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della Marca Trevigiana - Camera di Commercio di Treviso - Camere ...

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Legislazione 48<br />

UE: ADOTTATA UFFICIALMENTE<br />

LA RIFORMA DEL SETTORE<br />

VITIVINICOLO<br />

Il Consiglio dei ministri <strong>della</strong> Comunità europea ha<br />

adottato il 29.04.2008 una riforma dell’Organizzazione<br />

comune del mercato vitivinicolo che era già stata<br />

oggetto, nel <strong>di</strong>cembre scorso, <strong>di</strong> un accordo politico fra i<br />

ministri dell’Agricoltura.<br />

Gli obiettivi <strong>della</strong> riforma<br />

La riforma persegue i seguenti obiettivi:<br />

• migliorare la competitività dei produttori <strong>di</strong> vino<br />

dell’Ue, rafforzare la notorietà dei vini <strong>di</strong> qualità,<br />

recuperare vecchi mercati e conquistarne <strong>di</strong> nuovi<br />

all’interno dell’Ue e nel mondo;<br />

• istituire un regime vitivinicolo basato su regole semplici,<br />

chiare ed efficaci, che permettano <strong>di</strong> equilibrare<br />

la domanda e l’offerta e in grado <strong>di</strong> salvaguardare le<br />

migliori tra<strong>di</strong>zioni <strong>della</strong> produzione vitivinicola europea,<strong>di</strong><br />

rafforzare il tessuto sociale <strong>di</strong> molte zone rurali<br />

e <strong>di</strong> garantire che la produzione sia realizzata nel<br />

rispetto dell’ambiente.<br />

La nuova politica europea nel settore del vino tiene<br />

conto delle preoccupazioni <strong>della</strong> società sul piano <strong>della</strong><br />

salute e <strong>della</strong> protezione dei consumatori,<strong>della</strong> necessaria<br />

compatibilità con le regole dell’Organizzazione<br />

mon<strong>di</strong>ale del commercio,<strong>della</strong> coerenza con la Pac riformata<br />

e <strong>della</strong> conformità con le prospettive finanziarie.<br />

Sintesi delle misure proposte<br />

La sfida è quella <strong>di</strong> adeguare il quadro normativo e la<br />

struttura <strong>di</strong> produzione per rendere il settore vitivinicolo<br />

europeo sostenibile e competitivo, con prospettive a<br />

lungo termine e assicurare, nel contempo, che le risorse<br />

<strong>di</strong> bilancio siano utilizzate in maniera ottimale.Ciò comporterà<br />

l’abolizione imme<strong>di</strong>ata <strong>di</strong> tutte le misure che si<br />

sono rivelate inefficaci, in particolare il sostegno a favore<br />

dei sottoprodotti <strong>della</strong> <strong>di</strong>stillazione, la <strong>di</strong>stillazione <strong>di</strong><br />

alcole per usi commestibili e dei vini ottenuti da varietà<br />

a doppia classificazione, l’aiuto al magazzinaggio privato<br />

e le restituzioni all’esportazione. L’aiuto relativo ai<br />

mosti destinati all’arricchimento sarà abolito e parallelamente<br />

sarà istituito il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> utilizzare lo zucchero<br />

per l’arricchimento.La misura relativa alla <strong>di</strong>stillazione <strong>di</strong><br />

crisi sarà sostituita da due misure <strong>di</strong> gestione delle crisi<br />

inserite nella rosa <strong>di</strong> misure finanziabili con la dotazione<br />

nazionale. L’approccio proposto si articola in due fasi: la<br />

prima, dal 2008 al 2013, sarà de<strong>di</strong>cata al ripristino dell’equilibrio<br />

del mercato aiutando i produttori meno<br />

competitivi ad abbandonare <strong>di</strong>gnitosamente l’attività in<br />

questo settore.Nel corso dell’intero periodo saranno istituite<br />

nuove misure per migliorare la competitività che,in<br />

una seconda fase, comprenderanno la soppressione dei<br />

<strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> impianto a partire dal 1° gennaio 2014.<br />

Principali aspetti dell’Ocm vitivinicola<br />

riformata<br />

1. Misure regolamentari rinnovate, semplificate e<br />

snellite. Meno vincoli per i produttori<br />

Le restrizioni connesse ai <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> impianto saranno<br />

prorogate dal 2010 al 2013. A partire dal 1.1.2014, gli<br />

impianti <strong>di</strong> viti saranno liberalizzati per migliorare la<br />

competitività. Lo scopo è permettere ai produttori <strong>di</strong><br />

vino competitivi <strong>di</strong> espandere la produzione per recuperare<br />

vecchi mercati e conquistarne <strong>di</strong> nuovi nell’Ue e nei<br />

paesi terzi.<br />

Pratiche enologiche più adattabili<br />

L’incarico <strong>di</strong> approvare pratiche enologiche nuove o <strong>di</strong><br />

mo<strong>di</strong>ficare quelle esistenti verrà trasferito alla<br />

Commissione, che valuterà le pratiche ammesse<br />

dall’Organizzazione internazionale <strong>della</strong> vigna e del<br />

vino ed aggiungerà alcune <strong>di</strong> esse all’elenco delle pratiche<br />

ammesse dall’Ue.<br />

Miglioramento delle norme sull’etichettatura<br />

I vini con Igp e quelli con Dop costituiranno la base del<br />

concetto <strong>di</strong> vini <strong>di</strong> qualità dell’Ue.Verrà garantita la tutela<br />

delle politiche nazionali sulla qualità. L’etichettatura<br />

sarà semplificata e sarà ad esempio concesso ai vini<br />

dell’Ue senza in<strong>di</strong>cazione geografica <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care il vitigno<br />

e l’annata.<br />

2. Istituzione <strong>di</strong> dotazioni nazionali per permettere<br />

agli Stati <strong>di</strong> far fronte alle situazioni proprie<br />

Sarà affidata ad ogni Stato membro produttore una<br />

dotazione finanziaria nazionale, calcolata in base a tre<br />

criteri oggettivi, ossia le rispettive percentuali <strong>di</strong> superficie<br />

vitata, produzione e spesa storica.<br />

Ricorrendo alle rispettive dotazioni nazionali gli Stati<br />

membri potranno finanziare le misure <strong>di</strong> loro scelta a<br />

partire da una rosa <strong>di</strong> possibilità: nuovi aiuti per la promozione<br />

nei paesi terzi; il regime <strong>di</strong> ristrutturazione e<br />

riconversione; nuovo aiuto per la vendemmia verde;<br />

nuove misure <strong>di</strong> gestione delle crisi, come assicurazioni<br />

contro calamità naturali e copertura delle spese amministrative<br />

per la costituzione <strong>di</strong> fon<strong>di</strong> <strong>di</strong> mutualizzazione<br />

specifici.<br />

3. Misure <strong>di</strong> sviluppo rurale<br />

Una parte dei fon<strong>di</strong> verrà trasferita a misure <strong>di</strong> sviluppo<br />

rurale riservate alle regioni vitivinicole.Tali misure possono<br />

includere l’inse<strong>di</strong>amento dei giovani agricoltori, il<br />

miglioramento <strong>della</strong> commercializzazione, la formazione<br />

professionale, il sostegno alle organizzazioni <strong>di</strong> produttori,<br />

i finanziamenti destinati a coprire le spese supplementari<br />

e le per<strong>di</strong>te <strong>di</strong> red<strong>di</strong>to derivanti dal mantenimento<br />

dei paesaggi culturali, nonché il prepensionamento.<br />

4. Informare meglio i consumatori sui vini europei<br />

La Commissione intende portare avanti con determinazione<br />

una politica <strong>di</strong> informazione e promozione<br />

responsabile. È opportuno avvalersi <strong>di</strong> tutte le possibilità<br />

che offre la normativa comunitaria in vigore e creare<br />

alcune nuove <strong>di</strong>sposizioni per realizzare:<br />

• nuovi progetti <strong>di</strong> promozione fuori dei confini dell’Ue<br />

con il ricorso alle dotazioni nazionali;<br />

• progetti <strong>di</strong> promozione mirati,me<strong>di</strong>ante il ricorso alle<br />

risorse dello sviluppo rurale a favore delle organizzazioni<br />

<strong>di</strong> produttori che aderiscono ai sistemi qualità;<br />

• nuove campagne <strong>di</strong> informazione sul consumo<br />

responsabile e moderato <strong>di</strong> vino.<br />

5. Prevenire i rischi ambientali<br />

Le problematiche ambientali meritano <strong>di</strong> essere prese in<br />

considerazione nell’intera filiera <strong>della</strong> produzione e<br />

<strong>della</strong> commercializzazione del vino, a partire dalle pratiche<br />

colturali per arrivare ai meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> trasformazione.La<br />

Commissione vuole far sì che la riforma del settore vitivinicolo<br />

migliori l’impatto ambientale <strong>della</strong> viticoltura e<br />

<strong>della</strong> vinificazione, in particolare per quanto riguarda<br />

l’erosione e l’inquinamento del suolo,l’uso <strong>di</strong> fitofarmaci<br />

e la gestione dei rifiuti.<br />

6. Offrire alternative ai produttori meno competitivi<br />

Anche se molti produttori sono già competitivi o <strong>di</strong>venteranno<br />

più competitivi grazie alle nuove misure proposte<br />

nella riforma, attualmente alcuni <strong>di</strong> loro attraversano una<br />

congiuntura <strong>di</strong>fficile. Per offrire la possibilità <strong>di</strong> abbandonare<br />

l’attività nel settore vitivinicolo è necessario mantenere<br />

in vigore un regime <strong>di</strong> abbandono definitivo.<br />

Tuttavia, per evitare problemi sociali e/o ambientali, gli<br />

Stati membri saranno autorizzati a limitare le estirpazioni<br />

sui vigneti <strong>di</strong> montagna e in forte pendenza, nelle<br />

regioni con particolari vincoli ambientali,e/o a cessare il<br />

regime <strong>di</strong> estirpazione se la superficie complessiva<br />

espiantata supera il 10% <strong>della</strong> superficie vitata totale<br />

del paese.<br />

7. Scambi con i paesi terzi<br />

Tenendo presente che i negoziati in sede Omc sono tuttora<br />

in corso e che il loro esito non è ancora noto, la proposta<br />

<strong>di</strong> riforma lascia inalterato l’attuale quadro normativo<br />

relativo agli scambi con l’estero, tranne le restituzioni<br />

all’esportazione <strong>di</strong> cui viene proposta l’abrogazione.<br />

8. Rafforzare la coerenza <strong>della</strong> Pac, la semplificazione<br />

e la conformità con la normativa comunitaria<br />

La proposta prevede la semplificazione <strong>della</strong> legislazione,<br />

la semplificazione delle procedure amministrative<br />

per le autorità pubbliche (comunitarie, nazionali o<br />

regionali) e per i privati. Ad esempio, la semplificazione<br />

amministrativa che scaturisce dall’abolizione delle<br />

misure <strong>di</strong> mercato e dei <strong>di</strong>ritti <strong>di</strong> impianto a partire dal<br />

2014 rappresenta un vantaggio considerevole <strong>della</strong><br />

riforma proposta.Dovrebbe essere incoraggiata anche la<br />

semplificazione e la trasmissione elettronica dei documenti<br />

<strong>di</strong> accompagnamento.<br />

La Commissione darà inizio al processo <strong>di</strong> adozione dei<br />

primi regolamenti sulle modalità <strong>di</strong> applicazione per far<br />

sì che la riforma possa entrare in vigore l’1.1.2008.<br />

Mario Cocco

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