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Arnold Hauser <strong>Storia</strong> <strong>sociale</strong> dell’arte<br />
umano aristocraticamente selezionato ed atleticamente<br />
perfetto. La partecipazione ai giochi olimpici è riservata<br />
alla nobiltà; essa sola dispone dei mezzi per prepararvisi<br />
e prendervi parte. La prima lista dei vinc<strong>it</strong>ori è<br />
dell’anno 776 a. C.; la prima statua fu eretta, secondo<br />
Pausania, nel 563. Fra queste due <strong>da</strong>te cade l’epoca<br />
migliore dell’aristocrazia. Che le statue dei vinc<strong>it</strong>ori<br />
siano state ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>e allo scopo di rianimare il fervore di<br />
una generazione piú debole, meno ambiziosa, piú<br />
meschina?<br />
Le statue di atleti non miravano affatto alla somiglianza;<br />
erano r<strong>it</strong>ratti ideali che, a quanto pare, servivano<br />
soltanto a ricor<strong>da</strong>re le v<strong>it</strong>torie e a diffondere la<br />
fama dei giochi. È probabile che talvolta l’artista non<br />
avesse neppure veduto il vinc<strong>it</strong>ore, e che dovesse eseguire<br />
la statua sulla base di una descrizione approssimativa<br />
del modello 24 . La notizia riportata <strong>da</strong> Plinio,<br />
secondo cui gli atleti potevano pretendere ad una statua<br />
somigliante dopo la loro terza v<strong>it</strong>toria, deve riferirsi ad<br />
un’epoca piú tar<strong>da</strong>. Nell’età arcaica, con ogni probabil<strong>it</strong>à,<br />
le statue non erano mai «somiglianti»; piú tardi è<br />
possibile che si facesse la stessa distinzione che si fa oggi,<br />
quando un piccolo premio resta affatto impersonale, un<br />
grande premio, invece, reca il nome del vinc<strong>it</strong>ore e i particolari<br />
della gara. All’età arcaica, in ogni caso, era ignota<br />
l’idea del r<strong>it</strong>ratto come l’intendiamo noi moderni, per<br />
quanto grandi abbiano potuto essere i progressi dell’individualismo<br />
nel corso di quel periodo.<br />
Con lo sviluppo della v<strong>it</strong>a urbana, l’intensificarsi<br />
dei rapporti commerciali e l’affermarsi dell’idea di concorrenza,<br />
la concezione individualistica si afferma in<br />
ogni campo della v<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale. Anche l’economia dell’antico<br />
Oriente si era sviluppata in una cornice urbana,<br />
e si fon<strong>da</strong>va anch’essa in gran parte sul commercio e sull’industria,<br />
ma, anche dove non era monopolio della<br />
reggia e del tempio, era pur sempre tale <strong>da</strong> lasciar poco<br />
<strong>Storia</strong> dell’arte Einaudi 84