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Tertulliano . La corona del soldato

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V<br />

Quinto Settimio Fiorente <strong>Tertulliano</strong><br />

(160?–220)<br />

[Quintus Septimius Florens Tertullianus, De <strong>corona</strong> (211), in Jacques-Paul Migne<br />

(cur.), Patrologiae cursus completus. Series <strong>La</strong>tina, Parisiis, Excudebat Migne,<br />

1844, to. 2, cap. 11, coll. 91–93]<br />

CAP. 11<br />

Per affrontare direttamente la questione <strong>del</strong>la <strong>corona</strong> militare, credo<br />

dunque che prima di tutto sia necessario indagare attentamente se in<br />

generale il servizio militare sia consentito ai cristiani. Che senso avrebbe<br />

altrimenti correggere particolari accidentali, quando l’errore<br />

risiede nei presupposti? Crediamo forse che sia lecito sovrapporre un<br />

giuramento 1 umano a uno divino e obbedire a un altro signore dopo<br />

avere promesso a Cristo? e rinnegare il padre e la madre e tutto il<br />

prossimo, che anche la Legge comanda di onorare e di amare dopo<br />

Dio (Esod. 20; Levit. 19), e che anche il Vangelo (Matt. 26, 11), non<br />

tenendo in maggior pregio che il solo Cristo (I Cor. 6; Matt. 5; I Cor.<br />

8), onorò in modo uguale? Sarà lecito maneggiare la spada, quando il<br />

Signore ha detto che morirà di spada chi avrà usato la spada 2? E si affaticherà<br />

in battaglia un figlio <strong>del</strong>la pace, al quale non è consentito<br />

neppure far causa in tribunale? E imporrà catene e carcere e torture e<br />

pena di morte chi non può vendicare neppure le offese ricevute perso-<br />

——<br />

1 Gioco di parole tra sacramentum humanum e sacramentum divinum.<br />

Originariamente sacramentum è l’atto sacro (sacer, sacrum) con il si obbliga se<br />

stessi a qualche prestazione; quindi nel linguaggio militare indica il giuramento<br />

di fe<strong>del</strong>tà con cui il <strong>soldato</strong> si vincola al servizio. Da qui passò all’ambito<br />

religioso a indicare l’impegno che il cristiano contra con il battesimo assumendo<br />

il senso di sacramento.<br />

2 Matt. 26, 52.


32<br />

nalmente? O farà turni di guardia 3 ad altri più che a Cristo? O forse lo<br />

farà nel giorno <strong>del</strong> Signore, quando non lo farebbe neppure per Cristo?<br />

E starà di sentinella davanti a quegli stessi templi che ha ripudiato. E<br />

cenerà lì dove l’Apostolo [I Cor 8, 10] non approva? E di notte custodirà<br />

i demoni che egli mise in fuga con l’esorcismo, riposandosi appoggiato<br />

sulla lancia con la quale fu trapassato il costato di Cristo<br />

(Giov. XIX, 34)? E porterà un vessillo che è rivale di quello di Cristo?<br />

E forse chiederà al centurione la parola d’ordine 4 chi già l’ha ricevuta<br />

da Dio? E dopo la sua morte sarà disturbato dalla tuba <strong>del</strong> suonatore<br />

chi attende di essere risvegliato dalla tuba <strong>del</strong>l’angelo? E sarà cremato<br />

secondo il regolamento militare il cristiano, al quale non era consentito<br />

essere cremato e al quale Cristo condonò le pene <strong>del</strong> fuoco? E<br />

quanti altri doveri militari si possono intendere tra i peccati e devono<br />

essere intesi come una defezione? Già lo stesso passare dall’esercito<br />

<strong>del</strong>la luce all’esercito <strong>del</strong>le tenebre è una defezione. Ovviamente, se<br />

qualcuno ha ricevuto la grazia <strong>del</strong>la fede mentre già serviva l’esercito,<br />

si trova in una condizione differente, come differente era la condizione<br />

di coloro che Giovanni ammetteva al battesimo (Luc. 3, 3), o di<br />

quei devotissimi centurioni, uno dei quali Cristo loda e l’altro Pietro<br />

istruisce nella religione (Att. 10), tuttavia, una volta abbracciata e confermata<br />

la fede, si dovrebbe o abbandonare subito il servizio militare,<br />

come molti hanno fatto, o trovare tutti i cavilli per non compiere infrazioni<br />

contro Dio, che non diventano lecite per il fatto di essere soldati,<br />

oppure, in caso estremo, bisogna subire fino in fondo nel nome di<br />

Dio tutto ciò che l’obbligazione civile reclama ugualmente da tutti. Il<br />

servizio militare non promette infatti l’impunità dei <strong>del</strong>itti o la liberazione<br />

dal martirio. In nessun luogo il cristiano è qualcos’altro di diverso.<br />

C’è un solo e medesimo Vangelo; Cristo rinnegherà chi lo avrà<br />

rinnegato e riconoscerà chi avrà riconosciuto Dio e salverà l’anima<br />

che è stata sacrificata nel suo nome e manderà a morte, di converso,<br />

quella che avrà ottenuto profitto rinnegando il suo nome (Matt. 10,<br />

39). Per lui un credente pagano vale come suo <strong>soldato</strong>, così come un<br />

——<br />

3 Il termine statio indica nel linguaggio militare il posto di sentinella e quindi il<br />

turno di guardia e nel linguaggio <strong>del</strong>la liturgia cristiana il digiuno e la veglia che<br />

precedono l’eucarestia, ancora presenti nella prassi <strong>del</strong>le stazioni quaresimali.<br />

4 Signum vale sia come «parola d’ordine» all’interno di un accampamento sia come<br />

il sigillo che il cristiano riceve con il battesimo.


<strong>soldato</strong> di fede incerta vale come un pagano. <strong>La</strong> condizione <strong>del</strong>la fede<br />

non ammette costrizioni. Non è costretto a peccare chi ha il solo obbligo<br />

di non peccare. Infatti, se anche qualcuno è costretto a sacrificare<br />

agli dei pagani e ad abiurare la fede con la violenza <strong>del</strong>la tortura o<br />

<strong>del</strong>le pene, ciò nonostante la dottrina cristiana non riconosce in nessun<br />

modo tale costrizione perché l’obbligo di fuggire l’abiura e di accettare<br />

il martirio è più forte <strong>del</strong>l’obbligo di evitare le sofferenze e di adempiere<br />

i doveri civili. Del resto, una giustificazione di questo tipo<br />

sovverte l’intera essenza <strong>del</strong> giuramento battesimale, tanto che apre la<br />

strada ai peccati volontari. Infatti si potrebbe intendere anche la volontà<br />

come una costrizione, poiché anch’essa potrebbe avere qualcosa che<br />

la costringe. Potrei proporre queste osservazioni anche per gli altri<br />

motivi con cui si giustifica il portare le corone onorarie, che per lo più<br />

invocano l’obbligo, mentre invero dovremmo evitare le cariche per<br />

non essere indotti al peccato, oppure dovremmo sopportare il martirio<br />

per rinnegare gli obblighi. Non tratterò ulteriormente la prima parte<br />

<strong>del</strong>la questione, cioè se il servizio militare sia illecito in se stesso, per<br />

passare alla seconda parte. Infatti se il servizio militare sarà confutato<br />

in tutti i modi, sarebbe poi inutile discutere <strong>del</strong>la <strong>corona</strong> militare.<br />

33

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