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diritti del creditore di più' coobbligati in solido di cui uno o più' falliti

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Per converso l' obbligazione solidale attiva si risolve <strong>in</strong> una facilitazione a favore <strong>del</strong> debitore che si<br />

libera pagando ad <strong>uno</strong> qualsiasi dei cre<strong>di</strong>tori l' <strong>in</strong>tero debito con la libertà <strong>di</strong> scegliere quello tra essi che,<br />

per effetto <strong>di</strong> rapporti personali particolari e comunque per altre cause, deve <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva avere <strong>di</strong> meno<br />

<strong>del</strong>la somma orig<strong>in</strong>ariamente dovuta.<br />

Rilevo <strong>in</strong>cidentalmente che l' obbligazione solidale può sorgere anche <strong>in</strong> conseguenza <strong>di</strong><br />

un' obbligazione <strong>in</strong>tercorrente tra due soli soggetti.<br />

Si pensi ad un mandato a riscuotere dato dal <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> a più mandatari e costoro si comportano verso il<br />

debitore <strong>del</strong> mandante come suoi cre<strong>di</strong>tori solidali; e, <strong>del</strong> pari, se il debitore <strong>in</strong>carica <strong>di</strong>sgiunta-mente<br />

più persone <strong>di</strong> saldare il debito, qualunque dei suoi mandatari si comporta verso il <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> come un<br />

debitore solidale.<br />

Comunque anche oggi alla concezione pluralistica <strong>del</strong>l' obbliga-zione solidale si contrappone quella<br />

unitaria.<br />

13. - Per mio conto e quasi <strong>in</strong>consciamente io concepisco l' obbligazione come la l<strong>in</strong>ea retta che<br />

deve passare per due punti e l' obbligazione solidale come una gomena fatta <strong>di</strong> più cavi <strong>in</strong>trecciati<br />

<strong>in</strong>sieme dove la forza <strong>di</strong> trazione che essa può esercitare è data dalla somma <strong>del</strong>le forze che possono<br />

esercitare i s<strong>in</strong>goli cavi tra loro soltanto riuniti (più cre<strong>di</strong>tori e più debitori) o talora saldati tra loro da<br />

un capo o dall' altro (un solo <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> - un solo debitore).<br />

Se si considera qu<strong>in</strong><strong>di</strong> l' ogget to <strong>del</strong>l' obbligazione (la forza complessiva <strong>di</strong> tutti i cavi) l' obbligazione<br />

sembra unica; se <strong>in</strong>vece si considerano i soggetti <strong>del</strong>l' obbligazione (gli estremi <strong>del</strong> cavo) l' obbligazione<br />

sembra plurima, fatta <strong>di</strong> più obbligazioni che si riuniscono <strong>in</strong>sieme o talora si fondono <strong>in</strong>sieme.<br />

La similitu<strong>di</strong>ne, spiega a me alcuni effetti <strong>del</strong>l' obbligazione solidale nell' esercizio <strong>del</strong> regresso.<br />

Se <strong>uno</strong> dei cavi <strong>del</strong>la gomena si spezza e non porta più, lo sforzo <strong>di</strong> trazione deve essere, nella<br />

riunione dei cavi che costituiscono la gomena, sopportato dagli altri cavi, ma <strong>di</strong>stribuito ugualmente su<br />

<strong>di</strong> essi; ed, <strong>in</strong>fatti, nel regresso <strong>del</strong> debitore che ha pagato verso i condebitori, l' <strong>in</strong>solvenza <strong>di</strong> <strong>uno</strong> si<br />

ripartisce per contributo tra gli altri condebitori, compreso colui che ha fatto il pagamento (2/1299c.c.).<br />

14. - Ma questa concezione non basta a spiegarci perché alcuni fatti <strong>in</strong>tervenuti tra <strong>uno</strong> dei cre<strong>di</strong>tori<br />

e il debitore o tra il <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> ed <strong>uno</strong> dei debitori hanno efficacia generale (per tutti i cre<strong>di</strong>tori o per tutti<br />

i debitori) o efficacia particolare (limitata cioè a quel <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> o a quel debitore), talora efficacia<br />

generale nel lato attivo ed efficacia particolare nel lato passivo o viceversa.<br />

Subentrano ed <strong>in</strong>terferiscono qui altri fattori, altre idee, che cercherò <strong>di</strong> rendere alla meglio prima<br />

<strong>di</strong> controllarle.<br />

Ed <strong>in</strong> primo luogo <strong>in</strong>terferisce la considerazione che ho già fatto: se l' obbligazione solidale<br />

costituisce una facilitazione <strong>del</strong> <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong> o <strong>del</strong> debitore, ciasc<strong>uno</strong> dei cre<strong>di</strong>tori o dei debitori <strong>in</strong> concreto<br />

ed <strong>in</strong> def<strong>in</strong>itiva deve avere e deve pagare soltanto la sua quota <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to o <strong>di</strong> debito<br />

Se l' oggetto poi <strong>del</strong>l' obbligazione, la prestazione, è unica il ( solidum) ed i soggetti sono più, tra i<br />

soggetti non corre alcun v<strong>in</strong>colo giuri<strong>di</strong>co all' <strong>in</strong>fuori <strong>di</strong> quello che è effetto <strong>del</strong>l' unità <strong>del</strong>la prestazione;<br />

i soggetti sono e restano autonomi l' <strong>uno</strong> dall' altro e liberi <strong>di</strong> agire e <strong>di</strong> comportarsi come meglio<br />

credono nei rapporti col soggetto contrapposto o coi soggetti contrapposti a ciasc<strong>uno</strong> <strong>di</strong> essi.<br />

Ciasc<strong>uno</strong>, pertanto, si regola come crede e vuole, con un limite solo, quello dato dalle<br />

ripercussioni che la mo<strong>di</strong>fica particolare <strong>del</strong> rapporto ha sugli altri <strong>in</strong> sede <strong>di</strong> regresso, dove egli<br />

non può e non deve mai pregiu<strong>di</strong>care ma se mai giovare al condebitore od al con <strong>cre<strong>di</strong>tore</strong>. In<br />

altre parole tra soggetti plurimi <strong>del</strong> lato attivo o passivo <strong>del</strong>l' obbligazione solidale non esiste alcun<br />

<strong>di</strong>ritto o se si vuole, rapporto <strong>di</strong> mandato reciproco per effetto <strong>del</strong> quale <strong>uno</strong> <strong>di</strong> essi possa <strong>in</strong>fluenzare le<br />

legittime aspettative od i doveri <strong>del</strong>l' altro soggetto. Perciò, tutte le volte che una mo<strong>di</strong>fica <strong>del</strong> rapporto<br />

avviene senza l' <strong>in</strong>tervento <strong>di</strong> tutti gli <strong>in</strong>teressati, essa reagisce con efficacia generale quando riguarda la<br />

prestazione, ossia quando colui che si pregiu<strong>di</strong>ca è solo nel pregiu<strong>di</strong>zio e come tale può <strong>di</strong>sporre e<br />

<strong>di</strong>spone liberamente <strong>del</strong>l' <strong>in</strong>tero suo <strong>di</strong>ritto, reagisce <strong>in</strong>vece con efficacia particolare quando riguarda il<br />

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