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della Marca Trevigiana - Camera di Commercio di Treviso - Camere ...

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Unioncamere 24<br />

produttiva. Nel 2007 il numero <strong>di</strong> imprese registrate è<br />

rimasto stabile (-0,2%) rispetto al 2006, attestandosi a<br />

512 mila e 600 unità.Le imprese, pur riducendosi in termini<br />

numerici, sono aumentate <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensione, si sono<br />

ristrutturate e consolidate, come <strong>di</strong>mostra l’aumento<br />

progressivo delle società <strong>di</strong> capitali.Questo tipo <strong>di</strong> società<br />

ha raggiunto le 99 mila e 200 unità pari al 19,3% del<br />

totale delle imprese venete.<br />

Pur risentendo <strong>della</strong> fase <strong>di</strong> rallentamento il sistema produttivo<br />

veneto nel 2007 è riuscito a creare 18 mila posti<br />

<strong>di</strong> lavoro, +0,8% rispetto al 2006.<br />

Questo risultato è ascrivibile ad una lieve ripresa dell’offerta<br />

<strong>di</strong> lavoro accompagnata da una decisa flessione<br />

delle persone in cerca <strong>di</strong> occupazione perché l’hanno già<br />

trovata.Riflessi positivi anche per il tasso <strong>di</strong> occupazione,<br />

che nel 2007 ha raggiunto il 65,8%, avvicinandosi<br />

all’obiettivo <strong>di</strong> Lisbona (70%), e per il tasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>soccupazione,<br />

che è sceso al 3,3% (era il 4% nel 2006).<br />

Tre questioni aperte<br />

Il bilancio positivo <strong>della</strong> nostra economia non deve tuttavia<br />

<strong>di</strong>stogliere l’attenzione e la riflessione sulle potenzialità<br />

da sviluppare perchè il sistema produttivo continui<br />

a crescere, a rimanere competitivo, a mantenere la<br />

coesione sociale. Quest’anno nella Relazione sono inserite<br />

tre questioni: l’efficienza energetica, le strategie<br />

competitive delle imprese manifatturiere venete, la<br />

riqualificazione <strong>della</strong> pubblica amministrazione nell’ottica<br />

del federalismo compiuto.<br />

Federico Tessari, presidente CCIAA <strong>Treviso</strong>, premia<br />

Graziano Moretto.<br />

Efficienza energetica e competitività<br />

territoriale<br />

L’energia rappresenta un tema chiave per lo sviluppo<br />

sostenibile del pianeta e da alcuni anni è al centro delle<br />

politiche dell’Ue che ha lanciato “Energia Intelligente –<br />

Europa”(IEE) quale strumento per finanziare gli interventi<br />

destinati a migliorare le con<strong>di</strong>zioni e muoversi<br />

verso un utilizzo più intelligente dell’energia.Il programma,<br />

fino al 2013, ha a <strong>di</strong>sposizione 3,6 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro.<br />

Un maggior uso <strong>di</strong>versificato <strong>di</strong> fonti <strong>di</strong> energia, soprattutto<br />

rinnovabile, la garanzia <strong>di</strong> una sicurezza energetica<br />

e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> un efficiente sistema <strong>di</strong> approvvigionamento<br />

e <strong>di</strong>stribuzione, rappresentano elementi strategici per<br />

la competitività dell’economia territoriale.<br />

In tale contesto il Veneto, attraverso il Piano energetico<br />

regionale, ha stabilito le azioni prioritarie in ambito<br />

energetico rispetto alle esigenze del territorio considerando<br />

gli obiettivi fissati dalla Comunità europea, ma la<br />

strada è ancora lunga.<br />

Oggi il Veneto occupa il decimo posto nella classifica<br />

delle regioni italiane per produzione <strong>di</strong> energia primaria<br />

(contribuisce per il 2,8% alla produzione nazionale),tuttavia<br />

è la terza regione per consumo primario <strong>di</strong> energia<br />

(9% sul totale nazionale) dopo Lombar<strong>di</strong>a e Sicilia.<br />

Le strategie competitive delle imprese<br />

venete<br />

Secondo una recente indagine <strong>di</strong> Unioncamere del Veneto,<br />

nelle strategie competitive adottate nell’ultimo triennio<br />

PREMIO REGIONALE PER LO SVILUPPO ECONOMICO<br />

TREVISO: MORETTO ABBIGLIAMENTO <strong>di</strong> MORETTO GRAZIANO<br />

S.r.l. - Cessalto (TV)<br />

Nata nel 1869 ad opera <strong>di</strong> Pietro Moretto e <strong>della</strong> moglie Ancilla<br />

Cavezzan, Moretto Abbigliamento inizialmente si occupava <strong>di</strong><br />

commercio al dettaglio fisso ed in forma ambulante <strong>di</strong> prodotti<br />

alimentari e casalinghi. Di generazione in generazione, l’azienda<br />

passa nelle mani <strong>di</strong> Graziano Moretto,nipote dei fondatori,che fra<br />

gli anni Cinquanta e Sessanta si specializza nella ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> biancheria<br />

intima, camiceria e corre<strong>di</strong> per spose, attirando clienti dalle<br />

zone limitrofe, senza tuttavia operare mai delle sven<strong>di</strong>te, ritenute<br />

pratica poco rispettosa nei confronti <strong>della</strong> clientela. Nel 1976, alla<br />

morte del padre Raimondo, Graziano si de<strong>di</strong>ca al settore delle<br />

mercerie e delle confezioni raggiungendo, per quell’epoca, un<br />

incre<strong>di</strong>bile giro d’affari che permise <strong>di</strong> ampliare la superficie del<br />

negozio fino a 1.250 metri quadrati.<br />

Il nuovo negozio portò un’ulteriore crescita del fatturato,tanto che<br />

gli spazi espositivi e il magazzino raddoppiarono, con la costruzione<br />

<strong>di</strong> un ampio parcheggio e <strong>di</strong> un rigoglioso parco.Oggi, oltre<br />

ai 5 componenti <strong>della</strong> famiglia, nell’azienda lavorano 40 <strong>di</strong>pendenti, per un fatturato <strong>di</strong> circa 12 milioni.<br />

Professionalità, completezza dell’offerta, qualità e rotazione delle merci sono i punti <strong>di</strong> forza dell’azienda che, nella<br />

sua secolare storia, non ha mai speso sol<strong>di</strong> in pubblicità, preferendo quella gratuita derivante dal rapporto qualitàprezzo<br />

dei propri prodotti.<br />

dalle imprese manifatturiere rivestono grande importanza:<br />

il miglioramento <strong>della</strong> qualità del prodotto, la razionalizzazione<br />

dei costi <strong>di</strong> produzione, l’adozione <strong>di</strong> misure <strong>di</strong><br />

sicurezza per i lavoratori e gli investimenti nella manutenzione<br />

e rinnovo dei macchinari.Vengono considerati sempre<br />

più decisivi, in quest’ottica competitiva, anche l’investimento<br />

nelle risorse umane, la logistica, lo sviluppo <strong>di</strong><br />

nuovi marchi o brevetti e la collaborazione con le altre<br />

imprese locali, con le associazioni sindacali e <strong>di</strong> categoria.<br />

Un numero crescente <strong>di</strong> imprese, quin<strong>di</strong>, si rende conto<br />

che oggi per promuovere e realizzare politiche <strong>di</strong><br />

governance locale, orientate allo sviluppo del territorio<br />

ed alla competizione globale, è in<strong>di</strong>spensabile creare<br />

un network operativo tra imprese e soggetti pubblici.<br />

Si tratta <strong>di</strong> una visione moderna che premia chi sa collaborare<br />

in modo competitivo.<br />

Ma le imprese manifatturiere intervistate ritengono che<br />

la competizione rimanga asimmetrica se non si verificano<br />

alcune con<strong>di</strong>zioni: la riduzione del carico fiscale, la<br />

semplificazione delle pratiche burocratiche e amministrative,<br />

l’introduzione <strong>di</strong> agevolazioni fiscali e normative<br />

per l’inserimento e la formazione del personale qualificato<br />

e le agevolazioni per l’accesso la cre<strong>di</strong>to.<br />

Federalismo ed efficienza <strong>della</strong> pubblica<br />

amministrazione<br />

Obiettivo fondamentale del sistema camerale è creare un<br />

ambiente più adatto allo sviluppo delle imprese e favorire<br />

la crescita competitiva dell’economia regionale. Per raggiungere<br />

questo obiettivo è necessario un sistema che<br />

valorizzi la sussi<strong>di</strong>arietà, le autonomie regionali/locali e il<br />

federalismo. Ma tutto ciò non può funzionare or<strong>di</strong>natamente<br />

ed efficacemente senza una pubblica amministrazione<br />

moderna, tecnologicamente attrezzata e motivata a<br />

lavorare avendo come obiettivo principale la sod<strong>di</strong>sfazione<br />

dell’utente-cliente. Sia esso il citta<strong>di</strong>no o l’impresa.<br />

In uno scenario economico caratterizzato da una progressiva<br />

apertura e interconnessione dei mercati internazionali,<br />

le imprese, per mantenere un sod<strong>di</strong>sfacente grado <strong>di</strong><br />

competitività,necessitano <strong>di</strong> una maggiore efficienza e del<br />

sostegno del sistema Paese.E la pubblica amministrazione<br />

rappresenta una parte considerevole <strong>di</strong> questo sistema.<br />

Ritengo che il federalismo, attraverso l’applicazione <strong>di</strong><br />

opportuni criteri <strong>di</strong> autonomia, responsabilità e solidarietà<br />

possa rappresentare una soluzione istituzionale in<br />

grado <strong>di</strong> aumentare l’efficienza del sistema pubblico, con<br />

ricadute positive per citta<strong>di</strong>ni e imprese.<br />

Su tali aspetti dobbiamo continuare a lavorare,soprattutto<br />

in questa nuova fase <strong>della</strong> politica nazionale, dove le<br />

con<strong>di</strong>zioni appaiono più favorevoli per rimuovere gli<br />

ostacoli alla crescita delle imprese e per cogliere le<br />

opportunità offerte dalla globalizzazione dei mercati.<br />

Federico Tessari<br />

PRESIDENTE UNIONCAMERE DEL VENETO

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