Cercare-Tartufi-in-Abruzzo_low.pdf - A.R.S.S.A. Abruzzo
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ATTIVITÀ E SERVIZI DELL’ARSSA<br />
NEL SETTORE TARTUFICOLO<br />
1.1 SPERIMENTAZIONE E DIMOSTRAZIONE<br />
Settore che figura tra i compiti pr<strong>in</strong>cipali dell’Agenzia Regionale per i Ser-<br />
vizi di Sviluppo Agricolo, le attività sperimentali e dimostrative hanno rappre-<br />
sentato il primo approccio alla tartuficoltura per l’Agenzia stessa.<br />
I primi tre impianti sperimentali furono fatti nella prov<strong>in</strong>cia di L’Aquila nel<br />
1 8 dalla struttura operativa presso la sede prov<strong>in</strong>ciale dell’Agenzia. In l<strong>in</strong>ea<br />
con la vocazionalità territoriale, questi primi tentativi avevano lo scopo di sag-<br />
giare la possibilità di coltivare la specie di Tartufo più diffusa a livello naturale<br />
(T. melanosporum) <strong>in</strong> associazione con le specie forestali più idonee per la<br />
micorrizazione (roverella e nocciolo <strong>in</strong> particolare).<br />
Tra il 1 2 e il 1 4, nell’ambito del Reg. CEE 2052/88 Obiettivo 1 Misura<br />
4, l’Unità Operativa Territoriale ARSSA di Lanciano ha realizzato, nel proprio<br />
territorio di competenza, campi sperimentali di specie forestali diverse (Roverella,<br />
Cerro, Leccio, Nocciolo) micorrizate con T. magnatum (tartufo bianco),<br />
T. melanosporum (tartufo nero pregiato) e T. aestivum (tartufo estivo o “scorzone”).<br />
Inf<strong>in</strong>e dal 1 4 al 2003 sono stati piantati gli ultimi 8 campi attraverso risorse<br />
previste nell’ambito dei programmi annuali di Assistenza Tecnica. Nella<br />
tabella seguente, una s<strong>in</strong>tesi degli <strong>in</strong>terventi realizzati nel corso degli anni a<br />
livello regionale:<br />
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