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PER UNA BIBLlOGRAFIA DI JUAN PÉREZ DE MONTALBÁN 75
in dettaglio anche di questi fogli sparsi. Ma per quanto riguarda la descrizio­
ne delle sueltas dichiaro di perseverare nel mio errore: il tipo di descrizione
che ho adottato, indubbiamente meno formalizzato di quello suggerito da E.
M. Wilson, e secondo me altrettanto se non piu funzionale alJa individuazione
degli esemplari. Si sa che spesso la complicazione del codice pua ridurre iI
«rumore», cioe i margini di errore e di interferenza, ma se e spinta troppo 01tre
pua diventare antieconomica; e tale mi pare appunto iI metodo Wilson,
adottato da A. J. C. Bainton nel suo catalogo della Cambridge University Li­
brary. Smembrate e smozzicate, le sueltas qui descritte non mi si rivelano piu
per quei gradevoli foglietti che sono, ma arcigne schede da calcolatore e1ettro­
nico. E suonera in era di super-tecnicismo forse anacronistico il richia­
mo a Don Marcelino, che ricordava come un catalogo bibliografico fosse sí
una «obra más útil», ma anche e soprattutto «deliciosa»! 8.
Passiamo alle opere attribuite. Qui ho veramente cercato sempre di non
farmi prender la mano dal «patriottismo del tema», come mi riconosceva
Franco Meregalli (ree. cit., p. 62); ma il Dixon non pare dello stesso avviso
(