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da Storia sociale dell'arte - Artleo.it

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Arnold Hauser <strong>Storia</strong> <strong>sociale</strong> dell’arte<br />

constatazione di questi rapporti, per lo piú si fon<strong>da</strong> su<br />

equivoci. E cosí è della correlazione, che Wilhelm Hausenstein<br />

cerca di ist<strong>it</strong>uire fra lo stile geometrico e l’economia<br />

comunistica delle prim<strong>it</strong>ive «democrazie agrarie»<br />

18 . Nei due fenomeni egli constata una tendenza<br />

autor<strong>it</strong>aria, egual<strong>it</strong>aria, pianificatrice; ma trascura il<br />

fatto che questi concetti non hanno lo stesso significato<br />

in arte e in economia, e che, formulando i concetti<br />

con cosí scarso rigore, è possibile collegare il medesimo<br />

stile con forme sociali diversissime, e lo stesso sistema<br />

<strong>sociale</strong> con gli stili piú diversi. Ciò che s’intende per<br />

«autor<strong>it</strong>à» in senso pol<strong>it</strong>ico può riferirsi altrettanto bene<br />

a ordinamenti sociali autocratici o socialisti, feu<strong>da</strong>li o<br />

comunisti; i confini dello stile geometrico sono molto<br />

piú angusti, non comprendendo neppure tutta l’arte<br />

delle civiltà autocratiche, e tanto meno, quindi, l’arte<br />

del socialismo. Viceversa, il concetto di «eguaglianza»<br />

è piú stretto in rapporto alla società che in rapporto<br />

all’arte. Nell’accezione pol<strong>it</strong>ico-<strong>sociale</strong> contrasta con<br />

qualsiasi principio autocratico; nel campo dell’arte, in<br />

cui può significare soltanto impersonal<strong>it</strong>à e ostil<strong>it</strong>à all’individuale,<br />

possiamo collegarlo coi piú diversi ordinamenti<br />

sociali, ma proprio allo spir<strong>it</strong>o democratico e<br />

socialista corrisponde pochissimo. Insomma, non c’è<br />

alcun rapporto diretto fra «pianificazione» <strong>sociale</strong> e<br />

artistica: fra l’intento pianificatore che, in campo economico<br />

e <strong>sociale</strong>, elimina la libera e illim<strong>it</strong>ata concorrenza<br />

e quello che obbliga a seguire rigorosamente un<br />

modello artistico, elaborato fin nei minimi particolari,<br />

si può, tutt’al piú, ist<strong>it</strong>uire un rapporto metaforico; in<br />

sé e per sé rappresentano due principî completamente<br />

diversi, ed è lec<strong>it</strong>o pensare che in una economia e in una<br />

società pianificata possa prevalere un’arte che, libera <strong>da</strong><br />

norme costr<strong>it</strong>tive, si sbizzarrisca in forme individuali e<br />

improvvisate. Per l’interpretazione sociologica della<br />

creazione spir<strong>it</strong>uale non c’è pericolo maggiore di simili<br />

<strong>Storia</strong> dell’arte Einaudi 21

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