Cercare-Tartufi-in-Abruzzo_low.pdf - A.R.S.S.A. Abruzzo
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Attività e servizi dell’ARSSA nel settore tartuficolo<br />
L’attività di sperimentazione f<strong>in</strong> qui portata avanti per quest’ultima specie,<br />
<strong>in</strong>dica buone possibilità di sviluppo della coltivazione per diverse ragioni:<br />
1) la crescente richiesta di mercato <strong>in</strong> progressiva espansione;<br />
2) eccessivo sfruttamento e irrazionalità nella raccolta sulle tartufaie naturali<br />
(zappatura diffusa) che ha portato ad un calo di produzione delle stesse;<br />
3) buona qualità delle piante micorrizate provenienti dai vivai di sicura affidabilità<br />
per il perfezionamento delle tecniche di produzione;<br />
4) buona risposta della coltivazione anche su territori dove non esistono tartufaie<br />
naturali.<br />
In term<strong>in</strong>i produttivi le tartufaie coltivate di T. melanosporum hanno ormai<br />
superato i 100 kg. per ettaro, ma considerato che parliamo di tartufaie<br />
che hanno quasi sempre meno di 15 anni, rimane da verificare l’andamento<br />
produttivo degli impianti nella fase di maturità. Altro elemento sicuramente<br />
confortante riguarda alcuni impianti più recenti realizzati su terreni meno vocati<br />
per la specie; la prima<br />
produzione ottenuta tra il<br />
4° e 5° anno rappresenta<br />
un buon auspicio sebbene<br />
una valutazione più<br />
attendibile andrà fatta tra<br />
alcuni anni.<br />
T. melanosporum (g 287) raccolti su<br />
nocciolo al 5° anno dall’impianto<br />
nella tartufaia di Atessa (Ch).<br />
Lo stesso non può dirsi per i pochi impianti di T.magnatum; su questa specie<br />
si era <strong>in</strong>vestito alcuni anni fa, al momento, tutti gli esperti della materia,<br />
tendono a sconsigliare questo tipo di impianto <strong>in</strong> quanto non da nessuna garanzia<br />
di produzione.<br />
Discorso a parte va fatto per lo “scorzone” (T. aestivum). I pochi campi realizzati<br />
dall’Agenzia non consentono di trarre utili <strong>in</strong>dicazioni tuttavia, l’estrema<br />
rusticità di questa specie legata alla larga diffusione <strong>in</strong> <strong>Abruzzo</strong> (dalla costa<br />
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