altri condebitori, il debito per effetto <strong>del</strong> regresso potesse sussistere ancora a<br />

carico <strong>del</strong> debitore liberato. Il <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> ha agito sul debito totalmente.<br />

Ma il <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> è libero e può liberare tutti o <strong>uno</strong> solo e può qu<strong>in</strong><strong>di</strong> riservarsi <strong>di</strong> agire contro tutti gli<br />

altri condebitori dopo averne liberato <strong>uno</strong> solo: <strong>in</strong> questo caso egli può agire contro gli altri solo dopo<br />

aver detratta la quota gravante sul debitore liberato (1/1301c.c.); egli ha agito sull' entità <strong>del</strong> debito,<br />

sulla prestazione e, solo <strong>in</strong> parte, ha agito con riguardo ad un solo debitore.<br />

Parimenti il <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> <strong>in</strong> <strong>solido</strong> può <strong>di</strong>sporre attraverso il giuoco <strong>del</strong> regresso soltanto <strong>del</strong>la<br />

quota che gli compete e perciò può liberare il debitore solo per la parte che gli compete (2/1301c.c.); la<br />

liberazione totale <strong>del</strong> debitore che egli facesse è e resta <strong>in</strong>efficace per la parte spettante agli altri<br />

cre<strong>di</strong>tori che non sono soggetti alla sua volontà ne gli hanno dato alcuna facoltà o mandato al riguardo.<br />

Si avverta pure che la remissione accordata al debitore pr<strong>in</strong>cipale libera i fideiussori (1 /1239c.c.) e<br />

qu<strong>in</strong><strong>di</strong> anche il terzo datore <strong>di</strong> pegno (2784c.c.) e <strong>di</strong> ipoteca (2858c.c. ss.) che sono garanti con garanzia<br />

reale <strong>del</strong> debitore (2/1247c.c.).<br />

Ma la remissione accordata a <strong>uno</strong> dei fideiussori non libera gli altri che per la parte <strong>del</strong> fideiussore<br />

liberato. Tuttavia se gli altri fideiussori hanno consentito la liberazione essi rimangono obbligati per<br />

<strong>in</strong>tero (2/1239c.c.).<br />

Se ci sono più cre<strong>di</strong>tori da un lato e più debitori dall' altro <strong>uno</strong> dei cre<strong>di</strong>tori che libera <strong>uno</strong> dei<br />

suoi debitori <strong>in</strong> <strong>solido</strong>, libera per la sua parte il debitore liberato e tutti gli altri, ma per la residua parte<br />

il debitore liberato e tutti gli altri debitori restano tenuti <strong>in</strong> <strong>solido</strong> verso gli altri cre<strong>di</strong>tori solidali.<br />

Quanto agli effetti <strong>del</strong>la remissione sulle obbligazioni <strong>in</strong><strong>di</strong>visibili ve<strong>di</strong> sopra al n. 6<br />

Con queste prelim<strong>in</strong>ari considerazioni ed avendo già parlato <strong>del</strong>la remissione posso passare ad<br />

esam<strong>in</strong>are tutti gli altri fatti presi <strong>in</strong> considerazione dalla legge per stabilire quale efficacia essi hanno<br />

sul complesso rapporto <strong>di</strong> solidarietà attiva o passiva (v. ¢¡¤£¦¥¨§©¥¤£<br />

135<br />

16. - La novazione tra il <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> ed <strong>uno</strong> dei debitori <strong>in</strong> <strong>solido</strong> libera tutti gli altri debitori<br />

(1/1300c.c.).<br />

7

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