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da Storia sociale dell'arte - Artleo.it

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Arnold Hauser <strong>Storia</strong> <strong>sociale</strong> dell’arte<br />

no e del clero, poteva influire sul suo sviluppo. In ogni<br />

caso, l’artigianato rurale e la plastica minore, di carattere<br />

piú popolare, ebbero, nel Paese dei Due Fiumi,<br />

ancor meno importanza che nelle altre civiltà dell’antico<br />

Oriente 31 , e l’attiv<strong>it</strong>à artistica vi fu ancora piú anonima<br />

che, per esempio, in Eg<strong>it</strong>to. Non conosciamo quasi<br />

nomi di artisti babilonesi, e l’unico punto di riferimento<br />

per seguire l’evoluzione di quell’arte resta per noi la<br />

cronologia dei re 32 . Qui fra arte e mestiere non c’era<br />

distinzione né di nome né di fatto; il codice di Hammurabi<br />

nomina l’arch<strong>it</strong>etto e lo scultore accanto al fabbro<br />

e al calzolaio.<br />

Nell’astratto razionalismo della rappresentazione,<br />

l’arte babilonese e assira è ancora piú conseguente dell’egiziana.<br />

La figura umana non solo è collocata in posizione<br />

rigi<strong>da</strong>mente frontale, con la testa di profilo per<br />

maggior evidenza di linee, ma le parti caratteristiche del<br />

volto, il naso e l’occhio, vengono notevolmente ingrand<strong>it</strong>e,<br />

mentre sono assai ridotti i tratti meno interessanti,<br />

come la fronte e il mento 33 . Nella scultura monumentale<br />

assira l’antinaturalistico principio di frontal<strong>it</strong>à<br />

si fa valere specialmente nei leoni e nei tori alati posti<br />

a guardia dei portali. Non vi è alcun genere dell’arte egiziana<br />

in cui lo stilismo sia cosí sovrano, la rinuncia a ogni<br />

specie d’illusionismo cosí assoluta come in queste figure,<br />

che, viste di fianco, hanno quattro gambe in movimento,<br />

viste di fronte, due gambe immobili, e cioè cinque<br />

gambe in tutto; e sono la contaminatio di due animali.<br />

La clamorosa offesa alla natura ha qui origini puramente<br />

razionali. L’artista voleva, senza dubbio, che lo<br />

spettatore potesse vedere <strong>da</strong> ogni parte una figura in sé<br />

conchiusa, formalmente e concettualmente perfetta.<br />

Solo molto tardi, nell’viii e nel vii secolo a. C., l’arte<br />

assira subisce qualcosa come un’evoluzione verso il<br />

naturalismo. Nei bassorilievi con le battaglie e le cacce<br />

di Assurbanipal, gli animali sono straordinariamente<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte Einaudi 57

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