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Il Cattivo Zelo - Virgilio e il segreto dell'Eneide - ANTICA MADRE

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in terra greca e ricordiamo che a causa del viaggio che fece ci rimise la vita. Orbene, un<br />

vascello che partisse dall’isoletta di Delo diretto a Creta imboccherebbe subito “gli stretti”,<br />

cioè i tratti di mare che separano in successione le isole di Nasso e Paros e quelle di Ios e<br />

Sikinos, per scorrere infine <strong>il</strong> mare di Creta avendo a levante l’isola di Santorini. Invece<br />

<strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> fa dirigere la flotta eneade prima a Nasso e subito dopo fuori rotta nell’isola di<br />

Donusa e poi addirittura quasi in Turchia nell’isola di Leros (Olearos) per poi tornare quasi al<br />

punto di partenza nell’isola di Paros…cioè facendo compiere ai già affaticati Eneadi un<br />

tragitto fantastico dettato solo dalla nescienza della geografia egea.║antiquis Curetum oris<br />

“le antiche spiagge dei Cureti”; anche qui <strong>il</strong> termine oris per designare duplicemente <strong>il</strong><br />

dominio cretese. I Cureti, analoghi ai Datt<strong>il</strong>i, erano un’antichissima confraternita seminomade<br />

di sacerdoti della Terra e del fuoco tellurico, mitologizzati come esseri semidivini<br />

che si presero cura di Zeus infante║Enea si affretta a costruire anche qui la nuova Troia, che<br />

ribattezza Pergameam “Pergàmea”. <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> ut<strong>il</strong>izza vari racconti mitici greci (forse di<br />

ispirazione ateniese) che volevano Enea fondatore di molte città. <strong>Il</strong> continuo riferimento già<br />

nell’<strong>Il</strong>iade a Troia con <strong>il</strong> nome di Pergama (che è propriamente una famosa città dell’Anatolia<br />

e significa la rocca) potrebbe denotare una ripartizione razziale o di caste sociali all’interno<br />

della città di Troia. Pergama troiana era infatti ben separata dal resto della città. Di passata<br />

segnaliamo che anche i moderni traduttori/traditori non sono molto ferrati in nozioni di<br />

geografia: la Calzecchi-Onesti, nella cartina allegata all’edizione della sua traduzione<br />

dell’Eneide, pone la città cretese di pergàmea sulla costa nord-occidentale, contro ogni<br />

evidenza, anziché in quella centrale, che è la terra di idomeneo (cfr. più avanti alla voce<br />

Idomeneo)║la lues “pest<strong>il</strong>enza” che scoppia sul posto è chiaramente presa a prestito dal<br />

racconto mitico di Idomeneo║ad Enea compaiono in sogno effigies sacrae divum Phrygiique<br />

penates “le sacre effigi degli Dei e i Penati frigi”. Come abbiamo già detto, <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> stesso<br />

come i Romani non sapeva esattamente cosa fossero i Penati, ne aveva un’idea vaga che<br />

rispecchia nell’Eneide║(*) qua se plena per insertas fundebat luna fenestras “dove la luna<br />

piena si riversava dalle finestre aperte”; l’apparizione notturna avviene nella piena luce<br />

lunare, a denotare <strong>il</strong> carattere della manifestazione preternaturale. Le immagini gli parlano sì<br />

per volontà di Apollo, ma <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> ha voluto mettere in dubbio occultamente la veridicità di<br />

quello che diranno ad Enea, proprio per <strong>il</strong> carattere transeunte e insicuro che hanno tutte le<br />

manifestazioni del lunare infero. Un vaticinio di carattere solare, alla luce del giorno, avrebbe<br />

dato certamente un valore confermativo maggiore; così, <strong>il</strong> dubbio della cacozelia virg<strong>il</strong>iana è<br />

molto forte, specie per <strong>il</strong> significato che consegue al sogno, come vedremo║mutandae sedes<br />

”Dovete cambiare posto”, dice ad Enea l’apparizione, chè Apollo Delio non si riferiva a<br />

Creta. Ora ti diciamo chiaramente dove devi andare: cerca l’Esperia o itala terra. Da lì<br />

giunse nella Troade <strong>il</strong> vostro antenato Dardano con suo padre Iasio. Cercate quindi le terre<br />

dell’Ausonia e la città di Corito! Enea riferisce ad Anchise la visione, <strong>il</strong> quale allora - sulla<br />

fiducia del racconto di Enea - riconosce di essersi sbagliato e si ricorda di certe affermazioni<br />

di Cassandra che si riferivano appunto all’Italia 164 . Cosicchè abbandonano Creta in gran<br />

fretta. Eppure Anchise aveva detto di ricordarsi dei racconti dei Troiani più anziani che<br />

parlavano di Creta come antica madre! Dato che non smentisce in seguito, ma mette nel<br />

dimenticatoio a favore di un più incerto ricordo: quello della giovane figlia di Priamo,<br />

Cassandra, che gli vaticinava a più riprese un futuro in Italia. Inoltre non si è mai visto, se<br />

non al cinematografo dell’Augusteo, che un oracolo profetasse in termini sib<strong>il</strong>lini e poi<br />

sentisse <strong>il</strong> bisogno di spiegarsi a chiare lettere, mandando in sogno al destinatario una risposta<br />

con tanto di indirizzo (la città di Corito) da rintracciare….║Iasius “Iasio”. <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong>, seguendo<br />

<strong>il</strong> mito propagandistico voluto dai Romani, lo fa padre di Dardano e figlio del re etrusco<br />

164 Di queste affermazioni non c’è traccia. Forse <strong>Virg<strong>il</strong>io</strong> si riferisce ai Canti Ciprii di Stasino, che Proclo<br />

sintetizzò senza meglio specificare l’episodio della partenza di Paride per la Grecia: “…e Cassandra fece<br />

rivelazioni sul futuro”.<br />

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