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geologia della piana del fucino - Idrogeologia quantitativa

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Università degli Studi di Roma “La Sapienza”<br />

Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali<br />

Corso di Laura in Scienze Geologiche<br />

Tesina di Laurea Sperimentale in<br />

Rilevamento Geologico Tecnico<br />

Misure di portata nei canali <strong><strong>del</strong>la</strong> Piana<br />

<strong>del</strong> Fucino<br />

Relatore Laureando<br />

Dott. Marco Petitta Emanuele Baldi<br />

Anno accademico 2000-2001<br />

Matricola<br />

11097713


INDICE<br />

INTRODUZIONE…………………………………………………pag 1<br />

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO……………………………1<br />

INQUADRAMENTO GEOLOGICO………………………………2<br />

GEOLOGIA DELLA PIANA DEL FUCINO…………………..4<br />

SISMICITÀ………………………………………………………………8<br />

IL PROSCIUGAMENTO DEL LAGO FUCINO……………..9<br />

LA BONIFICA ROMANA…………………………………..9<br />

LA BONIFICA TORLONIA………………………………...9<br />

IDROGEOLOGIA DELLA PIANA DEL FUCINO…………11<br />

METODOLOGIE ANALITICHE………………………………..15<br />

DATI ANALITICI…………………………………………………….17<br />

CONCLUSIONI……………………………………………………….19<br />

BIBLIOGRAFIA………………………………………………………20<br />

TAVOLE


INTRODUZIONE<br />

In questo lavoro vengono presentati i risultati di una campagna<br />

in cui sono state effettuate misure di portata all’interno dei<br />

canali e dei fossi <strong><strong>del</strong>la</strong> Piana <strong>del</strong> Fucino, nel mese di maggio<br />

2002. I dati ottenuti sono stati confrontati con quelli ottenuti da<br />

Del Bon (dicembre 2000 e marzo 2001).<br />

INQUADRAMENTO GEOGRAFICO<br />

La Piana <strong>del</strong> Fucino è situata in provincia di L’Aquila, ed è<br />

compresa in gran parte nei Fogli 152 (Sora), 146 (Sulmona),<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Carta d’Italia in scala 1:100.000, e in minima parte nei<br />

Fogli 145 (Avezzano) e 151 (Alatri).<br />

Essa occupa una <strong>del</strong>le conche intramontane appenniniche, ed<br />

ha una quota minima di circa 650 m all’interno <strong>del</strong> Bacinetto.<br />

È racchiusa dalle dorsali montuose carbonatiche<br />

<strong>del</strong>l’Appennino centrale.<br />

A S e ad E i Monti <strong><strong>del</strong>la</strong> Marsica arrivano a 1.340 m nel Monte<br />

Pietrascritta e 1.382 m nel Monte Tricella, mentre a N si<br />

raggiungono i 2.349 m nel Monte Sirente e 2.487 m nel Monte<br />

Velino. A W è bordata dai più modesti Monte Salviano e Monte<br />

Cimarani (900 m circa).<br />

La Piana <strong>del</strong> Fucino ha una forma romboidale, con una<br />

ampiezza massima di 27 km tra Avezzano e Gioia dei Marsi e di<br />

17 km tra Luco dei Marsi e Aielli.<br />

1


INQUADRAMENTO GEOLOGICO<br />

L’area in cui è stata svolta la campagna si trova all’interno<br />

<strong>del</strong>l’Appennino centrale, caratterizzato dall’affioramento di<br />

sequenze carbonatiche mesozoiche e cenozoiche, depositatesi in<br />

un ambiente di piattaforma (Accordi e Carbone, 1988; Carrara,<br />

1989).<br />

La potenza <strong><strong>del</strong>la</strong> successione laziale-abruzzese supera i 4.000<br />

m, poiché la sedimentazione è stata accompagnata da una<br />

notevole subsidenza per tutto il mesozoico (Praturlon, 1993).<br />

Nel Triassico superiore la Tetide in espansione determinava la<br />

formazione di una o più piattaforme isolate di tipo bahamiano,<br />

lungo il suo margine meridionale africano. Le litofacies presenti<br />

sono costituite da dolomie ciclotemiche e massive <strong>del</strong> Norico-<br />

Retico, depositatesi in una piattaforma carbonatica evaporitica<br />

con ristretta circolazione <strong>del</strong>le acque (Strati di Filettino).<br />

Nel Lias inferiore la deposizione <strong>del</strong>le Dolomie di Castelmanfrino<br />

è coeva con la formazione <strong>del</strong> Calcare Massiccio nell’Appennino<br />

Umbro-Marchigiano, ma indica una variazione nelle condizioni<br />

ambientali.<br />

Nel Lias medio-superiore la piattaforma si smembra lungo la<br />

linea Ancona-Anzio, e il settore occidentale viene ribassato a<br />

formare un bacino a sedimentazione calcareo-silico-marnosa.<br />

Invece, l’attuale area laziale-abruzzese rimane in piattaforma<br />

con la deposizione dei Calcari a Palaeodasycladus.<br />

Dal Dogger al Cretaceo inferiore si depongono calcari micritici<br />

2


con alternanze di calcari dolomitici e dolomie, in un ambiente di<br />

laguna ristretta. L’area di soglia è caratterizzata dalla<br />

deposizione di calcari biodetritici e ad ooidi e da calcari<br />

biocostruiti di scogliera a coralli ed alghe rosse (Calcari a<br />

Ellipsactinia).<br />

Nell’Aptiano-Albiano si verificano episodi emersivi, come indica<br />

il ritrovamento di resti di Conifere (Brachyphyllum) all’interno<br />

dei litotipi dolomitici.<br />

Nel Cenomaniano l’emersione interessò parte <strong><strong>del</strong>la</strong> piattaforma,<br />

che localmente fu sottoposta a dissoluzione <strong>del</strong>le rocce<br />

carbonatiche con la formazione di livelli bauxitici, presenti<br />

attualmente nella Marsica.<br />

Gli episodi bauxitici sono assenti in altre zone, ad esempio nei<br />

Monti Simbruini-Ernici. Ciò indica che già nel Cenomaniano la<br />

piattaforma carbonatica era sede di una tettonica attiva che<br />

l’aveva smembrata in blocchi rialzati e ribassati.<br />

Questi eventi tettonici sono il lontano riflesso <strong>del</strong>l’inizio <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

convergenza tra le placche Africana ed Europea, che determinò<br />

la chiusura <strong><strong>del</strong>la</strong> Tetide. In questo periodo sono più frequenti gli<br />

accumuli di megabrecce ai margini <strong><strong>del</strong>la</strong> piattaforma.<br />

Nel Cretaceo superiore si depositarono calcari con resti di<br />

Rudiste (Radiolitidi) nelle aree di piattaforma aperta, e calcari<br />

biocostruiti (Caprinidi, Ippuritidi, Coralli) nell’ambiente di<br />

soglia.<br />

La sedimentazione si interrompe a più livelli nel Paleogene,<br />

anche se in alcune aree la sequenza carbonatica si arresta già<br />

nell’Aptiano. Essa riprende nel Miocene inferiore-medio con la<br />

3


deposizione di calcari biodetritici di rampa carbonatica (Calcari<br />

a Briozoi e Litotamni), diffusi in tutto l’Appennino centrale.<br />

Nel Serravalliano la deposizione di poche decine di metri di<br />

emipelagiti a planctonici (Marne a Orbulina), indica un<br />

approfondimento <strong>del</strong>l’ambiente di sedimentazione, che precede<br />

la deposizione <strong>del</strong>le torbiditi silicoclastiche all’interno<br />

<strong>del</strong>l’avanfossa appenninica.<br />

Infatti, nel Miocene superiore le unità strutturali <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

piattaforma laziale-abruzzese vennero coinvolte nella<br />

strutturazione <strong><strong>del</strong>la</strong> catena, che procede verso E seguendo<br />

l’arretramento <strong><strong>del</strong>la</strong> subduzione <strong><strong>del</strong>la</strong> litosfera adriatica<br />

(Cipollari e altri, 1995).<br />

Contemporaneamente, l’estensione si propaga dal bacino di<br />

retroarco tirrenico verso E all’interno <strong><strong>del</strong>la</strong> catena (Doglioni,<br />

1991).<br />

L’estensione ha determinato la formazione di numerose conche<br />

intramontane di origine tettonica (Rieti, L’Aquila, Sulmona,<br />

Fucino, Sora).<br />

GEOLOGIA DELLA PIANA DEL FUCINO<br />

La conca <strong>del</strong> Fucino si originò nel Pliocene superiore, a causa<br />

<strong>del</strong>l’azione di faglie a gradinata che ribassavano il settore<br />

centrale (Bosi, 1989; Galadini, 1989; Galadini e Giraudi, 1989).<br />

L’apertura <strong>del</strong> bacino è iniziata nel settore settentrionale ed è<br />

proseguita verso S, come indicato dall’età più antica dei terreni<br />

4


affioranti a Celano e Aielli.<br />

Si tratta di faglie a cinematica distensiva che hanno portato il<br />

basamento carbonatico a profondità superiori a 1.000 m dalla<br />

superficie topografica.<br />

Figura 1. Carta geologica <strong>del</strong> bacino <strong>del</strong> Fucino. Legenda: (1) depositi alluvionali<br />

antichi e recenti (Pleistocene superiore-Olocene; (2) depositi alluvionali di conoide<br />

(Pleistocene medio); (3) depositi lacustri (Pleistocene medio-superiore); (4) depositi<br />

fluviali (Pleistocene medio); (5) depositi alluvionali di conoide (Pleistocene<br />

superiore); (6) flysch (Messiniano); (7) Marne a Orbulina (Messiniano inferiore);<br />

(8) Calcari a Briozoi e Litotamni (Langhiano-Serravalliano); (9) calcari cretacei<br />

(Cretaceo superiore); (10) calcari cretacei (Cretaceo inferiore); (11) calcari<br />

giurassici (Dogger-Malm); (12) calcari giurassici (Lias); (13) faglie dirette; (14)<br />

sovrascorrimenti; (15) retroscorrimenti. Da Cavinato e altri, 1999.


La conca <strong>del</strong> Fucino si trovava in un’area già emersa,<br />

caratterizzata inizialmente dalla deposizione di sedimenti<br />

alluvionali provenienti dall’erosione dei rilievi calcarei<br />

circostanti (Petitta e altri, 2000).<br />

Successivamente, nella conca si è originato un lago, con<br />

sedimentazione di alluvioni fluvio-lacustri, caratterizzate da<br />

livelli ghiaiosi, sabbiosi e limosi.<br />

Il lago ha subito nel tempo notevoli oscillazioni, influenzate<br />

dalle variazioni climatiche.<br />

La geometria <strong><strong>del</strong>la</strong> conca <strong>del</strong> Fucino è stata causata<br />

dall’orientazione <strong>del</strong>le faglie che la hanno originata. Le linee<br />

tettoniche principali hanno direzione appenninica e<br />

antiappenninica e determinano la forma romboidale <strong><strong>del</strong>la</strong> conca<br />

(figura 2).<br />

Le principali faglie con direzione NW-SE sono:<br />

- la faglia di Pescina e <strong>del</strong> Monte Parasano, che raggiunge<br />

Celano e prosegue all’interno dei rilievi calcarei verso<br />

Ovindoli<br />

- la faglia Gioia dei Marsi – S. Benedetto dei Marsi, a cui<br />

sono connessi i principali movimenti <strong>del</strong> terremoto <strong>del</strong><br />

1915<br />

- la faglia di Ortucchio e la faglia di Borgo Ottomila,<br />

segnalate anche con le prospezioni geofisiche<br />

- la faglia di Trasacco, che si biforca in due rami, uno che<br />

prosegue nella Vallelonga, un altro che si collega alla<br />

faglia di Monte Alto<br />

6


- la faglia di Luco dei Marsi, continua tra Luco e Avezzano,<br />

si biforca nella parte meridionale<br />

Le faglie ad andamento NE-SW sono:<br />

- faglia Avezzano – Celano<br />

- faglia Cerchio – Petogna, evidenziata in profondità dalle<br />

prospezioni geofisiche<br />

Sono presenti anche faglie con direzione E-W. La più<br />

importante costituisce il margine <strong><strong>del</strong>la</strong> conca tra Aielli e<br />

Celano (Giraudi, 1986, 1989).<br />

Figura 2. La geometria romboidale <strong><strong>del</strong>la</strong> Piana <strong>del</strong> Fucino è determinata dalle<br />

faglie distensive bordiere. Da Giraudi, 1989.<br />

7


SISMICITÀ<br />

Nel 1915 il Fucino e la Marsica vennero interessati da un<br />

terremoto catastrofico, di magnitudo M1=6,8 ed intensità I=XI<br />

grado MCS, che causò oltre 30.000 vittime (Serva e altri, 1986).<br />

Si tratta di un episodio particolare, poiché in precedenza erano<br />

stati registrati sismi con intensità modesta, al massimo <strong>del</strong> VII<br />

grado MCS. Ciò potrebbe indicare che i tempi di ritorno dei<br />

sismi catastrofici sono piuttosto lunghi nell’area fucense, e<br />

quindi non rilevati storicamente (Molin, 1989).<br />

Tuttavia, sono evidenti i segni lasciati da terremoti in età<br />

preistorica e storica (Giraudi, 1989). Il più antico è dovuto alla<br />

faglia Avezzano-Celano, che taglia la s<strong>piana</strong>ta di abrasione di<br />

Avezzano mo<strong><strong>del</strong>la</strong>ta 18-20.000 anni fa.<br />

Un altro sisma si verificò circa 6.000 anni fa a causa <strong>del</strong><br />

movimento <strong><strong>del</strong>la</strong> faglia Gioia dei Marsi – S. Benedetto dei Marsi.<br />

Altri sismi sono stati documentati dal crollo di grossi blocchi<br />

all’interno <strong>del</strong>le grotte presenti nei rilievi carsici circostanti la<br />

<strong>piana</strong>, tra 5.500 e 3.100 anni fa.<br />

Infine, un ultimo terremoto avvenne prima <strong>del</strong> basso Medio Evo,<br />

ed è stato identificato perché il canale costruito dai Romani<br />

durante la prima bonifica <strong>del</strong> lago si presenta dislocato.<br />

8


IL PROSCIUGAMENTO DEL LAGO FUCINO<br />

Il lago era soggetto ad oscillazioni imprevedibili determinate da<br />

oscillazioni climatiche e dalla tettonica recente, causando<br />

alluvioni improvvise e rendendo impossibile una stabile<br />

utilizzazione agricola dei terreni.<br />

LA BONIFICA ROMANA<br />

Il primo tentativo di bonifica fu iniziato in epoca romana, nel 41<br />

d. C. dall’imperatore Claudio. Le acque <strong>del</strong> lago furono<br />

convogliate nel fiume Liri, attraverso un collettore sotterraneo<br />

che passava sotto il Monte Salviano e i Campi Patentini (Burri,<br />

2000a).<br />

La galleria era lunga circa 5.650 m e poteva trasportare circa 9<br />

m³/s, mentre il canale collettore esterno era lungo 4,5 km.<br />

La bonifica romana rese utilizzabili circa 800 ettari di terreno,<br />

resi fertili anche dai depositi limosi.<br />

Successivamente, la funzionalità <strong><strong>del</strong>la</strong> galleria decrebbe e già<br />

nel VI-VII secolo il livello <strong>del</strong> lago era tornato quello precedente<br />

alla bonifica.<br />

LA BONIFICA TORLONIA<br />

Il prosciugamento definitivo <strong>del</strong> lago fu realizzato dal 1854 al<br />

1875 grazie all’intervento <strong>del</strong> ricco banchiere Alessandro<br />

Torlonia (Burri, 2000b).<br />

9


Venne scavata una nuova galleria, capace di trasportare 50<br />

m³/s.<br />

Il Canale Collettore esterno è lungo 8 km e convoglia le acque<br />

nella galleria sotterranea. Esso è collegato al Bacinetto, che è<br />

l’area più depressa <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>piana</strong> ed ha il compito di raccogliere le<br />

acque per evitare pericolose piene al fiume Liri.<br />

Le acque <strong>del</strong> Bacinetto raggiungono il Canale Collettore per<br />

mezzo <strong><strong>del</strong>la</strong> Piccola Cinta.<br />

La Grande Cinta, o Canale Allacciante, è un grande canale di<br />

circonvallazione, collegato al Canale Collettore centrale tramite<br />

una rete di canali posti alla distanza di 1 km l’uno dall’altro.<br />

La bonifica ha permesso l’utilizzazione di 14.000 ettari di<br />

terreni, impiegati per coltivazioni agricole di barbabietola da<br />

zucchero, grano e patate, e recentemente anche di insalata e<br />

carote, ortaggi che richiedono una grande quantità d’acqua per<br />

l’irrigazione.<br />

10


IDROGEOLOGIA DELLA PIANA DEL FUCINO<br />

La conca <strong>del</strong> Fucino si è originata sopra i rilievi carbonatici<br />

<strong>del</strong>l’Appennino laziale-abruzzese, da cui è circondata.<br />

La depressione ha ospitato il lago fino al XIX secolo ed è<br />

riempita da depositi alluvionali lacustri, che raggiungono uno<br />

spessore di circa 1.000 m (Giraudi, 1994).<br />

I rilievi circostanti sono fratturati e intensamente carsificati, e<br />

costituiscono acquiferi con sorgenti di notevole portata.<br />

Il gruppo <strong>del</strong> Monte Velino fa parte <strong>del</strong>l’unità idrogeologica<br />

Monte Velino – Monte Giano – Monte Nuria, e drena verso le<br />

sorgenti <strong>del</strong> Peschiera, eccetto per il blocco carbonatico dei Tre<br />

Monti, che in parte riversa le sue acque verso il Fucino (Celico,<br />

1983).<br />

L’unità Monte Cornacchia – Monti <strong><strong>del</strong>la</strong> Meta può essere<br />

suddivisa in tre subunità idraulicamente indipendenti.<br />

(1) La struttura di Monte Pianeccia è separata dalle altre<br />

dalla faglia bordiera orientale <strong>del</strong> Fucino (faglia S.<br />

Benedetto dei Marsi – Gioia dei Marsi), e dalla<br />

sovrapposizione <strong>del</strong> bordo occidentale di Colle S.<br />

Bernardo sui depositi flyschoidi <strong><strong>del</strong>la</strong> Valle Marrana. Il<br />

punto più depresso <strong><strong>del</strong>la</strong> struttura idrogeologica si trova<br />

nei pressi di Venere, dove la falda emerge lungo un fronte<br />

acquifero abbastanza sparso che comprende le sorgenti<br />

<strong>del</strong> Gruppo Restina (0,8 m³/s. Celico, 1983).<br />

11


(2) La struttura di Monte Fontecchia si trova a SW <strong><strong>del</strong>la</strong><br />

precedente, ed è stata sovrascorsa dalla dorsale di Monte<br />

Cornacchia lungo il Fossato di Rosa. L’idrostruttura<br />

drena verso la Piana <strong>del</strong> Fucino lungo un unico fronte<br />

acquifero, che si estende da Ortucchio a Trasacco e viene<br />

intercettato dal Canale Allacciante Meridionale (sorgenti<br />

<strong>del</strong> Gruppo Strada 0,1 m³/s e sorgenti <strong>del</strong> Gruppo<br />

Recinto 0,4 m³/s. Celico, 1983).<br />

(3) La struttura di Monte Cornacchia – Monti <strong><strong>del</strong>la</strong> Meta, che<br />

comprende i Monti Carseolani, drena le sue acque verso<br />

la sorgente <strong>del</strong> Fibreno (circa 18 m³/s) presso Sora, e nel<br />

gruppo <strong><strong>del</strong>la</strong> Meta.<br />

La Piana <strong>del</strong> Fucino è una unità idrogeologica separata dagli<br />

acquiferi carbonatici adiacenti. Essa è colmata da sedimenti<br />

alluvionali detritici (ghiaie, sabbie, limi, argille), che<br />

determinano differenti caratteristiche di permeabilità<br />

<strong>del</strong>l’acquifero (Burri e Petitta, 1999).<br />

I canali <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>piana</strong> sono alimentati sia dai corsi d’acqua che<br />

provengono dagli acquiferi carbonatici, sia dalle sorgenti che<br />

ricadono ai margini <strong><strong>del</strong>la</strong> <strong>piana</strong> e dalle sorgenti lineari che<br />

alimentano i canali in alveo.<br />

La portata <strong>del</strong>le sorgenti è variabile nel corso <strong>del</strong>l’anno,<br />

influenzata dalle precipitazioni e dalle temperature<br />

stagionali, che determinano differenti valori di<br />

evapotraspirazione.<br />

Un eccedenza di acque si verifica solamente nel periodo<br />

autunnale e invernale, da novembre a marzo. Al contrario, in<br />

12


primavera e in estate, da aprile a ottobre, le precipitazioni<br />

non riescono a bilanciare le perdite di acqua nel bacino,<br />

poiché l’evapotraspirazione è molto elevata.<br />

Inoltre, in estate viene utilizzata una grande quantità<br />

d’acqua per irrigare le coltivazioni, proveniente sia dai canali<br />

sia dai più di 200 pozzi perforati dagli anni cinquanta.<br />

In pochi anni il pompaggio eccessivo di acqua dai pozzi ha<br />

provocato l’abbassamento <strong><strong>del</strong>la</strong> falda negli acquiferi<br />

carbonatici, ed il prosciugamento di alcune sorgenti.<br />

Inoltre, mentre nella stagione invernale la ricarica degli<br />

acquiferi riesce a compensare il prelievo di acqua dai pozzi,<br />

nella stagione estiva ciò non avviene, e si determina un<br />

gradiente inverso <strong><strong>del</strong>la</strong> superficie piezometrica, diretto dalla<br />

Piana <strong>del</strong> Fucino verso i rilievi circostanti (Burri e Petitta,<br />

1999, 2000).<br />

Quindi, si verificano condizioni pericolose per l’inquinamento<br />

degli acquiferi carbonatici, poiché le acque provenienti dai<br />

sedimenti <strong><strong>del</strong>la</strong> Piana <strong>del</strong> Fucino sono ricche di sostanze<br />

inquinanti, che derivano da prodotti agricoli e industriali<br />

(figura 3).<br />

13


Figura 3. Schema idrogeologico (non in scala) al margine <strong><strong>del</strong>la</strong> Piana <strong>del</strong><br />

Fucino, dove si trovano la maggior parte dei pozzi: situazione normale (sopra)<br />

e situazione estiva (sotto). Da Burri e Petitta, 1999.<br />

14


METODOLOGIE ANALITICHE<br />

La portata di un corso d’acqua (Q) è il volume di acqua che<br />

attraversa una sezione nell’unità di tempo, e viene espressa<br />

dalla relazione<br />

Q = A * Vm<br />

in cui A è l’area <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione e Vm la velocità media.<br />

Per il calcolo <strong><strong>del</strong>la</strong> portata viene utilizzato il metodo <strong>del</strong>le<br />

portate parziali.<br />

La sezione viene divisa in un certo numero di settori, di cui si<br />

calcola la portata.<br />

Si misura la velocità a varie profondità, lungo linee verticali<br />

distanziate dalle sponde in modo il più uniforme possibile.<br />

Si calcola la velocità media su ogni verticale.<br />

Si calcola la portata in ogni settore individuato utilizzando i<br />

punti medi <strong><strong>del</strong>la</strong> distanza fra la verticale e le altre due<br />

adiacenti.<br />

Infine, si sommano le portate di ogni settore, ottenendo la<br />

portata media <strong>del</strong> corso d’acqua.<br />

È molto importante la regolarità <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione di misura. A tal<br />

fine si è provveduto alla pulizia di ogni sezione, rimuovendo<br />

le piante acquatiche, i ciottoli e i rifiuti che modificavano il<br />

flusso <strong>del</strong>l’acqua rendendolo troppo turbolento.<br />

Si ricorda che la velocità <strong>del</strong>l’acqua non è uniforme, ma è<br />

minima sul fondo e massima poco sotto il pelo libero (figura<br />

4).<br />

15


Figura 4. Distribuzione <strong><strong>del</strong>la</strong> velocità <strong><strong>del</strong>la</strong> corrente lungo le verticali di una<br />

sezione di un corso d’acqua.<br />

Le misure di portata sono state eseguite con un mulinello<br />

idrometrico <strong><strong>del</strong>la</strong> OTT MESSTECHNIK “tipo C2”, dotato di<br />

un’elica di 3 cm di diametro e di tre aste svitabili. Un contatore<br />

elettronico rileva il numero di giri <strong>del</strong>l’elica in 30 secondi. Il<br />

numero di giri (n) è legato alla velocità puntuale (V) dalle<br />

seguenti relazioni:<br />

per n


DATI ANALITICI<br />

Sono state realizzate 11 sezioni di misura nei canali <strong><strong>del</strong>la</strong> Piana<br />

<strong>del</strong> Fucino. Otto di esse (sezioni 1-7 e 9) si trovano presso<br />

Trasacco, la sezione 8 ricade presso Venere, in località I Molini,<br />

la 10 è situata presso Aielli e la 11 alle Paludi di Celano (tavole<br />

sull’ubicazione <strong>del</strong>le sezioni).<br />

Le sezioni di Trasacco e di Venere si riferiscono a sorgenti che<br />

derivano dagli acquiferi carbonatici meridionali e orientali che<br />

bordano la <strong>piana</strong>, le sezioni di Aielli e <strong>del</strong>le Paludi di Celano si<br />

trovano all’apice <strong>del</strong>le conoidi pleistoceniche situate ai piedi<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> Serra di Celano.<br />

Le misure sono state effettuate tra il 6 e il 9 maggio 2002.<br />

I dati ottenuti sono stati confrontati con quelli di dicembre<br />

2000 per le sezioni 1-8 e 10-11, e di marzo 2001 per la sezione<br />

9 (Del Bon).<br />

La portata massima è stata misurata nel Fosso 40 (sezione 1),<br />

con 407 l/s, la minima alle Paludi di Celano, con 69 l/s.<br />

In generale si osserva come la portata sia diminuita<br />

notevolmente rispetto alla stagione invernale 2000/2001,<br />

eccetto per le sezioni 6 e 7.<br />

In generale la diminuzione di portata varia tra il 25% e il 56%,<br />

tranne per le sezioni 1 (-17%) e 9 (-90%).<br />

L’estrema diminuzione di portata per la sezione 9 (Fosso 38) è<br />

da imputare al prelievo di acqua dal canale per l’irrigazione.<br />

Infatti, le sezioni 5 e 6, situate in sinistra e in destra <strong>del</strong> Fosso<br />

17


38 prima <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione 9, hanno in totale una portata maggiore<br />

(169 l/s) di questa (117 l/s). Quindi, il prelievo di acqua deve<br />

trovarsi lungo il Fosso 38 tra le sezioni 5 e 6 e la sezione 9.<br />

La sezione 7, effettuata nel Fosso 37, è la più orientale <strong>del</strong>l’area<br />

di Trasacco, e si osserva un incremento di portata da 15 a 82<br />

l/s.<br />

La sezione 4 è stata eseguita nell’area <strong>del</strong>le sorgenti Recinto I,<br />

infatti è quella che ha avuto la minore diminuzione di portata,<br />

da 493 l/s a dicembre 2000 a 407 l/s a maggio 2002.<br />

La sezione di Venere ha dimezzato la sua portata, da 256 l/s a<br />

133 l/s.<br />

La sezione di Aielli è rimasta pressoché costante, con 123 l/s a<br />

maggio 2002 rispetto ai 129 l/s a dicembre 2000.<br />

La sezione <strong>del</strong>le Paludi di Celano ha aumentato la sua portata,<br />

da 34 l/s a dicembre 2000 a 69 l/s a maggio 2002.<br />

18


CONCLUSIONI<br />

Nell’area di Trasacco e nella sezione 8 di Venere si osserva una<br />

generale diminuzione di portata a maggio 2002 rispetto a<br />

dicembre 2000 e marzo 2001. In particolare per l’area di<br />

Trasacco si passa da 2.934 l/s nella scorsa stagione a 1.344 l/s<br />

attuali. La portata è più che dimezzata, e il basso valore attuale<br />

è dovuto in gran parte al prelievo di acqua dai canali per<br />

l’irrigazione.<br />

Ad Aielli la portata è rimasta costante, mentre alle Paludi di<br />

Celano è raddoppiata.<br />

In totale, nella Piana <strong>del</strong> Fucino la portata a maggio 2002 è di<br />

1.669 l/s, la metà <strong><strong>del</strong>la</strong> portata misurata nella stagione<br />

invernale 2000-2001, che era di 3.353 l/s.<br />

19


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22


Misura di portata con idromulinello Data: 6/5/2002,<br />

Corso d'acqua: Fosso 40 Località: Il Molino Sezione n° 1<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 3,3 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,00 0<br />

5 18 8 109 41 33 121 45 45 0,43 0,04 15<br />

40 20 10 129 48 5 153 56 0,52 0,08 40<br />

80 25 15 137 50 5 190 69 0,59 0,10 59<br />

120 28 18 82 31 8 156 57 0,44 0,11 48<br />

160 25 15 71 27 5 130 48 0,38 0,10 38<br />

200 24 14 72 28 4 130 48 0,38 0,10 38<br />

240 32 22 55 22 12 163 59 3 302 107 0,63 0,13 78<br />

280 34 24 40 17 14 122 45 4 209 75 0,46 0,13 62<br />

320 33 23 32 14 13 107 40 40 3 129 48 034 0,34 007 0,07 25<br />

325 33 23 19 10 13 102 38 3 119 44 0,31 0,01 4<br />

330 0<br />

0<br />

5<br />

10<br />

15<br />

20<br />

25<br />

30<br />

35<br />

40<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 407 l/s<br />

0 50 100 150 200 250 300 350


Misura di portata con idromulinello Data: 7/5/2002,<br />

Corso d'acqua: Fosso strada 36 Località: Trasacco Sezione n° 2<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 1 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,00 0<br />

5 30 28 37 16 20 70 27 10 74 28 5 56 22 0,23 0,02 5<br />

15 24 22 65 25 14 72 28 4 107 40 0,31 0,03 10<br />

30 30 28 80 31 20 90 34 10 110 41 5 120 44 0,37 0,04 16<br />

45 28 26 100 37 18 103 39 8 119 44 0,40 0,04 17<br />

60 28 26 129 48 18 110 41 8 139 51 0,46 0,04 19<br />

75 25 23 130 48 15 109 41 5 135 50 0,46 0,04 18<br />

90 30 28 124 46 20 102 38 10 127 47 5 123 45 0,44 0,03 13<br />

95 24 22 112 42 14 103 39 4 98 37 0,39 0,01 4<br />

100 00<br />

0<br />

5<br />

10<br />

15<br />

20<br />

25<br />

30<br />

35<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 102 l/s<br />

0 20 40 60 80 100 120


Misura di portata con idromulinello Data: 7/5/2002,<br />

Corso d'acqua: Fosso 39 Località: Trasacco Sezione n° 3<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 1,7 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,01 0<br />

5 80 55 32 14 45 42 18 0,16 0,03 5<br />

10 62 37 64 25 27 126 46 12 117 43 0,38 0,11 41<br />

40 55 30 125 46 20 134 49 5 130 48 0,48 0,17 81<br />

70 60 35 94 35 25 106 40 10 118 44 0,40 0,18 70<br />

100 55 30 88 33 20 97 36 5 98 37 0,36 0,17 60<br />

130 58 33 84 32 23 97 36 8 105 39 0,36 0,17 62<br />

160 58 33 73 28 23 63 25 8 41 17 0,23 0,10 24<br />

165 68 43 64 25 33 48 20 0,22 0,03 6<br />

170 00<br />

0<br />

10<br />

20<br />

30<br />

40<br />

50<br />

60<br />

70<br />

80<br />

90<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 349 l/s<br />

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180


Misura di portata con idromulinello Data: 9/5/2002,<br />

Corso d'acqua: Recinto I Località: Trasacco Sezione n° 4<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 1,15 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,00 0<br />

5 2 0,00 0<br />

15 5 0,01 0<br />

30 23 13 49 20 3 56 22 0,21 0,03 7<br />

45 23 13 95 36 3 67 26 0,31 0,04 12<br />

60 41 31 75 29 21 112 42 11 114 42 0,38 0,06 22<br />

75 47 37 86 33 27 100 37 17 114 42 7 112 42 0,39 0,07 27<br />

90 50 40 101 38 30 115 43 20 117 43 10 115 43 0,42 0,07 31<br />

105 48 38 84 32 28 90 34 18 104 39 8 98 37 0,35 0,05 19<br />

115 0 001 0,01 0<br />

0<br />

10<br />

20<br />

30<br />

40<br />

50<br />

60<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 118 l/s<br />

0 20 40 60 80 100 120 140


Misura di portata con idromulinello Data: 7/5/2002,<br />

Corso d'acqua: sinistra Fosso 38 Località: le Balze Sezione n° 5<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 1,2 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,00 0<br />

5 28 23 13 00 0 33 40 17 0,08 0,03 2<br />

20 30 25 44 18 15 94 35 5 76 29 0,28 0,05 15<br />

40 32 27 17 91 34 7 97 36 0,35 0,06 23<br />

60 34 29 46 19 19 96 36 9 118 44 0,33 0,07 22<br />

80 28 23 67 26 13 112 42 3 115 43 0,37 0,06 21<br />

100 25 20 47 19 10 46 19 5 43 18 0,19 0,04 8<br />

115 10 5 0 0 0,00 0,01 0<br />

120 0 0,00 0<br />

0<br />

5<br />

10<br />

15<br />

20<br />

25<br />

30<br />

35<br />

40<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 90 l/s<br />

0 20 40 60 80 100 120 140


Misura di portata con idromulinello Data: 7/5/2002,<br />

Corso d'acqua: destra Fosso 38 Località: le Balze Sezione n° 6<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 1,6 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,00 0<br />

10 8 3 0 0 0,00 0,01 0<br />

30 20 10 36 16 5 41 17 0,16 0,05 8<br />

60 25 15 51 21 5 61 24 0,22 0,06 14<br />

80 30 20 59 23 10 60 24 0,23 0,09 21<br />

120 35 25 63 25 15 62 24 0,24 0,12 30<br />

155 20 10 29 13 5 27 13 0,13 0,05 6<br />

160 0 0,00 0<br />

0<br />

5<br />

10<br />

15<br />

20<br />

25<br />

30<br />

35<br />

40<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 79 l/s<br />

0 20 40 60 80 100 120 140 160 180


Misura di portata con idromulinello Data: 9/5/2002,<br />

Corso d'acqua: Fosso 37 Località: S. Nicola Sezione n° 7<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 1,2 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,00 0<br />

5 40 30 8 7 20 20 10 10 23 11 0,09 0,04 4<br />

20 42 32 36 16 22 76 29 12 73 28 3 85 32 0,26 0,07 19<br />

40 42 32 37 16 22 66 26 12 67 26 3 75 29 0,24 0,08 20<br />

60 42 32 53 21 22 64 25 12 63 25 3 58 23 0,23 0,08 20<br />

80 42 32 38 16 22 48 20 12 26 12 3 23 11 0,15 0,08 12<br />

100 30 20 14 8 10 26 12 0,10 0,05 6<br />

115 25 15 6 6 5 13 8 0,07 0,02 2<br />

120 0 0,00 0<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 82 l/s<br />

0 20 40 60 80 100 120 140<br />

0<br />

5<br />

10<br />

15<br />

20<br />

25<br />

30<br />

35<br />

40<br />

45


Misura di portata con idromulinello Data: 7/5/2002,<br />

Corso d'acqua: I Molini Località: Venere Sezione n° 8<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 2,4 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,00 0<br />

5 19 14 9 7 4 40 17 0,12 0,03 3<br />

30 21 16 60 24 6 129 48 0,36 0,06 21<br />

60 23 18 69 27 8 142 52 3 141 52 0,43 0,07 30<br />

90 24 19 76 29 9 123 45 4 119 44 0,40 0,07 28<br />

120 24 19 48 20 9 56 22 4 57 23 0,21 0,07 15<br />

150 24 19 39 17 9 65 25 4 72 28 0,23 0,07 16<br />

180 20 15 29 13 5 51 21 0,17 0,06 10<br />

210 18 13 29 13 3 44 18 0,16 0,05 8<br />

235 18 13 0 0 3 9 77 003 0,03 003 0,03 1<br />

240 0 0,00 0<br />

0<br />

5<br />

10<br />

15<br />

20<br />

25<br />

30<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 133 l/s<br />

0 50 100 150 200 250 300


Misura di portata con idromulinello Data: 9/5/2002,<br />

Corso d'acqua: Fosso 38 Località: C. dei guardiani Sezione n° 9<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 7,01 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,00 0<br />

5 5 33 33 15 0,15 0,03 4<br />

100 8 4 71 27 0,27 0,07 20<br />

200 8 4 70 27 0,27 0,08 22<br />

300 8 4 79 30 0,30 0,08 24<br />

400 8 4 69 27 0,27 0,08 21<br />

500 7 3 59 23 0,23 0,07 16<br />

600 5 3 46 19 0,19 0,05 9<br />

700 2 0,01 0<br />

701 0 000 0,00 0<br />

0<br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 117 l/s<br />

0 100 200 300 400 500 600 700 800


Misura di portata con idromulinello Data: 6/5/2002,<br />

Corso d'acqua: d acqua: Località: Aielli Sezione nn° 10<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 3,2 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 001 0,01 0<br />

30 34 30 4 5 24 1 4 14 3 5 4 0 0 0,04 0,09 3<br />

60 43 39 18 10 33 22 11 23 24 12 13 23 11 3 27 13 0,11 0,13 15<br />

90 55 51 6 6 45 12 8 35 23 11 25 27 13 15 39 17 0,11 0,16 18<br />

120 58 54 9 7 48 13 8 38 27 13 28 43 18 18 43 18 3 40 17 0,13 0,17 23<br />

150 60 56 6 6 50 7 6 40 15 9 30 27 13 20 39 17 5 37 16 0,11 0,18 20<br />

180 62 58 0 0 52 3 5 42 6 6 32 20 10 22 30 14 7 22 11 0,08 0,18 14<br />

210 61 57 2 5 51 0 0 41 1 4 31 7 6 21 15 9 6 23 11 0,06 0,18 11<br />

240 60 56 0 0 50 0 0 40 1 4 30 9 7 20 12 8 5 22 11 005 0,05 018 0,18 9<br />

270 48 44 0 0 38 0 0 28 15 9 18 20 10 8 18 10 0,06 0,12 7<br />

290 35 31 0 0 25 0 0 15 18 10 5 10 7 0,04 0,08 3<br />

320 0 0,01 0<br />

0<br />

10<br />

20<br />

30 30<br />

40<br />

50<br />

60<br />

70<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 123 l/s<br />

0 50 100 150 200 250 300 350


Misura di portata con idromulinello Data: 6/5/2002,<br />

Corso d'acqua: Località: Paludi Celano Sezione n° 11<br />

Bacino idrografico: Liri-Garigliano Larghezza <strong><strong>del</strong>la</strong> sezione: 1,15 m Durata mis.: 30 s<br />

distanza prof. 1° misura 2° misura 3° misura 4° misura 5° misura 6° misura velocità area portata<br />

<strong><strong>del</strong>la</strong> totale prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. prof. giri vel. media parziale totale<br />

verticale (cm) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (cm) (cm/s) (m/s) (m 2 /s) (l/s)<br />

0 0 0,00 0<br />

5 18 15 1 4 10 3 5 66 6 6 3 1 4 0,05 0,02 1<br />

20 25 22 25 12 15 14 8 8 7 6 3 11 7 0,09 0,04 3<br />

35 27 24 117 43 17 95 36 10 61 24 5 64 25 3 18 10 0,28 0,04 11<br />

50 27 24 137 50 17 169 61 10 152 55 5 135 50 3 126 46 0,53 0,04 21<br />

65 23 20 111 41 13 108 40 6 119 44 3 90 34 0,40 0,03 14<br />

80 18 15 77 29 10 117 43 6 119 44 3 108 40 0,39 0,03 11<br />

95 18 15 49 20 10 79 30 6 92 35 3 61 24 0,27 0,03 7<br />

110 13 10 0 0 5 36 16 3 39 17 0,11 0,01 1<br />

115 0 000 0,00 0<br />

0<br />

5<br />

10<br />

15<br />

20<br />

25<br />

30<br />

La portata totale <strong>del</strong> corso d'acqua è di 69 l/s<br />

0 20 40 60 80 100 120 140

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