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Guida dell'Utente - i-gel - Intersurgical

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Natural airway management<br />

<strong>Guida</strong> dell’Utente<br />

i-<strong>gel</strong> ® cannula sopraglottidea monouso<br />

www.i-<strong>gel</strong>.com


1.0 Introduzione<br />

Contenuti<br />

1.1 Concetti su i-<strong>gel</strong> 3<br />

1.2 Componenti principali e loro funzioni 4<br />

1.2.1 Cuffia morbida non gonfiabile 5<br />

1.2.2 Canale gastrico 5<br />

1.2.3 Bloccatore dell’epiglottide 5<br />

1.2.4 Stabilizzatore della cavità orale 5<br />

1.2.5 Connettore da 15 mm 6<br />

1.2.6 Punti fondamentali 6<br />

2.0 Indicazioni 7<br />

.0 Controindicazioni 8<br />

4.0 Suggerimenti 8<br />

5.0 Operazioni preliminari 9<br />

5.1 Scelta della dimensione 9<br />

5.2 Controlli preliminari 9<br />

5.3 Preparazione all’introduzione 10<br />

6.0 Induzione dell’anestesia 11<br />

6.1 Tecnica preferita 11<br />

6.2 Altre tecniche induttive 11<br />

7.0 Tecnica d’inserimento 12<br />

7.1 Tecnica d’inserimento consigliata 12<br />

7.2 Note importanti alla tecnica di inserimento consigliata 13<br />

8.0 Mantenimento dell’anestesia 14<br />

9.0 Emergenza durante l’anestesia 14<br />

10.0 Fase di risveglio dall’anestesia e rimozione di i-<strong>gel</strong> 14<br />

11.0 Come utilizzare il canale gastrico 15<br />

12.0 Risoluzione dei problemi 16<br />

1 .0 Condizioni avverse 17<br />

14.0 Approfondimenti 18<br />

1.0<br />

1.1 Concetti generali su i-<strong>gel</strong><br />

i-<strong>gel</strong> è un nuovo dispositivo composto da un elastomero termoplastico, morbido, <strong>gel</strong>atinoso e<br />

trasparente. i-<strong>gel</strong> è stato concepito per creare una chiusura anatomica non pneumatica delle<br />

strutture della faringe, laringe e perilaringe evitando, nel contempo, Traumi di tipo compressivo.<br />

i-<strong>gel</strong> è stato sviluppato dopo varie ricerche relative ai dispositivi sovra-glottidei, extraglottidei,<br />

periglottidei ed intraglottidei, già presenti a partire dal 18°secolo. Per garantire la forma e la<br />

morbidezza di i-<strong>gel</strong> si sono state studiate sezioni anatomiche di collo di cadaveri, endoscopie<br />

dirette e indirette della regione faringolaringea, raggi X, dati derivati da TAC e risonanze<br />

magnetiche. I contorni del dispositivo riproducono perfettamente quelli della struttura della faringe,<br />

laringe e perilaringe.<br />

i-<strong>gel</strong> è un apparecchio anatomicamente perfetto che ricalca le strutture senza causare forze di<br />

compressione multidirezionali o traumi da spostamento ai tessuti e alle strutture circostanti.<br />

i-<strong>gel</strong> si è evoluto in un apparecchio capace di posizionarsi sulla struttura della laringe fornendo<br />

una perfetta aderenza perilaringea evitando l’utilizzo di una cuffia gonfiabile. (Figura 1)<br />

Figura 1: Cuffia i-<strong>gel</strong> in rapporto alla struttura laringea<br />

1. Lingua<br />

2. Base della lingua<br />

3. Epiglottide<br />

4. Pliche ariepiglottiches<br />

5. Fossa piriformea<br />

i-<strong>gel</strong><br />

1<br />

2<br />

3<br />

4<br />

5<br />

6<br />

7<br />

8<br />

9<br />

6. Cartilagini posteriori<br />

7. Cartilagine tiroidea<br />

8. Cartilagine cricoide<br />

9. Apertura superiore dell’esofago<br />

Introduzione


Una cannula sopraglottidea senza una cuffia gonfabile offre vari vantaggi potenziali tra cui la<br />

facilità d’inserimento, il rischio minimo di compressione tissutale e la stabilità dopo l’inserimento<br />

(senza cambi di posizione causati dal gonfiamento della cuffia). i-<strong>gel</strong> è un prodotto latex free,<br />

monouso, mono paziente.<br />

Lo stabilizzatore della cavità orale ha una forma allargata, ellittica, simmetrica e piatta sui lati,<br />

in grado di fornire un’ottima stabilità verticale subito dopo l’inserimento. Esso è composto da<br />

un canale standard e un canale gastrico separato.<br />

La parte della cannula è più solida rispetto all’incavo dell’apparecchio. La compatezza della<br />

cannula e la sua naturale curvatura orofaringea permettono all’apparecchio di essere inserito<br />

afferrando l’estremità prossimale di i-<strong>gel</strong> facendo scivolare nella faringe l’estremità preminente<br />

contro la volta palatina.<br />

Per il completo inserimento non è necessario inserire dita nella bocca del paziente. L’omogeneità<br />

contigua sotto la superficie dell’apparecchio, dall’estremità dell’incavo e per tutta la parte del tubo,<br />

permette all’apparecchio di scivolare posteriormente con facilità lungo la volta palatina, la faringe<br />

e l’ipofaringe.<br />

Un canale gastrico integrato è fornito per l’aspirazione dei contenuti gastrici o per permettere il<br />

passaggio di un tubo naso-gastrico allo scopo di svuotare lo stomaco.<br />

1.2. Componenti principali e loro funzioni<br />

Connettore da 15mm<br />

Estremità<br />

prossimale del<br />

canale gastrico<br />

Bite-Block<br />

integrato<br />

Bloccatore dell’epiglottide<br />

Figura 2: Componenti di i-<strong>gel</strong><br />

Cuffia morbilda non<br />

gonfiabile<br />

Introduzione<br />

Stabilizzatore della<br />

cavità orale<br />

Estremità<br />

distale del<br />

canale gastrico<br />

Figura 3: Cuffia morbida non gonfiabile<br />

1.2.1 Cuffia morbida non gonfiabile:<br />

Introduzione<br />

La nuova cuffia morbida non gonfiabile aderisce<br />

comodamente alla parete perilangea, ricalcando<br />

la forma di epiglottide, pliche ariepligottiche, fosse<br />

piriformi, peritiroide, pericricoide, cartilagini posteriori<br />

e spazi, avvolgendo perfettamente l’ingresso laringeo.<br />

L’estremità si trova nell’ingresso prossimale dell’<br />

esofago, isolando l’ingresso dell’esofago stesso<br />

dall’ingresso laringeo.<br />

La forma esterna della cuffia assicura il mantenimento<br />

del flusso sanguigno nella struttura della laringe<br />

e della perilaringe e contribuisce alla riduzione di<br />

possibiltà di traumi da compressione neurovascolare<br />

ai nervi.<br />

Lo scivolamento al di sotto delle pliche faringoepiglottidee<br />

è un’operazione minuziosa: si tratta di un movimento esterno eseguito per adattarsi<br />

perfettamente allo spazio potenziale della tasca orale perilaringea.<br />

1.2.2 Canale gastrico<br />

Il canale gastrico passa attraverso il dispositivo dalla sua apertura prossimale, sulla destra del<br />

connettore piatto ad ala, sino all’estremità distale della cuffia non gonfiabile. Quando l’estremità<br />

distale dell’apparecchio aderisce perfettamente e anatomicamente all’apertura superiore<br />

dell’esofago, l’apertura distale del canale gastrico permette di aspirare, passando attraverso un<br />

tubo naso-gastrico per facilitare la ventilazione.<br />

1.2. Epiglottide<br />

Un’epiglottide artificiale e una cresta protettiva aiutano a impedire che l’epiglottide si chiuda<br />

o ostruisca l’apertura distale delle vie aeree. La cresta epiglottidea all’estremità prossimale<br />

dell’incavo rimane alla base della lingua, mantenendo l’apparecchio posizionato e l’estremità<br />

all’interno della parte superiore dell’esofago.<br />

1.2.4 Stabilizzatore della cavità orale<br />

Lo stabilizzatore della cavità orale ha una tendenza ad adattare la sua forma alla curvatura<br />

orofaringea del paziente. È allargato anatomicamente ed è concavo per eliminare la possibilità<br />

di rotazione, riducendo il rischio di malposizionamento. Fornisce, inoltre, potenza verticale per<br />

facilitare l’inserimento.<br />

4 i-<strong>gel</strong> i-<strong>gel</strong> 5


1.2.5 Connettore da 15mm<br />

Questo connettore innovativo si presta a varie funzioni:<br />

• Fornisce un collegamento standard a 15mm al collegamento del paziente.<br />

• È porta di accesso al canale gastrico – la porta è indipendente dal collegamento principale di<br />

15mm e si trova sul lato destro dell’ala del connettore.<br />

• Come Bite-block integrato: questa funzione è fornita dalla parte distale del connettore (situata<br />

sotto l’ala), che attraversa il centro della parte prossimale della cavità dello stabilizzatore boccale.<br />

• Riduce la possibiltà di occlusione del canale aereo -la giunzione dell’estremità distale al corpo<br />

del connettore è a V, riducendo significativamente il rischio di annodarsi.<br />

• Come guida per correggere il posizionamento – la parte integrale del Bite-block è indicata<br />

da una linea orizzontale nera che illustra la posizione ottimale dei denti quando l’apparecchio<br />

è in posizione.<br />

• Semplice visibilità delle informazioni del prodotto - tra cui le dimensioni e il peso.<br />

Le informazioni si trovano nel blocco Bite-block integrato.<br />

Introduzione<br />

1.2.6 Punti fondamentali<br />

Il diametro interno del connettore è lo stesso del diametro interno del canale di ventilazione; ciò<br />

per agevolare l’intubazione endotracheale, sotto guida delle fibre ottiche, nei casi di difficoltà o di<br />

intubazioni non riuscite.<br />

i-<strong>gel</strong> non utilizza barre di apertura come alcune cannule sopraglottidee. La cuffia crea un effetto<br />

tunnel rendendo più difficile all’epiglottide collassata di bloccare il canale aereo distale.<br />

La morbidezza di i-<strong>gel</strong> è progettata per adattarsi a quella delle strutture faringee, laringee e<br />

perilaringee, riuscendo, nel contempo, a mantenere la forma per facilitare l’inserimento.<br />

Indicazioni<br />

i-<strong>gel</strong> è indicato per:<br />

Assicurare e conservare una cannula brevettata nelle anestesie di routine e di emergenza per le<br />

operazioni di pazienti a digiuno durante la ventilazione spontanea o controllata (IPPV).<br />

i-<strong>gel</strong>, sino ad ora, non è stato valutato in applicazioni alternative e attualmente non ci sono<br />

dati per sostenerne l’utilizzo in tali circostanze.<br />

Si crede tuttavia che un dispositivo sopraglottideo possa essere adatto all’utilizzo laddove<br />

altre apparecchiature simili si siano rivelate vantaggiose. Alcuni esempi di altre potenziali<br />

applicazioni sono descritti brevemente di seguito.<br />

1. Sgombro delle vie respiratorie nei pazienti con arresto cardio-respiratorio in situazioni di<br />

pre-ospedalizzazione o intra-ospedaliere, quando siano venute meno le tecniche di<br />

intubazione del paziente o in assenza di personale esperto.<br />

2. Utilizzo da parte del personale di un’ambulanza in caso di intubazioni difficili o impreviste<br />

durante la fase di pre-ospedalizzazione per mantenere libere le vie respiratorie.<br />

3. Garantire lo sgombro delle vie respiratorie in caso di intubazioni difficili o impreviste durante<br />

la gestione di cannule in un paziente in sala operatoria.<br />

4. Nel caso di un’intubazione facoltativa, difficile o imprevista, intubare il paziente, passando<br />

una cannula endotracheale cuffiata attraverso il dispositivo.<br />

5. In caso di intubazione difficile o imprevista introdurre nella trachea un introduttore con<br />

delicatezza per mezzo dell’apparecchio posizionato, e forzare il CEET su di esso.<br />

6. In un’intubazione ritenuta difficile o imprevista, passare una fibra ottica attraverso il<br />

dispositivo per fornire la visualizzazione dell’apertura della glottide e facilitare l’intubazione.<br />

7. Nel caso di pazienti ricoverati in terapia intensiva, per svezzare coloro che non tollerano<br />

un tubo endotracheale<br />

8. In caso di difficoltà dell’apertura della bocca, i-<strong>gel</strong> può essere inserito con l’aiuto di un<br />

laringoscopio<br />

6 i-<strong>gel</strong> i-<strong>gel</strong> 7<br />

2.0<br />

Dimensioni i-<strong>gel</strong> Dimensione massima del tubo cuffiato endotrachealebe<br />

6.00mm<br />

4 7.00mm<br />

5 8.00mm


.0 Controindicazioni<br />

1. Pazienti non a digiuno per procedure di anestesia di routine ed emergenza.<br />

2. Pazienti ASA o Mallampati di grado III o superiori.<br />

3. Spasmi, apertura limitata della bocca, ascesso o massa faringo perilaringeo.<br />

4. Non permettere alla ventilazione a pressione di superare i 40 cm H 2 O.<br />

5. Non applicare forza eccessiva per inserire l’apparecchio o il tubo naso-gastrico.<br />

6. Livelli inadeguati di anestesia possono indurre tosse, resistenza, salivazione eccessiva, vomito,<br />

laringospasmi, o apnea complicando l’esito dell’anestesia.<br />

7. Non lasciare l’apparecchio posizionato per più di 4 ore.<br />

8. Non riutilizzare o tentare di riciclare i-<strong>gel</strong>.<br />

9. I pazienti sofferenti di iato, ernia, sepsi, diabete mellito, obesità, gravidanza o con precedenti<br />

interventi all’apparato gastrointestinale.<br />

4.0<br />

Suggerimenti<br />

I suggerimenti sono forniti in questa <strong>Guida</strong> dell’utente nella sezione relativa all’argomento<br />

considerato. L’utente dovrebbe leggere la guida prima di utilizzare i-<strong>gel</strong>.<br />

Sono forniti inoltre consigli relativi a tecniche anestetiche. Questi sono intesi come consigli<br />

generali e rimane responsabilità dell’utente assicurare che le procedure e le tecniche scelte siano<br />

adatte al quadro clinico, a seconda propria formazione ed esperienza nell’utilizzo dello strumento.<br />

5.0 Operazioni preliminari<br />

È importante mantenere la sterilità dell’apparecchio durante la fase di preparazione e prima del<br />

suo inserimento. L’imballaggio è in tyvek a forma di doppio comparto. Il comparto interno è una<br />

base per il dispositivo ed aiuta a manterne la sterilità fino al momento dell’inserimento.<br />

5.1 Scelta della dimensione<br />

Scegliere la dimensione adatta di i-<strong>gel</strong> verificando l’anatomia del paziente. Notare che i-<strong>gel</strong> può<br />

sembrare più piccolo rispetto ad altri dispositivi tradizionali con una cuffia non gonfiabile.<br />

Dimensioni i-<strong>gel</strong> Dimensioni paziente Peso del paziente (kg)<br />

Adulti piccoli 0-60<br />

4 Adulti medi 50-90<br />

5 Adulti robusti+ 90+<br />

In mancanza di aderenza, particolarmente durante la ventilazione positiva intermittente<br />

(IPPV) può essere necessario ricorrere a una dimensione più grande.<br />

5.2 Controlli preliminari<br />

• Prima dell’apertura assicurarsi che l’imballaggio non sia danneggiato.<br />

• Ispezionare attentamente l’apparecchio, controllare che la cannula sia brevettata e assicurarsi<br />

che non ci siano corpi esterni o un bolo di lubrificante ad ostruire l’apertura distale della cannula<br />

o del canale gastrico.<br />

• Ispezionare attentamente all’interno dell’incavo del dispositivo assicurandosi che le superfici<br />

siano lisce ed intatte e che il canale gastrico, parzialmente incluso nell’incavo della parete<br />

posteriore, sia intatto.<br />

• Scartare l’apparecchio se il tubo respiratorio o il corpo dell’apparecchio risultano anomali.<br />

• Controllare che il connettore da 15 mm sia idoneo al collegamento del paziente.<br />

8 i-<strong>gel</strong> i-<strong>gel</strong> 9


5. Preparazione all’introduzione<br />

1. Indossare sempre un paio guanti<br />

2. Aprire l’involucro su di una superficie piana estrarre l’imballo contenente l’apparecchio<br />

(figura 4)<br />

3. Nell’ultimo minuto di pre-ossigenazione aprire l’involucro e trasferire l’apparecchio sul coperchio della<br />

scocca di protezione. Posizionare una piccola quantità di lubrificante acquoso, come K-Y ® sulla<br />

superficie liscia interna pronta all’uso. Non utilizzare lubrificanti a base di silicone. (figure 5, 6 e 7)<br />

4. Afferrare i-<strong>gel</strong> lungo il blocco bite integrale e lubrificare la parte frontale, posteriore e laterale<br />

della cuffia con un leggero strato di lubrificante. Assicurarsi che dopo la lubrificazioni non<br />

rimangano tracce di lubrificante all’interno dell’incavo della cuffia o in qualsiasi altra parte<br />

dell’apparecchio. Evitare di toccare la cuffia dell’apparecchio con le mani (figure 8,9 e 10).<br />

5. Posizionare i-<strong>gel</strong> di nuovo nella scocca di protezione in previsione dell’inserimento (figura 11).<br />

• Non posizionare l’apparecchio sul petto o sul cuscino del paziente, utilizzare sempre il<br />

contenitore fornito.<br />

• Non utilizzare garza non sterile per aiutare la lubrificazione dell’apparecchio.<br />

• Non applicare il lubrificante molto tempo prima dell’inserimento.<br />

• Prima di tentare l’inserimento dell’apparecchio rimuovere dentiere o placche removibili<br />

dalla bocca del paziente.<br />

Figura 4<br />

Figura 6<br />

K-Y Jelly® è un marchio registrato Johnson and Johnson Inc.<br />

Figura 5<br />

Figura 7<br />

Operazioni preliminari<br />

Figura 8 Figura 9<br />

10 i-<strong>gel</strong> i-<strong>gel</strong> 11<br />

Figura 10<br />

6.0 Induzione dell’anestesia<br />

Assicurare un’adeguata profondità dell’anestesia è di vitale importante per la riuscita<br />

dell’inserimento di i-<strong>gel</strong>. Si consiglia di utilizzare un pulsossimetro ed un capnografo. Per indurre<br />

l’anestesia possono essere utilizzati i metodi seguenti:<br />

6.1 Tecnica preferita<br />

• Premedicazione con ansiolitici o oppiacei/ oppioidi, pre-ossigenazione e co-induzione con<br />

medazolame e oppiodi a rilascio immediato come fentanile, alfentanile o remifentanile.<br />

• Propofol (2.5-3mg/kg) quale agente di induzione. (Leggere le istruzioni relative al suo utilizzo<br />

nei vari gruppi di età).<br />

NB: Allo scopo dell’ IPPV utilizzare un rilassante muscolare come atracurium, vecuronium<br />

o rocuronium, ecc.<br />

6.2 Altre tecniche di induzione<br />

Figura 11<br />

Operazioni preliminari<br />

• Premedicazione con benzodiazepine e/o oppiacei/oppioidi. Induzione con thiopentone o altri<br />

barbiturici, etomidate o ketamina. L’induzione deve essere seguita da ventilazione manuale<br />

con maschera e palloncino con ossigeno/protossido di azoto e un agente inalante, sino al


7.0 Tecnica di inserimento<br />

Assicurarsi che la giusta dimensione i-<strong>gel</strong> sia stata determinata prima dell’inserimento come<br />

descritto nel capitolo 5.0. Tenere sempre a portata di mano una misura più grande di i-<strong>gel</strong>.<br />

Il perfetto inserimento di i-<strong>gel</strong> dipende da un’adeguata preparazione, da una corretta lubrificazione<br />

dell’apparecchio e dal corretto posizionamento della testa e del collo con l’apertura ottimale della<br />

bocca. Preossigenare ogni volta.<br />

7.1 Tecnica d’inserimento consigliata<br />

Un utente esperto può riuscire ad inserire i-<strong>gel</strong> in meno di 5 secondi.<br />

1. Afferrare fermamente i-<strong>gel</strong> lubrificato lungo il Bite-block integrato. Posizionare il dispositivo in<br />

modo che l’uscita della cuffia sia affacciata sul mento del paziente (Figura 12).<br />

2. Il paziente dovrebbe essere posizionato con la testa distesa e il collo piegato. Il mento dovrebbe<br />

essere leggermente inclinato verso il basso prima di procedere all’inserimento di i-<strong>gel</strong>.<br />

Figura 12: Paziente in fase inspiratoria<br />

Induzione dell’anestesia<br />

raggiungimento del rilassamento mascellare del paziente, prima di tentare l’inserimento di i-<strong>gel</strong>.<br />

Per facilitare la ventilazione manuale può essere utile una cannula di Guedel.<br />

• Tecnica inalatoria con ossigeno/protossido di azoto/ agente anestetico per inalazione come<br />

Sevoflurano, desflurano, isoflurano, enflurano o alotano, fino al raggiungimento del rilassamento<br />

mascellare del paziente per ottimizzare la riuscita e semplificare l’inserimento di i-<strong>gel</strong>.<br />

La tecnica inalatoria più utilizzata è con ossigeno/protossido di azoto e sevoflurano<br />

NB: Allo scopo del IPPV utilizzare un rilassante muscolare come atracurium, vecuronium<br />

o rocuronium, ecc.<br />

3. Introdurre l’estremità morbida nella bocca del<br />

paziente verso la volta palatina.<br />

4. Fare scorrere l’apparecchio verso il basso<br />

e all’indietro lungo la volta palatina con una<br />

spinta continua ma delicata fino al contatto.<br />

Non utilizzare forza eccesiva<br />

sull’apparecchio durante l’inserimento.<br />

Non è ncessario inserire dita o pollici nella<br />

bocca del paziente durante il processo di<br />

inserimento dell’apparecchio. Nel caso<br />

di resistenza si suggerisce di utilizzare la<br />

costrizione mandibolare<br />

(figura 13) o l’inserimento con movimento<br />

rotatorio (figura 14).<br />

Figura 13: Costrizione della mandibola Figura 14: Rotazione profonda<br />

1. A questo punto l’estremità della cannula dovrebbe essere posizionata sulla apertura superiore<br />

dell’esofago (Figura 15a) e la cuffia dovrebbe essere posizionata contro la struttura laringea<br />

(Figure 15b). Gli incisivi dovrebbero corrispondere al Bite-block integrato (Figura 15c).<br />

2. In generale, i-<strong>gel</strong> è autostabilizzante. Tuttavia i-<strong>gel</strong> può essere fissato ulteriormente da un<br />

assistente anestesista, se ritenuto necessario (figura 16).<br />

Figura 15:Corretto posizionamento di i-<strong>gel</strong><br />

Figura 16: Posizionamento i-<strong>gel</strong> con cerotto<br />

12 i-<strong>gel</strong> i-<strong>gel</strong> 1<br />

15b<br />

15a<br />

15c<br />

Tecnica di inserimento<br />

i-<strong>gel</strong> dovrebbe essere utilizzato, maneggiato e trattato come tutte le altre cannule sopraglottidee<br />

7.2 Note importanti alla tecnica di inserimento consigliata<br />

• Prima di incontrare resistenza è possibile avere una sensazione “di perdita del controllo”.<br />

Questo è causato dal passaggio dell’estremità di i-<strong>gel</strong> attraverso le pliche faringoepiglottiche.<br />

• Una volta incontrata la resistenza e posizionati i denti sul Bite-block integrato non spingere né<br />

forzare eccessivamente i-<strong>gel</strong> durante la manovra d’inserimento.<br />

• Non effettuare più di tre tentativi per paziente.


8.0<br />

9.0 Emergenza durante l’anestesia<br />

Verso la fine dell’operazione e dell’anestesia:<br />

9.1 Pazienti con respirazione spontanea<br />

• Se è stata utilizzata una tecnica inalatoria per il mantenimento dell’anestesia, gli agenti<br />

anestetici dovrebbero essere fermati al termine dell’operazione (tranne l’ossigeno). Il paziente<br />

continuerà a respirare, prima del risveglio, quasi il 100% di ossigeno e gas anestetici residuali.<br />

• Nel caso di anestesia TIVA è necessario seguire la procedura standard bloccando il TIVA prima<br />

del termine della procedura e il paziente può svegliarsi respirando quasi il 100% di ossigeno<br />

attraverso il sistema anestetico<br />

9.2 Pazienti con IPPV<br />

È consigliabile monitorare il blocco neuromuscolare con uno stimolatore nervoso. Al termine della<br />

procedura chirurgica, invertire il blocco neuromuscolare o lasciarne svanire l’effetto fino a quando i<br />

riflessi protettivi e la respirazione regolare sono recuperati dal paziente prima della rimozione di i-<strong>gel</strong>.<br />

10.0<br />

Mantenimento dell’anestesia<br />

• La tecnica di mantenimento anestetico più utilizzata è una tecnica inalatoria che comprende<br />

ossigeno e perossido di azoto e alotano/isoflurano/sevoflurano o desflurano<br />

• Più recentemente sta avanzando anche l’anestesia TIVA (anestesia totalmente endovenosa)<br />

che comprende propofol associato con un oppioide (fentanile, alfentanile o remifentanile)<br />

mentre il paziente respira il 30-50% dell’ossigeno per via aerea.<br />

• I pazienti che necessitano di IPPV hanno bisogno di dosi adeguate del rilassante muscolare<br />

scelto, somministrato per infusione continua o da boli intermittenti o quando necessario, mentre<br />

il rilassamento muscolare è monitorato da uno stimolatore nervoso.<br />

Fase di risveglio dall’anestesia e rimozione i-<strong>gel</strong><br />

• Il paziente dovrebbe continuare a respirare alte concentrazioni di ossigeno attraverso un<br />

sistema anestetico o a T nella sala di risveglio, mentre sono monitorati il battito e la saturazione<br />

dell’ossigeno e la pressione sanguigna è misurata ad intervalli regolari.<br />

• Una volta riacquistata coscienza e riflessi protettivi come tosse e deglutizione, aspirare<br />

lievemente vicino alla cannula nella faringe e nell’ipofaringe.<br />

• Quando il paziente è sveglio o risponde a comandi vocali, i-<strong>gel</strong> può essere rimosso con facilità<br />

chiedendo al paziente di aprire la bocca. i-<strong>gel</strong> viene poi sostituito da una maschera a media<br />

concentrazione di ossigeno.<br />

• Nei pazienti con la possibilità di un elevato gag reflex (es. fumatori, asmatici o pazienti con<br />

COPD) i-<strong>gel</strong> dovrebbe essere rimosso durante l’anestesia e, dopo la rimozione, dovrebbero<br />

essere mantenute una cannula di Guedel e una maschera di ossigeno sino al ritorno dei riflessi<br />

protettivi e del risveglio del paziente.<br />

Figura 17: Non tentare la rimozione di i-<strong>gel</strong> se<br />

il paziente oppone resistenza<br />

11.0 Come utilizzare il canale gastrico<br />

Selezionare le dimensioni adatte del tubo naso-gastrico (NG).<br />

Dimensione i-<strong>gel</strong>e Dimensione massima del tubo naso-gastrico (FG)<br />

12<br />

4 12<br />

5 14<br />

• Fisiologicamente, ogni paziente a digiuno per analisi di routine ha circa 25-200 ml di residui<br />

gastrici. Questo gruppo di pazienti non ha fattori predisponenti al rigurgito (25)<br />

• Se si nota rigurgito durante l’anestesia la testa del paziente viene leggermente abbassata e,<br />

se il tempo dell’operazione lo consente, il paziente viene posto sul fianco sinistro o destro,<br />

i-<strong>gel</strong> dovrebbe essere poi rimosso, attraverso aspirazione faringea e ipofaringea e li paziente<br />

intubato per la sicurezza delle vie respiratorie.<br />

• Se il rigurgito è previsto, allora è consigliabile l’utilizzo di un tubo naso-gastrico attraverso<br />

il canale gastrico di i-<strong>gel</strong> nello stomaco del paziente, per svuotare lo stomaco. Il tubo nasogastrico<br />

può essere lasciato in posizione sino alla fine dell’anestesia.<br />

NON UTILIZZARE IL CANALE GASTRICO SE:<br />

Fase di risveglio dall’anestesia e rimozione i-<strong>gel</strong><br />

NB: NON tentare di rimuovere violentemente<br />

l’apparecchio se il paziente oppone resistenza.<br />

Attendere fino a quando il paziente, su comando<br />

vocale, è in grado di aprire completamente la bocca<br />

in maniera spontanea. (figura 17)<br />

• C’è un eccessiva fuoriuscita d’aria dal canale gastrico.<br />

• Vi sono varici esofagee o presenza di sanguinamento della parte superiore dall’apparato<br />

gastro-intestinale.<br />

• Nei casi di traumi all’esofago.<br />

• In caso di operazioni precedenti alla parte superiore dell’apparato gastro-intestinale.<br />

• Il paziente presenta sanguinamenti/coaguli<br />

• L’inserimento del tubo naso-gastrico in presenza di scarsi livelli di anestesia può portare<br />

a tosse, soffocamento, salivazione eccessiva, conati di vomito, laringospasmi, o apnea.<br />

14 i-<strong>gel</strong> i-<strong>gel</strong> 15


12.0<br />

Posizionamento scorretto<br />

Risoluzione dei problemi<br />

Una linea orizzontale al centro del Bite-block integrato rappresenta il posizionamento corretto<br />

dei denti (figura 18). Se i denti sono più bassi rispetto all’estremità distale del Bite-block, allora il<br />

dispositivo non è stato inserito completamente. In questo caso, rimuovere i-<strong>gel</strong> e reinserirlo con<br />

una leggera costrizione mandibolare eseguita da un assistente. Se questo non risolve il problema<br />

utilizzare un modello più piccolo di i-<strong>gel</strong>.<br />

Figura 18: Posizionamento ottimale dei denti<br />

Fuoriuscita d’aria attraverso il canale gastrico<br />

Tosse ed Apnea<br />

In caso di anestesia inadeguata possono capitare episodi<br />

di tosse o apnea, sinonimo di anestesia troppo leggera.<br />

In questo caso l’anestesia deve essere prolungata con<br />

un’iniezione intravenosa di un agente come Propofol o<br />

con un agente inalatorio (es. Sevoflurano). Se il paziente<br />

è immobile e ventilato è necessario controllare il grado di<br />

rilassamento muscolare con uno stimolatore nervoso.<br />

Nel caso in cui il paziente mostri segni di ostruzione<br />

o tosse durante la fase di risveglio, rimuovere i-<strong>gel</strong> e<br />

aspirare adeguatametne la faringe.<br />

Una piccola fuoriuscita di aria dal canale gastrico può rappresentare un meccanismo utile per<br />

proteggere dal gonfiamento gastrico ma un’eccessiva fuoriuscita significa che il dispositivo<br />

non è posizionato correttamente. In questo caso, rimuovere i-<strong>gel</strong> e reinserirlo con una leggera<br />

costrizione mandibolare eseguita da un assistente.<br />

Un’eccessiva fuoriuscita d’aria da un tubo naso-gastrico, inserito attraverso il canale gastrico,<br />

significa che il tubo è nella trachea o persino nei polmoni. Nel caso si verifichi rimuovere i-<strong>gel</strong> e<br />

il tubo naso-gastrico e reinserire i-<strong>gel</strong> con una leggera costrizione mandibolare e reinserire il tubo<br />

come in precedenza.<br />

Pressione di chiusura insufficiente<br />

Se è necessaria maggiore aderenza è preferibile optare per una cannula più grande, basandosi<br />

sul peso del paziente. Tuttavia, anche se la pressione lo consente, la ventilazione massima non<br />

deve superare 40cm H2O per prevenire un barotrauma.<br />

Eccessiva fuoriuscita d’aria durante IPPV<br />

Nel caso di un’eccessiva fuoriuscita d’aria durante IPPV utilizzare uno o tutti dei seguenti:<br />

1. Ventilazione manuale del paziente con palloncino di riserva.<br />

2. Limitare il volume corrente a non più di 5m/kg.<br />

3. Limitare la pressione respiratoria massima a 15-20 cm di H 2 O.<br />

4. Verificare la profondità dell’anestesia e il rilassamento muscolare<br />

Se tutto quanto indicato non dà risultati utilizzare un i-<strong>gel</strong> di una dimensione maggiore.<br />

Condizioni avverse<br />

16 i-<strong>gel</strong> i-<strong>gel</strong> 17<br />

1 .0<br />

Il design anatomico e il materiale morbido di i-<strong>gel</strong> hanno meno probabilità di causare condizioni<br />

avverse rispetto ad altri apparecchi sopraglottidei. i-<strong>gel</strong> è composto da un materiale morbido e<br />

<strong>gel</strong>atinoso, che difficilmente causa traumi durante l’inserimento o quando posizionato, quindi<br />

riduce il rischio di complicazioni postoperatorie e con morbilità.<br />

• Alcuni dei rischi conosciuti e delle complicazioni derivanti dall’utililzzo di cannule sopraglottidee<br />

comprendono: laringospasma, mal di gola, traumi alla struttura faringolaringea, rigonfiamento<br />

gastrico, rigurgito e inalazione dei contenuti gastrici, danni ai nervi, paralisi delle corde vocali,<br />

danni ai nervi linguali o ipoglossali, intorpidimento e cianosi della lingua.<br />

• Il rischio di rotazione e malposizionamento che porta alla parziale o completa ostruzione delle vie<br />

respiratorie è molto basso in i-<strong>gel</strong> rispetto agli apparecchi dello stesso tipo. Occasionalmente può<br />

verificarsi un piegamento dell’epiglottide ma la cuffia i-<strong>gel</strong> e la cannula sono stati creati per ridurre<br />

al minimo le possibiltà di ostruzione del flusso totale di gas freschi (FGF).<br />

• Se i-<strong>gel</strong> è posizionato troppo in alto nella faringe può causare poca aderenza e una fuoriscita<br />

di aria eccessiva. Se il flusso totale di gas freschi è forzato dalla pressione sul palloncino di<br />

riserva, possono causare rigonfiamento gastrico e distensione che aumentano il rischio di<br />

rigurigito, nausea e vomito postoperatorio.<br />

• L’estremità di i-<strong>gel</strong> entra nell’ingresso della glottide causando una fuoriuscita di aria eccessiva<br />

nel canale gastrico che può portare ad un’ostruzione al flusso di gas freschi (FGF). Se un tubo<br />

naso-gastrico è inserito attraverso i-<strong>gel</strong> entra nella trachea e nei polmoni. Nel caso di sospetto<br />

di tale situazione si consiglia la rimozione di i-<strong>gel</strong> e il suo reinserimento con una leggera<br />

costrizione mascellare e il controllo del corretto posizionamento.


Condizioni avverse<br />

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Condizioni avverse


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9279 Issue 5 IT • 11.07

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