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14.06.2013 Views

ARSSA Abruzzo Il Micelio I funghi sono costituiti da un insieme di cellule allungate e filamentose che prendono il nome di “ife” e che intrecciandosi tra loro costituiscono la parte vegetativa detta “micelio”. Nei funghi più evoluti (Ascomiceti, Basidiomiceti, ecc.) le ife risultano separate da setti che comunque consentono il passaggio di sostanze organiche nutritive anche complesse tra una cellula e l’altra. Nello specifico caso dei Basidiomiceti a cui appartengono i classici funghi epigei a gambo e cappello i setti sono più complessi e rigonfi e prendono il nome di “giunti a fibbia”; quest’ultimo rappresenta un carattere distintivo del micelio dei Basidiomiceti. Il carpoforo Il micelio del fungo in condizioni idonee produce il corpo fruttifero detto anche carpoforo che è una sorta di “frutto”. Il carpoforo assume l’aspetto tipico con gambo e cappello nei funghi epigei che si sviluppano sopra il terreno (a questa categoria appartengono molti funghi commestibili come Boleti, Russule, Lattari, ecc.), mentre in altri funghi lo sviluppo del corpo fruttifero avviene sotto terra come nel caso dei tartufi e per questo vengono definiti funghi ipogei. Le spore All’interno del corpo fruttifero del fungo, si formano le “spore”, che rappresentano i “semi” e che una volta mature vengono diffuse nell’ambiente per la riproduzione. Nella sottodivisione dei Basidiomiceti (funghi a gambo e cappello), le spore sono legate a strutture chiamate “basidi” situate sulla superficie esterna del corpo fruttifero; negli Ascomiceti (sottodivisione cui appartengono anche i tartufi), le spore sono contenute all’interno di sacchi chiamati “aschi” poste all’interno del carpoforo. 24

Guida dell’aspirante cercatore di tartufo Nutrizione dei funghi I funghi dal punto di vista della nutrizione si dividono in: saprofiti, parassiti e simbionti. I funghi saprofiti Sono i funghi che si nutrono di sostanza organica morta di origine vegetale o animale. Appartengono a questa categoria, funghi come i prataioli che vivono a spese della sostanza organica presente nel terreno, i pleurotus che vivono a scapito della corteccia e legno di alberi morti, i coprini che si nutrono di escrementi animali. Questi funghi sono molto importanti perché responsabili della decomposizione della sostanza organica del terreno con produzione di humus e conseguentemente di sali minerali a disposizione delle piante. Caratteristica dei funghi saprofiti è lo sviluppo circolare che determina una colorazione più verde dell’erba a seguito della produzione di ormoni da parte del fungo. Questo fenomeno, che identifica la presenza della fungaia, è ben conosciuto dai cercatori come “cerchio delle streghe”. I funghi parassiti Sono quei funghi che si nutrono di sostanze organiche provenienti da animali e vegetali vivi provocando un danno o anche la morte. Alcuni di essi sono dei parassiti obbligati (ad esempio le ruggini), altri possono essere saprofiti in una fase della loro vita. I funghi simbionti Sono quei funghi che vivono in rapporto di simbiosi mutualistica, cioè di reciproco vantaggio, con un altro organismo vivente. I tartufi sono un esempio di funghi simbionti che vivono in associazione con le radici di piante arboree ed arbustive con cui stabiliscono un rapporto a livello di apice dei peli radicali. Le micorrize L’insieme delle ife del fungo e l’apice della radice forma la cosiddetta micorriza. Esistono tre tipi di micorrize: le ectomicorrize, le endomicorrize e le ectoendomicorrize. Le ectomicorrize sono tipiche del tartufo e delle piante forestali, in questo caso le ife del fungo rimangono all’esterno dell’apice radicale della pianta for- 25

Guida dell’aspirante cercatore di tartufo<br />

Nutrizione dei funghi<br />

I funghi dal punto di vista della nutrizione si dividono <strong>in</strong>: saprofiti, parassiti<br />

e simbionti.<br />

I funghi saprofiti<br />

Sono i funghi che si nutrono di sostanza organica morta di orig<strong>in</strong>e vegetale<br />

o animale. Appartengono a questa categoria, funghi come i prataioli che<br />

vivono a spese della sostanza organica presente nel terreno, i pleurotus che<br />

vivono a scapito della corteccia e legno di alberi morti, i copr<strong>in</strong>i che si nutrono<br />

di escrementi animali. Questi funghi sono molto importanti perché responsabili<br />

della decomposizione della sostanza organica del terreno con produzione<br />

di humus e conseguentemente di sali m<strong>in</strong>erali a disposizione delle piante.<br />

Caratteristica dei funghi saprofiti è lo sviluppo circolare che determ<strong>in</strong>a una<br />

colorazione più verde dell’erba a seguito della produzione di ormoni da parte<br />

del fungo. Questo fenomeno, che identifica la presenza della fungaia, è ben<br />

conosciuto dai cercatori come “cerchio delle streghe”.<br />

I funghi parassiti<br />

Sono quei funghi che si nutrono di sostanze organiche provenienti da animali<br />

e vegetali vivi provocando un danno o anche la morte. Alcuni di essi sono<br />

dei parassiti obbligati (ad esempio le rugg<strong>in</strong>i), altri possono essere saprofiti <strong>in</strong><br />

una fase della loro vita.<br />

I funghi simbionti<br />

Sono quei funghi che vivono <strong>in</strong> rapporto di simbiosi mutualistica, cioè di<br />

reciproco vantaggio, con un altro organismo vivente. I tartufi sono un esempio<br />

di funghi simbionti che vivono <strong>in</strong> associazione con le radici di piante arboree<br />

ed arbustive con cui stabiliscono un rapporto a livello di apice dei peli<br />

radicali.<br />

Le micorrize<br />

L’<strong>in</strong>sieme delle ife del fungo e l’apice della radice forma la cosiddetta micorriza.<br />

Esistono tre tipi di micorrize: le ectomicorrize, le endomicorrize e le<br />

ectoendomicorrize.<br />

Le ectomicorrize sono tipiche del tartufo e delle piante forestali, <strong>in</strong> questo<br />

caso le ife del fungo rimangono all’esterno dell’apice radicale della pianta for-<br />

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