Cercare-Tartufi-in-Abruzzo_low.pdf - A.R.S.S.A. Abruzzo
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ARSSA Abruzzo Periodo di maturazione: da settembre ai primi di maggio. ✘ Diffusione Molto diffuso nei monti dell’Irpinia (per questo chiamato anche “tartufo di Bagnoli”), lo si ritrova anche in Abruzzo, spesso sotto le faggete a quote fino a 1300 m, su terreni con sostanza organica elevata e fitta vegetazione; ✘ Piante Simbionti Faggio, nocciolo, querce, carpino. 42 Peridio e gleba di Tuber mesentericum. 2.4 LE SPECIE FORESTALI SIMBIONTI DEL TARTUFO Diverse sono le piante forestali che possono instaurare un rapporto di simbiosi micorrizica con il tartufo. Ogni pianta ha una particolare affinità con una determinata specie del fungo; il nocciolo ad esempio, pur micorrizando con diverse specie, evidenzia una particolare “simpatia” per il T. brumale, mentre denota carenze in termini produttivi con T. magnatum. Di seguito si riportano alcune delle specie simbionti del tartufo che hanno una particolare rilevanza a livello regionale.
ROVERELLA (Quercus pubescens) ✘ Caratteri generali Tra le querce a foglia caduca è quella di dimensioni più ridotte raggiungendo circa 20 m di altezza. I rami giovani sono ricoperti di peli biancastri; le foglie, provviste di peduncolo tomentoso, sono alterne e ricoperte di una lanugine nella pagina inferiore. Il frutto, o meglio la ghianda, molto appetita dai maiali, è lunga circa 2 cm, non porta peduncolo (sessile) e presenta una cupola provvista di squame regolari e appressate. L’apparato radicale, piuttosto robusto e sviluppato, presenta la radice principale di tipo fittonante. Le piante giovani sono facilmente identificabili in quanto in inverno conservano le foglie ormai secche attaccate ai rami, la tendenza a formare ibridi con altri tipi di querce, la rende a volte di difficile identificazione. Da un punto di vista economico il legno viene utilizzato come combustibile. ✘ Habitat È una specie eliofila, termofila e xerofila, diffusa dalla aree di bassa montagna, collina, fino a lambire le pianure coltivate, la si ritrova su terreni aridi rocciosi e calcarei, spesso esposti a sud. In Abruzzo la ritroviamo spesso lungo i pendii caldi e soleggiati dal mare fino a circa 1100 m. s.l.m. ✘ Attitudine tartufigena Micorriza con tutte le specie di tartufo commestibili diffuse in Abruzzo, con una particolare preferenza per i tartufi neri, compreso il T. melanosporum. Giovane pianta di Roverella. Guida dell’aspirante cercatore di tartufo 43
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ROVERELLA (Quercus pubescens)<br />
✘ Caratteri generali<br />
Tra le querce a foglia caduca è quella di dimensioni più ridotte raggiungendo<br />
circa 20 m di altezza. I rami giovani sono ricoperti di peli biancastri;<br />
le foglie, provviste di peduncolo tomentoso, sono alterne e ricoperte di una<br />
lanug<strong>in</strong>e nella pag<strong>in</strong>a <strong>in</strong>feriore. Il frutto, o meglio la ghianda, molto appetita<br />
dai maiali, è lunga circa 2 cm, non porta peduncolo (sessile) e presenta una<br />
cupola provvista di squame regolari e appressate. L’apparato radicale, piuttosto<br />
robusto e sviluppato, presenta la radice pr<strong>in</strong>cipale di tipo fittonante.<br />
Le piante giovani sono facilmente identificabili <strong>in</strong> quanto <strong>in</strong> <strong>in</strong>verno conservano<br />
le foglie ormai secche attaccate ai rami, la tendenza a formare ibridi<br />
con altri tipi di querce, la rende a volte di difficile identificazione.<br />
Da un punto di vista economico<br />
il legno viene utilizzato come combustibile.<br />
✘ Habitat<br />
È una specie eliofila, termofila e<br />
xerofila, diffusa dalla aree di bassa<br />
montagna, coll<strong>in</strong>a, f<strong>in</strong>o a lambire le<br />
pianure coltivate, la si ritrova su terreni<br />
aridi rocciosi e calcarei, spesso<br />
esposti a sud. In <strong>Abruzzo</strong> la ritroviamo<br />
spesso lungo i pendii caldi e<br />
soleggiati dal mare f<strong>in</strong>o a circa 1100<br />
m. s.l.m.<br />
✘ Attitud<strong>in</strong>e tartufigena<br />
Micorriza con tutte le specie<br />
di tartufo commestibili diffuse <strong>in</strong><br />
<strong>Abruzzo</strong>, con una particolare preferenza<br />
per i tartufi neri, compreso il<br />
T. melanosporum.<br />
Giovane pianta di Roverella.<br />
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