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Arnold Hauser <strong>Storia</strong> <strong>sociale</strong> dell’arte<br />
cubica elementare e alle «quattro vedute fon<strong>da</strong>mentali»<br />
(E Löwy), di modo che non si può affermare che il geometrismo<br />
sia stato defin<strong>it</strong>ivamente superato prima dell’inizio<br />
dell’età classica. Ma, entro questi lim<strong>it</strong>i, l’arte<br />
arcaica dimostra tendenze molto varie e spesso – <strong>da</strong>l<br />
punto di vista naturalistico – molto progressive. Infatti,<br />
sia lo stile elegante, agile, sapiente delle kórai joniche,<br />
sia le forme grevi, energiche, dinamiche delle prime<br />
sculture doriche, pur nella loro costrizione arcaica, tendono<br />
all’espansione e alla differenziazione dei mezzi<br />
espressivi.<br />
Nelle regioni orientali predomina l’elemento jonico;<br />
lo sviluppo tende al raffinamento, alla formula, al virtuosismo,<br />
segue cioè un ideale stilistico che trova il suo<br />
compimento nell’arte di corte dell’epoca dei tiranni.<br />
Qui la figura femminile, come già a Creta, è il tema principale,<br />
e l’arte della costa e delle isole joniche non trova<br />
mai un’espressione cosí piena come in quelle statue di<br />
fanciulle elegantemente vest<strong>it</strong>e, accuratamente acconciate,<br />
riccamente adorne e <strong>da</strong>l fine sorriso che – a giudicare<br />
<strong>da</strong>ll’abbon<strong>da</strong>nza dei r<strong>it</strong>rovamenti – dovevano<br />
affollare i templi come immagini votive. Gli artisti arcaici,<br />
come i loro predecessori cretesi, non rappresentano<br />
mai la donna nu<strong>da</strong>; invece che nelle forme scoperte, essi<br />
cercano i loro effetti plastici negli sviluppi del costume<br />
e del corpo che si disegna sotto le pieghe della veste. L’aristocrazia<br />
rifugge <strong>da</strong>lla rappresentazione del nudo che,<br />
«come la morte, è democratico» (Julius Lange); e se pur<br />
tollera il nudo virile, lo tollera, <strong>da</strong> principio, solo come<br />
richiamo ai ludi atletici, al culto della perfezione fisica<br />
e al m<strong>it</strong>o del sangue. Olimpia, dove quelle statue di<br />
efebi furono erette, era il principale centro propagandistico<br />
dei Greci; là si foggiava l’opinione pubblica del<br />
paese, e l’aristocrazia vi acquistava coscienza della propria<br />
un<strong>it</strong>à nazionale.<br />
L’arcaismo dei secoli vii e vi è l’arte della nobiltà<br />
<strong>Storia</strong> dell’arte Einaudi 80