Cercare-Tartufi-in-Abruzzo_low.pdf - A.R.S.S.A. Abruzzo
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ARSSA <strong>Abruzzo</strong><br />
maturi la polpa assume un colore più chiaro; mano a mano che le spore (e con<br />
esse il tartufo) maturano, le venature diventano più scure.<br />
La grandezza del carpoforo può variare da quella di una nocciola a quella<br />
di una grossa arancia, <strong>in</strong> alcuni casi raggiunge dimensioni superiori. Questo<br />
carattere è legato:<br />
• alla specie di tartufo, esempio al riguardo sono le dimensioni quasi sempre<br />
ridotte degli esemplari di bianchetto (T. borchii);<br />
• al tipo di terreno <strong>in</strong> cui si sviluppa, <strong>in</strong>fatti terreni soffici danno carpofori ben<br />
conformati e tendenzialmente più grandi, mentre i terreni argillosi e compatti<br />
danno tartufi più piccoli e irregolari;<br />
• alla disponibilità di acqua nel terreno; poiché oltre il 70 % del peso di un<br />
tartufo è costituito di acqua, nelle annate siccitose la grandezza dei tartufi<br />
dim<strong>in</strong>uisce.<br />
Le ascospore<br />
Sono contenute <strong>in</strong> numero variabile da 1 a 8 <strong>in</strong> contenitori detti aschi presenti<br />
nella polpa del tartufo, rappresentano, come detto, il mezzo di diffusione<br />
del fungo così come i semi lo sono per le piante. Le spore di tartufo<br />
hanno dimensioni maggiori rispetto a quelle di altri funghi e presentano una<br />
superficie esterna rivestita di alveoli o aculei la cui forma e struttura rappresentano<br />
un importante elemento diagnostico per riconoscere le varie specie<br />
di tartufo.<br />
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Spore con alveoli (a s<strong>in</strong>istra) e con aculei (a destra) all’<strong>in</strong>terno dell’asco.