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da Storia sociale dell'arte - Artleo.it

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Arnold Hauser <strong>Storia</strong> <strong>sociale</strong> dell’arte<br />

to della semplificazione e della schematizzazione formale.<br />

Certo, lo stile geometrico, coi suoi motivi semplici<br />

e convenzionali, non esige le doti specifiche e la preparazione<br />

profon<strong>da</strong> dello stile naturalistico; ma, a sua<br />

volta, il dilettantismo che esso rende possibile contribuisce<br />

al progressivo irrozzimento delle forme.<br />

Agricoltura e pastorizia implicano lunghi periodi<br />

d’ozio. Il lavoro dei campi è lim<strong>it</strong>ato a certe stagioni,<br />

l’inverno è lungo e senza impegni specifici. L’arte neol<strong>it</strong>ica<br />

ha il carattere di un’«arte rustica», non soltanto<br />

perché le sue forme impersonali e inclini alla rigidezza<br />

corrispondono allo spir<strong>it</strong>o conformista e conservatore<br />

della campagna, ma anche perché essa è il prodotto dell’ozio<br />

campagnolo. Tuttavia non è un’«arte popolare»,<br />

come l’arte rustica odierna. Non lo è, in ogni caso, finché<br />

non è ancora giunta a compimento la separazione in<br />

classi delle società agricole: perché l’espressione «arte<br />

popolare», come è stato osservato, ha un senso soltanto<br />

se opposta ad «arte aulica»; ma l’arte di una massa<br />

non ancora divisa in «classi dominanti e soggette, in ceti<br />

superiori pieni di esigenze e ceti inferiori modesti», non<br />

può chiamarsi «arte popolare», proprio perché è la sola 25 .<br />

E quando la differenziazione è compiuta, l’arte rustica<br />

dei neol<strong>it</strong>ici non è piú «arte popolare», perché i prodotti<br />

dell’arte figurativa sono destinati alla classe possidente<br />

ed esegu<strong>it</strong>i <strong>da</strong> questa, cioè per lo piú <strong>da</strong>lle sue donne.<br />

Penelope, che siede al telaio con le ancelle, è ancora, in<br />

certo qual modo, la ricca contadina e l’erede dell’arte<br />

femminile neol<strong>it</strong>ica. Il lavoro manuale, piú tardi considerato<br />

degra<strong>da</strong>nte, è ancora decorosissimo, almeno come<br />

attiv<strong>it</strong>à femminile e domestica.<br />

I documenti artistici dell’epoca preistorica sono particolarmente<br />

importanti per la sociologia dell’arte, e non<br />

solo perché dipendenti in maggiore misura <strong>da</strong>lle condizioni<br />

sociali, ma perché i rapporti fra la struttura <strong>sociale</strong><br />

e le forme artistiche vi si possono riconoscere piú chia-<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte Einaudi 26

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