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Mercati esteri 38 Tabella 4: Le importazioni italiane PRINCIPALI PRODOTTI IMPORTATI Importazioni (valori in migliaia di €) IN ITALIA DALLA RUSSIA 2006 2007 Var% Petrolio greggio e gas naturale 9.646.277 10.026.728 3,94 Prodotti petroliferi raffinati 866.777 1.324.386 52,79 Prodotti della siderurgia 1.152.068 1.255.514 8,98 Metalli di base non ferrosi 799.862 620.246 -22,46 Prodotti chimici di base 203.700 226.847 11,36 Altri prodotti di trasformazione ferro/acciaio 131.006 130.142 -0,66 Cuoio (esclusi indumenti) 129.904 117.464 -9,58 Prodotti dell’agricoltura, dell’orticoltura e della floricoltura 76.743 102.608 33,7 Carbon fossile 96.933 89.499 -7,67 Oli e grassi vegetali e animali 52.000 82.223 58,12 Minerali in ferro 87.506 59.420 -32,1 Legno tagliato, piallato e/o trattato 51.019 51.994 1,91 Pasta da carta, carta e cartone 54.999 47.564 -13,52 Fogli da impiallacciatura; compensato, pannelli stratificati, ecc 41.836 43.210 3,28 Macchine utensili 12.518 16.964 35,52 Tubi 18.650 14.363 -22,99 Animali vivi e prodotti di origine animale 20.530 13.986 -31,88 Tessuti 21.834 12.588 -42,35 Mobili 12.201 11.069 -9,28 Apparecchi elettrici n.c.a. 2.443 7.705 215,39 Fonte: elaborazioni Ice su dati Istat so periodo del 2006, derivante, soprattutto, dall’aumento delle esportazioni che hanno raggiunto quota 4,3 miliardi di euro (+32% gennaio-giugno 2007/2006).Le importazioni dalla Russia, invece, sono in declino, tanto da registrare un calo del 12,3% nel periodo giugno 2007/2006.Di conseguenza,il saldo della bilancia commerciale viene ridimensionato in misura significativa (-31%),raggiungendo i 2,7 miliardi di euro nel primo semestre del 2007. Il dato più significativo per le aziende italiane riguarda le sue esportazioni:il 6,2% dei nostri prodotti ha come mercato di sbocco la Russia (5,9% nel 2006 e 5,2% nel 2005). In particolare, un settore che trova un importante sbocco commerciale nella Federazione Russa è quello dei nostri prodotti di lusso, basti sapere, ad esempio, che l’intero lotto assegnato alla Federazione Russa delle vetture dei marchi Ferrari e Maserati viene venduto con anni di anticipo. Anche la gioielleria di alto livello e la pellicceria di maggior valore provengono soprattutto dall’Italia, come pure le scarpe e la pelletteria di alta qualità. Il mercato russo delle imbarcazioni di lusso potrebbe, inoltre, consentire alla cantieristica italiana di affermare la propria forza dopo un lungo periodo di staticità. Se si esclude l’importanza del nostro Paese come principale fornitore di beni di lusso in Russia, negli altri settori l’Italia ha una forte presenza sul piano commerciale, ma subisce l’aggressiva concorrenza dei mercati emergenti, soprattutto di Cina e India, in particolar modo per i beni di consumo di livello qualitativo medio-basso. Tale dinamica viene, inoltre, potenziata dal fatto che in Russia la tutela della proprietà intellettuale è ancora insufficiente. L’Italia ha conquistato importanti quote di mercato nel settore dei beni strumentali (macchinari per la lavorazione del legno, della plastica e del materiale di imballaggio per prodotti alimentari), tanto da posizionarsi al secondo posto, dopo la Germania. Le nostre aziende vantano, poi, una sicura presenza nel comparto dei beni di consumo (mobili, calzature, tessile, abbigliamento, accessori, calzature, gioielli), grazie alla forte attrazione esercitata dal Made in Italy sui consumatori russi. L’Italia è, invece, completamente assente nel settore della Tabella 5: Le esportazioni italiane PRINCIPALI PRODOTTI ESPORTATI Esportazioni (valori in migliaia di €) DALL’ITALIA IN RUSSIA 2006 2007 Var% Macchine per impieghi speciali 698.229 1.094.614 56,77 Articoli di abbigliamento in tessuto e accessori (esclusa pelle) 794.530 1.002.836 26,22 Macchine di impiego generale 674.858 796.061 17,96 Mobili 628.662 722.257 ,14,89 Calzature 422.669 522.753 23,68 Macchine utensili 276.972 383.235 38,37 Macchine e apparecchi per la produzione e l’impiego di energia meccanica 280.945 380.480 35,43 Apparecchi per uso domestico 250.072 304.218 21,65 Altri prodotti in metallo 257.727 288.215 11,83 Articoli di maglieria 201.858 226.070 11,99 Autoveicoli 61.521 189.355 207,79 Articoli in materie plastiche 150.742 173.380 15,02 Piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti 121.154 133.336 10,05 Articoli di coltelleria, utensili e oggetti diversi, in metallo 107.356 130.391 21,46 Prodotti chimici di base 114.268 128.595 12,54 Saponi e detergenti, prodotti per la pulizia e la lucidatura 96.218 124.533 29,43 Apparecchi medicali e chirurgici e apparecchi ortopedici 96.092 123.889 28,93 Apparecchi di illuminazione e lampade e elettriche 91.956 120.480 31,02 Parti ed accessori per autoveicoli e loro motori 82.647 113.816 37,71 Altri prodotti alimentari 79.971 110.052 37,61 Fonte: elaborazioni Ice su dati Istat grande distribuzione commerciale, dove si sono già insediate varie società straniere, soprattutto svedesi, tedesche, francesi e turche. Concludendo è possibile affermare che i sostenuti tassi di crescita stanno progressivamente trasformando la Russia in una delle principali economie a livello mondiale; ciò viene confermato anche dal fatto che il rating russo è sceso e, attualmente, la Sace lo colloca nella terza categoria su sette, di conseguenza attribuisce una rischiosità media alla Russia. Stabilità politica e crescita economica, trainate dal sensibile incremento nei prezzi delle materie prime, hanno trasformato la Federazione Russa in un Paese profondamente diverso sotto il profilo economico-finanziario. Tuttavia, è necessario informare gli operatori che permangono fattori di criticità a conferma di una transizione al mercato ancora incompleta, in particolare si evidenzia la forte dipendenza dell’economia del Paese dal comparto energetico e dall’andamento dei prezzi internazionali del petrolio, la crescente presenza dello Stato in tutti i settori ritenuti strategici dell’economia, un rallentamento nell’attuazione delle riforme strutturali del Paese,la scarsa presenza e le difficoltà di accesso al mercato da parte delle Pmi e un volume di investimenti esteri ampiamente inferiore alle altre economie emergenti,soprattutto a causa dell’imperfetto funzionamento dello Stato di diritto, dall’assenza di un quadro giuridico certo e dalla debolezza del potere giudiziario della Russia. Daniela Bruniera
39 Il modello EFQM, European Foundation For Quality Management, costituisce una linea di sviluppo naturale alle ISO 9000:2000 che hanno incorporato diversi elementi dei modelli di Total Quality Management e che erano inizialmente presenti soltanto nel modello EFQM: il monitoraggio della soddisfazione dei clienti, la visione per processi, il coinvolgimento del personale sugli obiettivi, ecc… Inoltre la stessa norma ISO 9004, proponendo lo strumento dell’autovalutazione, stimola di fatto il passaggio alla nuova logica del miglioramento continuo. D’altronde, da parte delle aziende più preparate era da tempo percepita l’esigenza di andare al di là delle ISO 9000, alla ricerca di strumenti di valutazione capaci di accompagnarle nel percorso di crescita e di procurare eventuali riconoscimenti formali ai traguardi conseguiti: di fatto, con i livelli di diffusione raggiunti, il certificato ISO 9001:2000, pur rappresentando un prerequisito per stare sul mercato, ha perso la connotazione iniziale di vantaggio competitivo per l’azienda che l’ha ottenuto. Nel corso degli ultimi anni, l’EFQM ha istituito nei vari Paesi europei una rete internazionale di 19 National Partner Organizations (NPO),costituite tipicamente dalle Associazioni nazionali per la qualità (AICQ in Italia,da cui è possibile avere tutte le relative informazioni e pubblicazioni). Attraverso questa rete, si è realizzato un ampio processo di consultazione e di verifica sul campo, che ha portato alla formulazione del modello così come oggi adottato e che le NPO si impegnano a verificare e validare in maniera autonoma ed indipendente sul proprio territorio, secondo modalità e regole comuni. Ciò significa che un riconoscimento assegnato a livello nazionale godrà della credibilità e del prestigio di un certificato europeo, e avrà quindi validità anche negli altri Paesi europei, in quanto presidiati dalle NPO dell’EFQM. Il modello può essere adottato da qualsiasi organizzazione a prescindere del settore in cui opera, pubblico o privato, dalle dimensioni e dalla struttura. Gli otto fondamentali dell’eccellenza L’eccellenza è basata su otto concetti fondamentali: 1. orientamento ai risultati 2. attenzione rivolta al cliente 3. leadership e coerenza negli obiettivi 4. gestione in termini di processi e fatti 5. coinvolgimento e sviluppo delle persone 6. apprendimento, innovazione e miglioramento continui 7. sviluppo della partnership 8. responsabilità pubblica. Tale modello EFQM viene oggi utilizzato da decine di migliaia di organizzazioni europee ed extraeuropee: aziende,scuole,organizzazioni sanitarie,servizi di polizia, servizi pubblici ed enti governativi.Esso fornisce inoltre a questa variegata tipologia di organizzazioni un linguaggio e degli strumenti di management comuni,agevolando così la condivisione degli esempi di “buona pratica” fra settori diversi in tutta Europa. Attualità LA STRUTTURA DEL MODELLO EFQM Di seguito viene riportata la struttura portante del modello, che si articola in 9 criteri e 32 sottocriteri. Tale struttura è valida in modo indifferenziato per le tre categorie di organizzazioni: • grandi imprese • piccole e medie imprese • settore pubblico e volontariato. A seconda della categoria di organizzazione, il testo completo del modello prevede una serie di “esempi operativi”, che sono stati mutuati dalle cosiddette “best practices” delle organizzazioni eccellenti in ambito europeo. I criteri del modello Criterio 1 - Leadership Definizione: come i leader definiscono la missione e la visione dell’organizzazione, e ne promuovono la realizzazione; elaborano i valori necessari al successo duraturo e ne sostengono l’attuazione attraverso azioni e comportamenti adeguati; assicurano infine il proprio personale coinvolgimento nell’opera di sviluppo e attuazione del sistema di management dell’organizzazione. Criterio 2 - Politiche e strategie Definizione: come l’organizzazione realizza la propria missione e la propria visione attraverso una chiara strategia focalizzata sulle esigenze degli stakeholder con il supporto di politiche, piani, obiettivi e processi adeguati. Criterio 3 - Gestione del personale Definizione: come l’organizzazione gestisce e sviluppa le competenze del proprio personale e ne consente la manifestazione del pieno potenziale a livello individuale, di gruppo e di organizzazione nel suo complesso; come pianifica tali attività coerentemente con le proprie politiche e strategie, e a sostegno dell’efficace operatività dei propri processi. Criterio 4 - Partnership e risorse Definizione:come l’organizzazione pianifica e gestisce le proprie partnership esterne e le proprie risorse interne al fine di sostenere le politiche e le strategie, nonché assicurare un’efficace operatività dei propri processi. Criterio 5 - Processi Definizione: come l’organizzazione progetta, gestisce e migliora i processi a sostegno delle proprie politiche e strategie e al fine di soddisfare pienamente i clienti e gli altri stakeholder, generando valore crescente. Criterio 6 - Risultati relativi ai clienti Definizione: ciò che l’organizzazione consegue in relazione ai suoi clienti esterni. Criterio 7 - Risultati relativi al personale Definizione: ciò che l’organizzazione consegue in relazione al proprio personale. Criterio 8 - Risultati relativi alla società Definizione: ciò che l’organizzazione consegue in relazione alla comunità locale, nazionale e internazionale (a seconda del contesto). Criterio 9 - Risultati chiave di performance Definizione: ciò che l’organizzazione consegue in relazione agli obiettivi di performance pianificati. Il percorso EFQM è comunque fonte non solo di svolta “culturale”, come già accennato, ma anche di formazione manageriale e di allineamento delle conoscenze che richiede e fornisce il modello. Entra un nuovo vocabolario in azienda, entrano nuovi concetti e nuove idee, che l’organizzazione dovrà progressivamente integrare anche operativamente. La notorietà e la credibilità del modello – e dell’EFQM – saranno di grande aiuto nello sforzo di assimilazione dei concetti, che, a loro volta, saranno veicoli di immagine e crescita per qualsiasi azienda, sia pubblica che privata. Antonio Biasi
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