Il Cattivo Zelo - Virgilio e il segreto dell'Eneide - ANTICA MADRE
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vere”. Tutto <strong>il</strong> sogno di grandezza romana che Anchise ha descritto ad Enea è quindi per<br />
<strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> – considerando che storicamente <strong>il</strong> sogno si stava avverando proprio con Augusto –<br />
del tutto effimero da un punto di vista spirituale e ideologico. Si tratta del più grande<br />
messaggio che <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> abbia mai lanciato di opposizione spirituale a Roma!║Caietae litore<br />
abbandonata subito Cuma, dopo una breve navigazione gli Eneadi gettano l’ancora sul<br />
litorale di Gaeta, per celebrare le esequie della vecchia nutrice di Enea, che dà appunto <strong>il</strong><br />
nome a quella costa. Altri autori però la fanno nutrice di Ascanio o addirittura di Euridice, la<br />
moglie di Enea morta a Troia. Considerando però l’abitudine cacozelica di <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> di<br />
alludere spesso alle versioni scartate di un mito all’interno di quella da lui accolta, si potrebbe<br />
vedere in Caieta non una donna ma <strong>il</strong> richiamo al verbo greco kaièto (io ho bruciato) e ad una<br />
delle tante leggende di flotte greche bruciate da prigioniere troiane, oppure al fratello di<br />
Circe, Eete (in greco Aiètas) connesso con un’altra famosa peregrinazione, quella degli<br />
Argonauti 213 , che in Apollonio Rodio navigano anche <strong>il</strong> Tirreno.<br />
213 Nelle Argonautiche di Apollonio Rodio (IV, 661) gli Argonauti sbarcano “nel lido di Eea (Aiaies, Caieta)…<br />
qui trovarono Circe”.<br />
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